Gli interni, nonostante l'uso "estremo" si presentavano davvero bene! La seduta alta, la grande visibilità e lo sterzo morbido anche senza City, rendevano la Panda 169 l'utilitaria per eccellenza e prediletta per le scuole guida: economica e facile da guidare.
Appena si entrava si veniva accolti dal grande cruscotto, che inglobava al centro in alto lo stereo, subito al di sotto, in mezzo le bocchette dell'aria, in stile "Alfa 33" (si scherza, ma la forma e il materiale leggero con cui erano fatte me la ricordava) la pulsantiera, massiccia a mio parere, con il tasto degli indicatori di direzione, del city, del lunotto termico ed altre funzioni, al di sotto le manopole del clima e del riscaldamento ed infine, ai lati del cambio 5 marce i pulsanti per i vetri elettrici (molto più comodi rispetto la Punto, molto più a portata di mano). Il volante era esteticamente molto essenziale, comodo da impugnare permettendo velocità nelle manovre e un'ottima visibilità al cruscotto posto davanti, completo di tutto, tachimetro, contagiri, indicatori acqua, e l'immancabie benzina, con tutte le spie per il caso. Sedili, discreti, con poggiatesta. Posteriormente il divanetto omologato per 4 sulla versione a Metano, non era molto comodo e sprovvisto di poggiatesta ( fondamentali in caso di tamponamento). I specchietti non erano molto grandi, non permettendo un'ottima visibilità.
L'auto è dotata di doppio airbag, abs ed esp, un lusso irraggiungibile per la versione precedente.
Il bagagliaio era di 206 dm3 espandibile, grazie all'abbattimento dei sedili frazionato dino a 445 dm3.
Qualitativamente non mi è sembrata così pessima, si tratta sempre di un allestimento Active portato a casa con circa 10.000 euro, dove la cosa che è costata di più è l'installazione dei doppi comandi e la successiva omologa.