Ford Tourneo Courier 1.5 TDCi 75 CV Titanium

Pubblicato il 12 aprile 2023
Ritratto di Gigettone
alVolante di una
Volkswagen Golf 1.4 TSI 125 CV Highline BlueMotion Technology 5 porte
Ford Tourneo Courier
Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
4
Cruscotto
3
Visibilità
4
Confort
3
Motore
2
Ripresa
1
Cambio
2
Frenata
3
Sterzo
3
Tenuta strada
3
Media:
3
Perché l'ho comprata o provata
L’auto in prova appartiene ai genitori di una mia carissima amica, e ho avuto modo di guidarla sovente negli ultimi due anni. Trattasi di una Ford Tourneo Courier bianca, 1.5 dci 75cv, del 2017. Non mi soffermerò ovviamente sul decantare le qualità estetiche di questa vettura che, con le sue forme statiche e squadrate, non dimostra certo di non possedere suadenza ed eleganza; va tuttavia asseverato che le vere prerogative di questa simpatica macchinina risiedono nella compattezza, nella praticità e nell’abitabilità interna, cui tenterò tra breve di fornire una minuziosa descrizione. In ogni caso, il design esterno, come pure quello dell'abitacolo, attecchisce molto similarmente a quello di altri modelli della casa. Pur non essendone assolutamente certo, credo che l’allestimento cui fa riferimento questa Tourneo sia denominato “Titanium”, equipaggiato di Cerchi in lega da 16 pollici, volante in pelle multifunzione, cruise control (non adattivo), Radio Cd Bluetooth con navigatore satellitare, climatizzatore automatico monozona e sensori di parcheggio posteriori.
Gli interni
Il prezzo di listino e la generale destinazione d’uso di tal veicolo rendono abbastanza pacifica l’idea di quale sia la qualità interna; non vi è cioè la benchè minima presenza di plastiche morbide, nemmeno sulla parte del cruscotto maggiormente esposta ai raggi solari e più sensibile ai graffi delle chiavi. Ciononostante, la robustezza delle suddette fa presupporre di trovarsi su una macchina non scientemente costruita con economie e avidi risparmi, bensì su un prodotto votato alla sostanza, alla concretezza; nelle mie esperienze di guida non ho notato scricchiolii o fastidiosi rumori interni; ad ogni modo si tratta di un’auto ovviamente giovane, perciò se ne riparlerà tra un po’ di chilometri. La seduta lato guidatore è comoda ed essendo rialzata è ben adatta anche a persone più attempate, che più di altri faticano ad entrare in auto; le poltrone anteriori non sono molto avvolgenti, ma quelle posteriori lo sono ancora meno e non è difficile sobbalzare e scivolare nelle curve. Ho apprezzato il volante multifunzione in pelle a tre razze, dalla grandezza corretta e dall’impugnatura ottima, regolabile sia in altezza che in profondità; sulla sinistra troviamo il volume e il cambio traccia, mentre sulla destra i comandi del cruise control, ovviamente non adattivo. Caratteristica estremamente positiva di questi interni è la presenza impressionante di vani portaoggetti, ovviamente non rifiniti in moquette, ma comunque ben assemblati; degna di nota, in particolare, è l’ampia palpebra posta fra le alette parasole e il cielo, che è in grado di ospitare qualsivoglia oggettucolo. Il design dell’ampia plancia, come preannunciato, è in linea con le vetture Ford del periodo (il Fiestino soprattutto); i manometri analogici del cruscotto sono indipendenti ed a quadranti binoculari (quasi sportiveggianti oserei dire) e l’infotainment centrale è sporgente rispetto al resto della plancia. Il cruscotto è assai essenziale, ritroviamo meramente tachimetro e contagiri con al centro un piccolo indicatore della benzina; è comunque presente un minuto computer di bordo che fornisce informazioni circa il consumo medio/istantaneo, i km percorsi parziali e l’autonomia residua, ma purtroppo si governa scomodamente con una vecchia bacchetta posta dinanzi ai due quadranti; il cambio è ad un’altezza corretta rispetto alla seduta, ma non tutti si ritrovano concordi sulla comodità del bracciolo, presente solo per il lato conducente, in fase di marcia; personalmente non ho riscontrato problemi di alcun genere, ma la mia amica asserisce di non trovarsi a suo agio; degustibus. Ho invece trovato assolutamente encomiabile la notevole larghezza del pannello della portiera, per il sottoscritto di una comodità disarmante, abituato come sono a guidare con il gomito sinistro adagiato. L’infotainment mi ha di contro lasciato alquanto perplesso; d’accordo che si tratta di una vettura comunque economica, ma l’ergonomia di utilizzo è davvero datata per essere un prodotto in listino nel 2017 (mi ricordo che uscì tale e quale con la Fiesta del 2008). Anzitutto, benchè sia presente un piccolo schermo per il navigatore, il comando non è touch ma meramente governabile da un numero pressochè esponenziale di tasti, ed è perdipiù assai incassato rispetto al resto dell’infotainment; in sostanza, sebbene vi siano anche i comandi vocali, è preferibile il suo utilizzo solo a macchina ferma per evitare pericolose distrazioni. Il bagagliaio è molto accogliente, ed è anche ben rifinito, solo un po’ pesante il portellone, ma considerate le dimensioni nemmeno troppo. In conclusione posso asseverare di trovarmi davanti ad un’auto molto di sostanza, concreta e senza eccessivi fronzoli.
Alla guida
Questa Tourneo Courier è equipaggiata di un 1.5 Tdci da 75cv che, senza mezzi termini, non esito a definire un vero e proprio polmone; poca coppia (190 Nm), poca ripresa e uno 0-100 coperto in quasi 17 secondi. Fortunatamente, trattandosi comunque di un diesel, una discreta spinta ai bassi regimi non manca, e questo consente di mascherare apparentemente la lentezza del propulsore. Vero punto di forza del 1.5 sono diversamente i consumi: oltre 16 km/l in urbano, circa 20 a limite autostradale, e oltre 25 in extraurbano. Data la poca aerodinamicità e la destinazione di uso del veicolo la motorizzazione scelta non è così errata a mio avviso, ma certamente il 1.6 da 95 cv avrebbe donato al Tourneo Courier una maggior briosità. La taratura delle sospensioni è ovviamente alla francese, quindi sul morbido, e questo si traduce in un maggior confort cittadino e in una limitata guida 2.0 in extraurbano; ciononostante la Tourneo Courier ha una discreta tenuta di strada ma, come già fatto notare per gli interni, la poca sagomatura dei sedili posteriori fa parecchio vacillare se si prendono curve di montagna o rotatorie un po’ allegramente. E’ ad ogni modo consigliabile di non esagerare su percorsi bagnati o malmessi da un punto di vista del manto stradale, poiché non sempre l’auto potrebbe rispondere ai vostri comandi. Il cambio è un manuale a 5 rapporti, con la retro situata al posto della sesta marcia. Si tratta di un’unità senza infamia e senza lode in quanto abbastanza legnosa negli innesti e dedita di tanto in tanto all’impuntamento; ciò avviene soprattutto nell’inserimento della terza marcia in fase di accelerazione, sia se si sta guidando sornionamente che, soprattutto, se ci troviamo a cambiare con più veemenza in un sorpasso. Le marce sono molto distese e, per via dell'esigua coppia, prima di avere ripresa con la quinta marcia si dovrà raggiungere una velocità sostenuta (sopra i 70 km/h almeno). Non è un motore elastico, onde per cui non ama procedere a bassi regimi, dove peraltro tende a trasalire e non poco; per avere un filo di ripresa è perciò meglio scalare una marcia se ci si trova sotto i 1700 giri, ed è altresì consigliabile evitare di perseverare se si sono già raggiunti i 3000 giri, poichè sopra non ha praticamente più spinta. Lo sterzo non brilla propriamente per precisione e prontezza, specie ad alte velocità dove è particolarmente demoltiplicato; è comunque assai morbido per le manovre cittadine e abbastanza preciso per una percorrenza extraurbana tranquilla. I pedali sono ben posizionati sotto il piantone dello sterzo; la frizione non è dura o faticosa, ma è forse un poco legnosa, mentre il pedale del freno pare faccia abbastanza presa sulle pinze senza che sia d’uopo schiacciare con veemenza. La visibilità anteriore è ottima, il parabrezza è veramente ampio e arioso, e i due montanti non inficiano di troppo la periferia; cosa non propriamente similare per ciò che concerne il posteriore, ma i sensori di parcheggio vengono davvero in aiuto. Discreta la luminosità dei fari anteriori, gli anabbaglianti non hanno molta profondità.
La comprerei o ricomprerei?
Io personalmente non la comprerei mai, ma semplicemente perché non ho necessità di possedere un’auto di questo genere. I proprietari mi hanno parlato molto bene della Tourneo Courier, e per ora pare non abbia dato problemi particolari; ribadisco tuttavia quanto già detto in precedenza, e cioè che si tratta sempre e comunque di un’auto giovane. Ne riparleremo tra qualche anno e tra qualche chilometro.
Ford Tourneo Courier 1.5 TDCi 75 CV Titanium
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Ritratto di Bacca
20 aprile 2023 - 12:17
Che bella prova, scritta anche meglio che dagli stessi giornalisti di al volante
Ritratto di Gigettone
28 aprile 2023 - 11:28
La ringrazio molto!
Ritratto di AndyCapitan
26 aprile 2023 - 00:24
4
....la ford fa buone auto all'apparenza....soprattutto riguardo al comportamente su strada sempre molto scorrevole e silenzioso...questa diesel finche' e' nuova andra' bene...passati i 70 k km se si usa per brevi tratte inizieranno i problemi allo scarico...filtri... egr...geometria variabile che si intasa..ad blue che inizia a cristallizzarsi e saranno rogne costose....se invece il TDCI si usa per lunghe tratte tutto e' piu' tranquillo!
Ritratto di Gigettone
28 aprile 2023 - 11:32
Può darsi, ma del resto il Gasolio è un carburante che si presta meglio alle lunghe percorrenze, è concepito per quello. Problemi al DPF li avevano anche i 1.5 e i 2.0 Hdi e i vecchi 2.0 Tdi iniettore pomp, perchè spesso la clientela non sa come ben sfruttare e/o gestire le motorizzazioni che acquista.
Ritratto di Kappa18
4 maggio 2023 - 04:03
Ottima prova redatta alla grande complimenti. Si vede anche che lei ha provato diverse auto, non come alcuni che riempiono di volanti auto che sono praticamente catorci (se scendo da una panda e provo una MB serie C, faccio un certo salto, se ho guidato BMW serie 5 e provo una 500L il salto e' uguale ma in senso contrario).
Ritratto di Gigettone
11 maggio 2023 - 16:05
Grazie mille!
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