Più dinamica e più... aerodinamica
Pur essendo nuova da cima a fondo, la
Opel Astra presentata lo scorso settembre al Salone di Francoforte riprende lo stile grintoso e personale del modello precedente. Rimangono, quindi, il cofano motore corto e piuttosto spiovente e il tetto ad arco, ma dinamismo e snellezza aumentano con le nuove proporzioni (l'auto è più bassa di 2,5 centimetri e più corta di 5) e con l'aggiunta di profonde nervature nel cofano motore, nella fiancata e nel portellone, che movimentano le forme. La tecnologia si fa poi elemento di stile nelle luci, che ora sono più sottili e a led (di serie posteriormente, mentre sono optional a 1.300 euro quelle anteriori a matrice “intelligente”). Il tutto, con un coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx) davvero buono: 0,285, invece dello 0,32 del vecchio modello.
Dieta drastica
La precedente Opel Astra è sempre stata un'auto stabile e sicura, ma il peso piuttosto elevato ne limitava un po' le prestazioni e la maneggevolezza. Su questo si è lavorato parecchio: grazie a un ripensamento complessivo di ogni elemento e all'uso esteso di materiali più pregiati (il 75% della scocca è realizzata con acciai ad alta o ad altissima resistenza), la nuova Astra fa segnare sulla bilancia fino a 200 kg in meno. La gamma dei motori parte da un collaudato 1.4 a benzina da 101 CV, ma gli altri sono di progettazione decisamente “fresca”, tutti turbo e a iniezione diretta di carburante. A benzina ci sono il tre cilindri 1.0 da 105 CV e il 1.4 con 150 cavalli dell'auto che abbiamo guidato, mentre i diesel sono i 1.6 CDTI da 95, 110 o 136 CV. Quanto ai cambi, oltre a quelli manuali si potranno avere un robotizzato a cinque rapporti (nelle 1.0 Turbo, con un supplemento di 700 euro) e un automatico a sei marce (1.500 euro in più, solo per la versione a gasolio più potente).
Ben fatta, ma...
L'abitacolo della Opel Astra del test (nel più ricco allestimento Innovation) ci ha lasciato una buona impressione complessiva. La plancia, sottolineata da un profilo satinato e con ampi inserti in tinta nera lucida, è semplice e ordinata. Al cruscotto ben leggibile e con ampio schermo a colori si affianca lo schermo di 8” a sfioramento del sistema multimediale (anche il navigatore è di serie) collocato al centro della plancia; subito sotto, i comandi principali del “clima” (automatico bizona) e, più in basso ancora, quelli dei dispositivi elettronici di aiuto alla guida e per la disattivazione dello Stop&Start; tutto è al posto giusto, benché i tasti nelle razze del volante siano parecchi e richiedano un po' di “rodaggio” da parte del guidatore. Buone le finiture, con assemblaggi che sembrano robusti e i materiali più in vista di qualità apprezzabile. Ma c'è anche qualche elemento che avrebbe meritato maggiore cura: i portaoggetti sono tanti ma non così capienti, e nessuno ha il rivestimento antirumore. Inoltre, il cassetto di fronte al passeggero anteriore è privo di una bocchetta collegata al “clima” e anche dell'illuminazione.
Sedili comodi, baule discreto
La posizione di guida della Opel Astra è piuttosto bassa e allungata, e comunque ampiamente regolabile; belli e comodi i sedili con seduta allungabile (quello del guidatore ha anche la regolazione lombare di tipo elettrico), mentre il divano si caratterizza per l'imbottitura sottile ma abbastanza efficace anche al centro. Ok pure dietro lo spazio in larghezza, per la testa e per le ginocchia; non troppo sporgente il tunnel centrale. Passando al bagagliaio, segnaliamo la buona finitura e una capacità che è discreta (370 litri, che diventano 1210 reclinando il divano), ottenuta, però, sommando anche il vano sotto il baule. Quello principale risente sia fatto che il piano dista dalla cappelliera appena 46 cm sia della larghezza limitata a soli 103 cm. La soglia di carico, a 72 cm dal suolo e con gradino interno di 10 cm, non è invece troppo alta (e quindi scomoda) per il tipo di vettura.
Agile e sicura, ma non sportiva
La Opel Astra è pronta e precisa nei cambi di traiettoria, pur non essendo “nervosa”; in curva mette in mostra un'aderenza elevata e si "corica" poco di lato; valida la stabilità anche nelle frenate al limite. Il nuovo 1.4 lavora regolare e fluido a 1000 giri come al suo regime massimo di 6200, e riprende sempre con buona prontezza e vigore. Gli sportivi potrebbero quindi apprezzare questa Astra da 150 cavalli, per la quale si dichiarano prestazioni brillanti (“0-100” in 8,3 secondi e 215 km/h di punta massima) e che ci sono parse senz'altro raggiungibili. Tuttavia, il “gusto” della guida risulta in parte smorzato dal fatto che, ad acceleratore tutto giù, la progressione avvenga un po' “a gradini”. Inoltre, le marce del cambio (piuttosto ben manovrabile) sono piuttosto lunghe: basti dire che in terza si arriva fino a 170 km/h di tachimetro. Una scelta di questo tipo non aiuta le riprese, ma, d'altro canto, è ottima in autostrada (a 130 km/h in sesta si viaggia a soli 2500 giri, con un buon comfort acustico) e per i consumi: dopo un test condotto ad andature abbastanza decise abbiamo “visto” nel computer di bordo una percorrenza più di 15 km/litro; un ottimo valore per una berlina di questo tipo.
Che dotazione!
Tutte le Opel Astra, inclusa la "base" (disponibile solo col 1.4 a benzina da 101 cavalli, al prezzo d'attacco di 17.600 euro) hanno i retrovisori a regolazione elettrica e sbrinabili, le luci diurne a led, sei airbag e il "clima"; le Elective aggiungono, tra l'altro, la mascherina cromata, il climatizzatore bizona, il sistema multimediale di 7" Intellilink, gli alzavetro elettrici anche dietro e le luci e i tergi automatici. Infine, le Innovation hanno anche i cerchi in lega (di 17"), i retrovisori ripiegabili elettricamente, i fendinebbia, i sedili sportivi, il navigatore con schermo tattile di 8" e la telecamera Opel Eye. Questo sistema include la ripetizione dei cartelli stradali principali nel cruscotto, il mantenimento automatico nella corsia di marcia con avviso in caso di uscita involontaria, l’allarme per la scarsa distanza di sicurezza e la frenata automatica se la collisione è imminente (fino a 60 km/h).
Fari proprio intelligenti
Unica nella sua categoria, la Opel Astra Innovation può avere (a 1.300 euro) i fari a matrice di led IntelliLux; ciascun proiettore è composto da otto diodi luminosi, cinque dei quali (quelli degli abbaglianti) si spengono separatamente e in automatico quando s'incrocia o si segue un altro veicolo, evitandone l'abbagliamento e garantendo al contempo la massima illuminazione possibile. Li abbiamo provati di notte, e il vantaggio in termini di visibilità (e di sicurezza) è davvero notevole. Inoltre, l'Opel Astra Innovation ha di serie il dispositivo OnStar: si tratta di un collegamento con un call center, utile sia per la sicurezza (in caso d'incidente, la chiamata ai soccorsi scatta automaticamente all’apertura degli airbag, ma si può anche contattare l'operatore premendo un tasto vicino allo specchietto) sia contro il furto (la posizione dell'auto è mappata istante per istante, e la si può anche fermare a distanza). Senza contare che si possono richiedere informazioni turistiche e indirizzi e che, in futuro, OnStar farà anche da hot spot, creando una rete wi-fi nell'auto alla quale si potranno connettere fino a sette dispositivi diversi.
Già scontata
La Opel Astra, che arriverà nelle concessionarie entro fine ottobre ma è già ordinabile, è proposta, come già detto, a un prezzo di listino “base” di 17.600 euro (1.4 a benzina), mentre le diesel partono da 22.000 euro (Elective da 95 cavalli). Da subito, comunque, c'è uno sconto di ben 2.500 euro, ai quali se ne sommano altri 1.000 sugli optional scelti dal cliente. Insomma, il vantaggio arriva fino a 3.500 euro. Ricordiamo poi che la versione wagon Sports Tourer, che ha debuttato poche settimane fa al Salone di Francoforte, arriverà a marzo 2016; disponibile con gli stessi motori e allestimenti della berlina, costerà 1.000 euro in più. Prosegue invece (almeno per i prossimi mesi) la produzione dell'Astra GTC, la sportiva a tre porte derivata dal modello appena andato in pensione.
Secondo noi
Pregi
> Comfort nei viaggi. L'auto è silenziosa, stabile e dotata di sedili assai comodi.
> Dotazione. Davvero buona, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.
> Guida. Tenuta di strada, stabilità e maneggevolezza convincono in pieno.
Difetti
> Baule. Il vano principale non è dei meglio sfruttabili.
> Portaoggetti. Sono complessivamente poco curati.
> Progressione del motore. Accelerando al massimo, non è fluida.