Alfa Romeo
MiTo
(serie 1 ZAR 955 restyle 2 - 2016/2019)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

406/172/145

Posti

5/4

Bagagliaio (litri)

247-270/927-950

CHE AUTO È

L’Alfa Romeo MiTo, unica “segmento B” della storia del Biscione, è una piccola che condivide la base meccanica con la Fiat Punto. Si distingue però per un design più sportivo (degni di nota i gruppi ottici posteriori tondi e le portiere prive di cornici) e per un comportamento stradale più coinvolgente. Il selettore Alfa DNA consente di modificare la risposta della vettura in base allo stile di guida e alle condizioni della strada. Disponibile esclusivamente a tre porte e prodotta dal 2008 al 2018, ha una gamma motori al lancio composta da unità a benzina e diesel da 79 a 155 CV, affiancate nel 2009 da tre propulsori turbo a benzina dotati della tecnologia MultiAir (una soluzione che consente di ridurre emissioni e consumi) con potenze fino a 170 CV e da un turbo a GPL.

Il 2012 è l’anno d’esordio di un 1.4 a benzina da 70 CV e nel 2013, in concomitanza con un primo restyling che porta lievi modifiche estetiche e toglie dalla gamma il 1.3 turbodiesel da 95 CV, è la volta di un particolare bicilindrico turbo a benzina da 0,9 litri di cilindrata e 105 CV. Nel 2014 la potenza del 1.4 turbo a benzina passa da 135 a 139 CV mentre due anni più tardi in occasione del secondo lifting (frontale più moderno) la gamma dei motori diesel viene rivoluzionata, con due 1.3 da 90 e 95 CV, e il 1.4 meno cattivo saluta la compagnia. Nel 2018 sparisce definitivamente il bicilindrico.

COSA CONTROLLARE

L'Alfa Romeo MiTo è un’auto abbastanza affidabile: l’unica campagna di richiamo ha riguardato qualche esemplare dotato di un modulo airbag lato guidatore non a norma. Generalmente i motori 1.4 turbo a benzina MultiAir sono più delicati di quelli privi di questa tecnologia, ma basta una corretta manutenzione per farli durare.

PREGI

CAMBIO AUTOMATICO La trasmissione a doppia frizione a sei rapporti garantisce passaggi marcia rapidi e fluidi.

DESIGN La Mito è nata nel 2008, ma non dimostra la sua età. È ricca di elementi di stile interessanti come il frontale aggressivo, i larghi passaruota e il particolare taglio dei fari.

FRENI L’impianto garantisce spazi d’arresto contenuti e non soffre di affaticamento. Ma non è tutto: anche durante le decelerazioni più brusche la vettura rimane sempre molto stabile.

PIACERE DI GUIDA Pennella le curve e con i motori giusti (da 120 CV in su, per intenderci) sa anche divertire.

DIFETTI

ABITABILITÀ Il divano posteriore è scomodo anche per due persone: mancano i centimetri per le gambe e la testa. L’accessibilità, poi, non è il massimo: stiamo parlando di una piccola offerta esclusivamente in configurazione a tre porte.

BAGAGLIAIO Il vano ha una capienza discreta, ma ha un’imboccatura piccola e un profilo interno poco regolare. Alcuni esemplari non hanno il divano sdoppiato: spesso si pagava a parte.

CAMBIO MANUALE La leva ha innesti gommosi e tende a impuntarsi quando si guida in modo allegro. Sugli esemplari con cinque marce si sente l’assenza del sesto rapporto.

VISIBILITÀ Quella posteriore è penalizzata dal lunotto piccolo e inclinato.

LA VERSIONE GIUSTA

Il 1.4 Turbo 120 CV è un propulsore brioso e abbastanza economico da gestire. Senza dimenticare la buona affidabilità (punto debole dei MultiAir).

Alfa Romeo MiTo
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