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Corrado e Veloster
25 agosto 2014 - 01:42
Ritratto di EasterRuben
alVolante di una
Fiat Panda 1.2 Dynamic 5 posti
A giugno fui ospite una settimana da un amico a Francoforte. In quell'occasione mi capitò più volte di guidare la vecchia auto di suo padre, una Corrado 1.8 16v. Non si tratta della versione G60, quella col turbo, ma della “base” con l'aspirato da 133 cavalli. Rimasi stupito perché mi era capitato proprio qualche giorno prima di guidare una Golf GTI III serie pur scassata, con il 2.0 da 116 cavalli, e la Corrado mi era sembrata un missile a confronto. Il modello del mio amico ha degli interni in pelle nera che sembra di stare seduti su poltrone degli anni '70, specialmente quelli dietro, che sono due sedili separati da un “muro” di pelle. Non che siano di gran sostegno, ma non credo di aver messo il mio sedere su sedili più belli di così. La plancia invece non mi aveva entusiasmato altrettanto all'inizio, perché somigliava a quella della Golf. Peccato, perché da fuori la macchina è uno schianto. Bordeaux, è stata lasciata nella sua condizione originale, abbellita solo da cerchi BBS. Pare che a un concorso del genere “Worthersee” ma locale, un giudice le abbia dato un ottimo punteggio. E non stento a crederlo: è stata custodita con grande gelosia. Troppa gelosia per lasciarla, anche per mezza giornata, a un diciottenne come me. Si raccomandò di trattarla coi guanti, ed è quello che feci. Qualche tiratina in autostrada, il giorno in cui andai a Wiesbaden, gliela diedi. E trovai in quell'auto del pre-catalitico un'amante. La trattai veramente come se fosse mia. Addirittura un giorno insistetti per andarla a lucidare. Me ne innamorai a tal punto che, una volta tornato a Roma, la andai a cercare su eBay. Così, senza impegno: al momento in Italia nemmeno potrei guidarla per l'assurda legge sui neopatentati (anche se non ci fa caso nessuno di solito); per non parlare del fatto che in città con quella neanche ci posso mettere piede. Poi ho avuto altre cose da fare e la Corrado si è allontanata dai miei pensieri. Fino a tre giorni fa. Giravo il Lazio per concessionarie cercando un'occasione per conto di mia madre, quando mi sono imbattuto in una Hyundai Veloster rimasta invenduta. E subito mi è tornata in mente la Corrado per quell'aspetto anticonformista e perché il segmento è quello, solo 20 anni dopo. Ho chiesto in modo anche un po' molesto al venditore di farmi fare un giro, anche se ormai non potevo nemmeno fingermi interessato: gli avevo già detto che cercavo un'utilitaria a gas. “Tanto è un mese e mezzo che non l'accendiamo”, alla fine mi ha risposto. La plancia è simile a quella della i30, ma subito si nota una caratterizzazione più sportiva – se così vogliamo chiamarla: volante a tre razze invece che a quattro, e poco altro. A dire il vero nulla di eccitante. Almeno la Corrado è vintage! La particolarità della Veloster, si sa, è nell'asimmetria. Da un lato due porte corte, dall'altro una sola porta lunga, no? Uno che la guida senza averci fatto caso potrebbe parcheggiarla e poi non trovarla più non riconoscendola dall'altro lato. La cosa che più mi invogliava a guidarla però era la potenza: con un 1.6 da 138 cavalli, era molto simile a quella della Corrado 1.8. Ho fatto delle considerazioni perciò: tra vent'anni sarà un classico, una rarità sulle nostre strade e sarà ancora desiderabile come la Corrado? Beh, la risposta è no. Anche se la meccanica della Corrado è simile a quella della Golf, l'assetto era abbastanza rigido (devo chiedere se per caso fossero stati montati degli ammortizzatori sportivi, insieme ai BBS). Il motore faceva un bel suono, amplificato dall'insonorizzazione tipica di un'auto dei fine anni '80, ovvero quasi nulla. E poi il peso contenuto dell'auto (credo almeno 150 kg meno della Veloster) faceva si che quei cavalli dessero una spinta considerevole alla Corrado. Invece non c'è nulla che mi sia piaciuto dal sedile del guidatore mentre la guidavo. È un'auto ben fatta, sia chiaro, ma l'assetto è morbido e il 1.6 non fa rumore. A che serve allora il doppio scarico e quella linea così sportiveggiante? Allora tanto valeva metterci un diesel, sotto il cofano. Seduto nella Corrado avevo l'impressione di sognare, perché la Corrado bordeaux mi faceva sentire speciale. Nella Veloster mi sono annoiato. Magari se trovassi qualcuno che mi fa guidare una Turbo, potrei ripensarci.
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