La Ford potrebbe rivedere i suoi obiettivi a lungo termine per l’Europa, lasciando spazio per i motori a combustione seppur aiutati da un sistema ibrido plug-in.
Nonostante il calo della domanda di auto elettriche, la casa dell’Ovale blu non prolungherà la vita del suo modello di medie dimensioni come invece hanno fatto diversi concorrenti.
Nel primo trimestre del 2024 l'utile dell'Audi risente pesantemente di un problema di produzione che ha impedito la costruzione dei modelli più remunerativi.
Diversi modelli inizialmente lanciati come 100% elettrici potrebbero accogliere anche motori a combustione in base alle richieste dei clienti grazie alle piattaforme multi-energia del gruppo.
Le fabbriche vengono spesso delocalizzate in Paesi a basso costo della manodopera, ma anche i “cervelli” costano meno in alcune parti del mondo. È la legge del mercato.
Per la società di noleggio di Stellantis e Crédit Agricole i primi dodici mesi d’attività si chiudono positivamente. Fra gli obiettivi per il futuro c’è il potenziamento della digitalizzazione e una maggiore attenzione alle emissioni inquinanti.
La joint venture tra Stellantis e la casa cinese porterà nel Vecchio Continente vetture caratterizzate da un prezzo basso e da tecnologie accessibili. Ecco quali saranno i primi modelli.
Nei primi tre mesi del 2024, la divisione della Ford dedicata alle EV ha fatto registrare una perdita di 1,3 miliardi di dollari. “Saremo redditivi in futuro”, rassicura il ceo.
I marchi provenienti da Giappone, Corea e Cina hanno rappresentato quasi un’auto su 4 venduta sul mercato Europeo. Ma i cinesi, per ora, pesano relativamente poco su questi numeri.
La startup che ha acquisito il progetto Emily GT dalla NEVS ha annunciato di aver comprato uno stabilimento nel nostro paese per produrre vetture elettriche.
Quasi 2.200 lavoratori dello stabilimento Stellantis di Torino saranno in cassa integrazione almeno fino alla fine dell’estate. Il futuro di Mirafiori si fa sempre più incerto.
La tariffa base arriverà a costare 3,90 euro, più del doppio rispetto all’attuale offerta. In arrivo anche nuovi servizi, pensati per facilitare la mobilità all’interno delle principali città italiane.
L'esecutivo è pronto a offrire alla casa cinese varie opzioni per realizzare il proprio sito di produzione in Europa. Sarà la volta buona per trovare un secondo produttore da affiancare a Stellantis?
La casa americana ha inviato a lavoratori una comunicazione in cui annuncia un taglio del 10% della sua forza lavoro a livello mondiale a causa di una maggiore concorrenza e minori vendite.
Uno studio del Kiel Institute ha evidenziato forti aiuti da parte del governo cinese al colosso automobilistico. Aiuti che falserebbero la concorrenza con le case europee.
Le autorità spagnole anticipano che la Chery potrebbe presto acquisire l'ex stabilimento della Nissan vicino a Barcellona come sede della sua produzione per l’Europa.