I numeri uno di Stellantis e Renault sono preoccupati per il futuro del settore in Europa, alle prese con una transizione energetica considerata più ideologica che reale: le scelte prese nei prossimi mesi saranno decisive.
Il 2025 inizia molto male per il costruttore americano: il rosso nel primo trimestre è stato evitato solo grazie alla cessione dei crediti sulle emissioni.
Il presidente John Elkann critica le decisioni prese al di qua e al di là dell’Oceano prospettando una crisi drammatica per l’industria automobilistica.
In base ai dati diffusi dalla Fim-Cisl, nei primi tre mesi del 2025 sono stati prodotti meno di 110.000 veicoli, oltre il 35% in meno rispetto al già pessimo 2024.
Stellantis ha dato mandato a una società di consulenza di analizzare come i dazi americani impatteranno sui marchi italiani. Ma le valutazioni potrebbero non fermarsi qui.
La piccola elettrica T03 non viene più prodotta nell’impianto Stellantis di Tychy: restano misteriose le motivazioni, ma molti ipotizzano un diktat politico contro i dazi europei.
Quanto sono stati redditizi nel 2024 i vari costruttori mondiali? Vediamo questa classifica che vede conferme, ma anche sorprese: e c’è chi perde 300.000 euro per ogni unità.
La Tesla e la BYD sono gli unici costruttori globali a ottenere profitti dalle auto elettriche: tutti gli altri costruttori analizzati da un recente studio spendono più di quanto guadagnano.
Nel giro di poche ore sono arrivate le dimissioni di Jim Rowan (Volvo) e Wayne Griffiths (Seat e Cupra). Potrebbero entrare nella rosa di pretendenti alla guida di Stellantis?
La nuova azienda nasce da una costola di Autotorino e sarà dedicata all’importazione e alla distribuzione di nuovi marchi. Il debutto con Ineos, KGM e Xpeng.
È stata creata un’associazione che ha l’obiettivo di promuovere le attività presenti su un territorio che da sempre è al centro dell’industria automobilistica italiana e mondiale.
Il centro di sviluppo e prova Nardò Technical Center, che si trova in Puglia, è di proprietà della Porsche, che continuerà ad usarlo ma senza ulteriori ammodernamenti.
Al Forum Automotive si è discusso del futuro dell’auto in Europa (e in Italia). Un settore che è costretto ad affrontare sfide sempre più complicate e dal cui esito dipende la sopravvivenza “industriale” di gran parte del Continente.
Il presidente di Stellantis, in audizione al Parlamento, ha ribadito l’importanza del nostro Paese per il gruppo e confermato il “piano Italia” per rilanciare la produzione.
Dopo un 2024 difficile e l’elettrico in crisi, la casa dei quattro anelli punta sull’ibrido ricaricabile lanciando nei prossimi mesi diverse versioni “alla spina”.