Due “terremoti” hanno scosso i vertici di due case automobilistiche europee: nel giro di poche ore l’uno dall’altro hanno infatti lasciato la guida delle loro aziende Jim Rowan e Wayne Griffiths, rispettivamente ceo di Volvo e Seat/Cupra. Due cambi che fanno rumore, soprattutto pensando che un importante gruppo automobilistico è dall’inizio di dicembre senza un amministratore delegato: dalle dimissioni di Carlos Tavares infatti alla guida di Stellantis c’è il presidente John Elkann, che conduce l’azienda ad interim per il tempo necessario a scegliere il nuovo ceo, la cui nomina è attesa entro la prima metà del 2025. Diversi nomi sono stati fatti nel corso dei mesi, ma se la scelta ricadesse proprio su uno di questi due manager che da oggi sono liberi da incarichi?
Nominato alla guida del costruttore svedese a partire dal 2022, Jim Rowan (nella foto qui sopra) ha guidato la Volvo nella direzione di diventare un’azienda automobilistica connessa guidata dal software. Nonostante le incertezze del mercato, nel 2024 la casa svedese ha fatto registrare i migliori risultati nei suoi 98 anni di storia, vendendo quasi 765.000 veicoli e registrando i maggiori ricavi e il miglior profitto operativo fino a oggi. Rowan, che ha un passato in aziende tech come Blackbery e Dyson, ha puntato molto sugli aspetti tecnologici dell’auto, ma per affrontare le sfide del 2025 la Volvo ha preferito l’“usato sicuro” Håkan Samuelsson, manager che ha guidato la casa svedese dal 2012 al 2022, trascinandola fuori dalle difficoltà seguite all’amministrazione della Ford, proprietaria della Volvo fino al 2010. A lui sono riconducibili le decisioni di dire addio ai motori diesel, di autolimitare le vetture a un massimo di 180 km/h e di aprire uno stabilimento negli USA, decisione lungimirante visti i nuovi dazi imposti da Trump (qui la notizia).
A poco meno di 5 anni dalla nomina, Wayne Griffiths (nella foto qui sopra) ha lasciato il timone della Seat e della Cupra. Sotto la sua guida è stata avviata la ristrutturazione del marchio Seat e la Cupra è diventata un brand indipendente ed è ora uno dei marchi di auto più in rapida crescita in Europa. La notizia dell’abbandono di Griffiths è stata un fulmine a ciel sereno visto che il manager inglese aveva dichiarato da poco che avrebbe desiderato continuare a mantenere la guida dell’azienda spagnola anche dopo il 2030, quando la Cupra prevede di sbarcare negli Stati Uniti. “Ho sempre detto che quest’azienda è il mio destino, sono pronto a continuare fino alla fine della mia carriera”, aveva detto un mese fa alla conferenza annuale con i giornalisti. In attesa di trovare un successore, la Seat ha nominato come ceo ad interim Makus Haupt, fino a ieri capo della produzione e della logistica.