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Perché la Porsche rinuncia all’ampliamento di Nardò

Pubblicato 28 marzo 2025

Il centro di sviluppo e prova Nardò Technical Center, che si trova in Puglia, è di proprietà della Porsche, che continuerà ad usarlo ma senza ulteriori ammodernamenti.

Perché la Porsche rinuncia all’ampliamento di Nardò

NIENTE MIGLIORIE

La Porsche ha rinunciato all’ampliamento del Nardò Technical Center, il suo centro di sviluppo e prova che si trova in Puglia. Il piano di espansione prevedeva una serie di lavori, per un investimento complessivo di 450 milioni di euro, importo in parte finanziato dalla Regione Puglia. Secondo quanto riportato da ilPost, era prevista la realizzazione di ulteriori piste di prova interne all’anello, oltre a diversi lavori di rifacimento dei tracciati esistenti, costruzione di edifici tecnici, di un centro di logistica e manutenzione, di una stazione di servizio, un centro medico con eliporto e una stazione più ampia per gli addetti ai servizi antincendio. Infine, i lavori contemplavano anche la realizzazione di edifici nei dintorni.

GLI INVESTIMENTI VANNO ALTROVE

Il miglioramento del Nardò Technical Center avrebbe portato dei benefici concreti alla popolazione locale, con effetti diretti sull’indotto. La Casa tedesca ha tuttavia deciso di rinunciare a questo investimento a causa dell’attuale situazione di contrazione delle vendite e degli utili che ha colpito anche il settore delle auto di lusso. La Porsche Taycan, pur mantenendo il primato nel segmento, ha dimezzato le sue vendite rispetto all’anno precedente. La Casa tedesca ha chiuso il 2024 con un calo del 3% e le previsioni per il 2025 non sono migliori. Per contrastare questa flessione, la Casa ha dichiarato che nel 2025 investirà circa 800 milioni di euro per la realizzazione di nuove versioni dotate di motori termici e plug-in.

MOTIVI POLITICI

Oltre ai motivi economici, dietro alla rinuncia dell’ampliamento di Nardò ci sarebbero anche dei motivi politici, sociali e ambientali. Secondo quanto riporta Lecceprima, era risultato particolarmente attivo il comitato “Custodi del Bosco d’Arneo”, che insieme ad associazioni ambientaliste, si era attivato per fermare i propositi di allargare il sito a discapito di duecento ettari di area boscata. Determinante è stato anche il ruolo della Regione Puglia, che a marzo 2024 ha sospeso l'accordo per approvare il piano di sviluppo, rinviando la decisione a marzo 2025.

CENNI STORICI

Costruito dalla Fiat nel 1975, il Nardò Technical Center (Lecce) è stato ampliato nel corso degli anni fino a diventare una vera e propria “cittadella” dove testare le nuove auto in sviluppo, grazie alle venti piste in cui effettuare test di velocità, di aderenza, di rumore e anche in fuoristrada. Dal 2012 il centro è di proprietà della Porsche Engineering, la divisione della casa tedesca specializzata in progettazione e servizi di ingegneria, che ha voluto portarlo al passo con i tempi investendo 35 milioni di euro e rimettendo a nuovo non soltanto la pista lunga 6,2 km in cui effettuare test dinamici, ma anche l’anello per i test ad altissima velocità. Entrambe le piste sono state rivestite con un nuovo asfalto e sono cambiati anche i guard-rail, il tutto per migliorare la qualità dei test e la sicurezza dei piloti.



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Ritratto di Tistiro
1 aprile 2025 - 13:30
Benefici alla popolazione locale non ne vedo

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