Terremoto in casa McLaren Automotive: la storica casa inglese, che da alcuni anni lotta per emergere dai conti in rosso, si fonderà con la start-up britannica Forseven, una società d'ingegneria che nell’ultimo periodo ha formato un team di oltre 700 professionisti del settore (tra cui designer, ingegneri e dirigenti) presi da varie case automobilistiche rivali per lanciare una gamma di modelli con un nuovo marchio. A tirare i fili della fusione è la CYVN Holdings, fondo d’investimento di Abu Dhabi, che controlla entrambe le aziende. Per ora l’accordo non riguarda la McLaren Racing, cioè la divisione che si occupa delle corse.
I modelli in fase di sviluppo da parte della Forseven arriveranno quindi sul mercato con il marchio della McLaren. Si tratta di una soluzione vincente per entrambe le realtà, almeno sulla carta: la prima potrà contare su un brand forte e conosciuto, mentre la seconda avrà la possibilità di espandere la gamma oltre le super sportive, per andare a competere anche con Bentley e Aston Martin con modelli di lusso come suv o berline. Per sapere tutti i dettagli sui futuri sviluppi, però, bisognerà attendere i prossimi mesi. Il nome della Forseven invece cesserà di esistere visto che le due società confluiranno nella nuova realtà che si chiama McLaren Group Holdings.
La nuova McLaren Group Holdings sarà guidata dal ceo della Forseven, Nick Collins, già ingegnere alla Ford e successivamente nel gruppo JLR, dove ha supervisionato lo sviluppo di Defender e Range Rover: “La combinazione di ciò che McLaren ha realizzato e ciò che Forseven ha costruito in poco tempo è incredibilmente complementare. Insieme, crediamo che McLaren possa essere di più, possa fare di più e possa offrire di più”, ha commentato Collins. Il lavoro di progettazione sarà supervisionato da Alister Whelan, anch’egli con un passato in JLR, che guiderà un team composto da circa 50 persone, che utilizza modelli fisici e realtà virtuale. Ci saranno modelli elettrici, ma non solo: “Il futuro è la multi-propulsione”, ha detto Collins, sostenendo che più un veicolo è lussuoso più è adatto all’elettrico, perché migliora le sue caratteristiche di silenziosità e raffinatezza.