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L’auto al bivio, fra vincoli Ue, riarmo e concorrenza cinese

Pubblicato 21 marzo 2025

Al Forum Automotive si è discusso del futuro dell’auto in Europa (e in Italia). Un settore che è costretto ad affrontare sfide sempre più complicate e dal cui esito dipende la sopravvivenza “industriale” di gran parte del Continente.

L’auto al bivio, fra vincoli Ue, riarmo e concorrenza cinese

SFIDE COMPLESSE - Al Forum Automotive (l’incontro annuale che mette a confronto sui temi “caldi” dell’automobile alcuni dei più importanti esperti del settore) hanno tenuto banco le scelte strategiche dell’Unione europea sulla transizione ecologica, sull’ipotesi di riarmo del Continente e sulle modalità con la quale arginare la rampante concorrenza cinese: decisioni che avranno pesanti riflessi sulle case costruttrici, sull’occupazione e più in generale su tutto l’indotto di un comparto fondamentale per il nostro Paese e per tutta l’Europa.

EUROPA IN “CHIAROSCURO” - I politici (anche di schieramenti opposti) che sono intervenuti accolgono con favore la decisione della Commissione Ue di posticipare di tre anni le multe per le case che sforano i limiti sulla CO2 emessa dalle loro auto nuove. Tuttavia, resta ancora parecchia preoccupazione per le conferme che arrivano da Bruxelles sul bando nel 2035 per le auto nuove a benzina o a gasolio. Ciò è in parte compensato dall’ipotesi di apertura agli e-Fuel e ai biocarburanti: una scelta che consentirebbe - secondo gli intervenuti al Forum - al motore a scoppio di sopravvivere anche dopo il 2035, dando alla filiera più tempo per riorganizzarsi e gestire al meglio la transizione all’elettrico. Chiusura totale invece sulla riconversione industriale per sostenere il riarmo europeo: per gli esperti, il comparto militare non può sostituirsi a quello dell’automotive.

L’OMBRA DEL “DRAGONE” - Il Dieselgate, il Covid e i recenti conflitti hanno rivoluzionato il settore dell’auto e definito un intero ciclo economico, che dal 2020 al 2024 ha visto i costruttori guadagnare più dei loro fornitori, quando invece per i dieci anni precedenti il trend era stato praticamente opposto. Questi profondi “shock”, secondo gli esperti intervenuti, hanno dato un impulso ai cambiamenti che stanno scuotendo l’industria dell’automobile, favorendo in parte anche l’emergere dei nuovi marchi cinesi. La concorrenza dei costruttori del “Dragone” resta, da qui ai prossimi anni, la più grande sfida per le case del Vecchio Continente; il confronto si basa anche su elementi che stanno assumendo rapidamente un’importanza rilevante, come l’uso dell’intelligenza artificiale nei veicoli e nei processi produttivi, e sui processi decisionali che, per motivi anche normativi, sono più rapidi e meno complessi in Cina che in Europa.



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Ritratto di Volpe bianca
21 marzo 2025 - 18:11
Un settore che già di per sé era in calo, ma se affonderá sarà quasi esclusivamente grazie alle follie dell'Ue.
Ritratto di Tistiro
21 marzo 2025 - 18:36
Ma no, è solo perché non hanno cominciato prima con l elettrico... a retrograttare
Ritratto di giocchan
21 marzo 2025 - 19:19
No Volpe, l'europa c'entra poco o niente. Le multe sono il problema? Rimandate di tre anni, no problem. Il problema è l'Euro 7? Nessun problema, lo rendiamo una pagliacciata - praticamente facciamo che non è cambiato nulla dall'Euro 6. Il problema sono le BEV cinesi che potrebbero essere troppo appetibili? Nessun problema, raddoppiamo (Tesla, BYD, ecc...) o quadruplichiamo (MG) i dazi! Persino se l'europa si chiudesse "a riccio" stile Trump, con dazi del 100%, non basterebbe: i costruttori europei sopravvivono perchè esportano, il mercato europeo assorbe solo una parte di ciò che producono VW e soci. La realtà è che non hanno più un prodotto competitivo: non hanno le migliori elettriche (Tesla e i cinesi), non hanno i migliori ibridi (Toyota, Hyundai/Kia, BYD con le PHEV)... non hanno probabilmente nemmeno i migliori benzina puri (anche perchè, diciamocelo, oramai quelli li sanno fare più o meno tutti...). E il diesel nel mondo fa numeri ridicoli, è una motorizzazione diffusa soprattutto in europa (anzi, con Italia e Germania in testa... da noi per un discorso di accise). Anche se chiudi a riccio Europa / USA / Giappone, i cinesi possono esportare in tutto il mondo. i costruttori europei falliranno? No, non falliranno, così come non sono falliti quando i giapponesi si sono presi mezzo mondo - Toyota 30 anni fa nel mondo vendeva un terzo, mica erano primi al mondo. Però il giro di affari si ridurrà - e in questo il green deal europeo c'entra zero: detto questo, malgrado la guerra in Ucraina, magari si poteva fare qualcosa di più per tenere basso il prezzo dell'energia (ma, anche lì, dare la colpa all'europa è facile... però in europa ci sono pure Spagna e Francia...)
Ritratto di Edo-R
21 marzo 2025 - 20:13
@giocchan io la vedo così (poi a ognuno la sua opinione): tutti corriamo, ma un certo punto il nostro stesso allenatore, pensando chissà cosa o che forse siamo troppo bravi, ci fa un mega sgambetto. Non contento, perchè ci ritiene evidentemente troppo bravi, ci mette pure dei pesi per riprendere a correre, più quelli che ci mettono gli altri che stanno correndo che non hanno ricevuto nessuno sgambetto. Insomma, perchè doveva esserci uno sgambetto se la tecnologia si evolve naturalmente? Ma d'altronde vediamo bene come da un giorno all'altro si prendeno le decisioni EU: ReArm Europe e pure qui gente d'accordo e gente non d'accordo, eh ma si deve fare così, ma no si doveva fare in quest'altro modo...........boooohhhhhh.
Ritratto di Volpe bianca
21 marzo 2025 - 20:27
@giocchan il mio commento è molto breve e inizia con "Un settore che già di per sé era in calo". Quindi non è solo colpa dell'Ue, ma se ad un settore già in crisi imponi scadenze, multe, un cambiamento già da subito in forte svantaggio rispetto alla concorrenza, il tutto condito da un continuo tira e molla di minacce, promesse, incentivi sparsi a caso e una programmazione semplicemente ridicola, impossibile da rispettare, tutto questo per me può essere considerato una spallata decisiva verso il baratro. Se sei in palese svantaggio in un settore, non lo imponi, ma ti organizzi, pianifichi, valuti, non ti butti in pasto agli squali.
Ritratto di Al Volant
22 marzo 2025 - 05:30
L'Europa c'entra eccome. Doveva essere un organismo indipendente, ma non lo è mai stato. È sempre stato uno strumento in mano ai migliori corruttori. Non sono MAI state prese decisioni politiche, frutto di una visione, ma sempre per accontentare il corruttore. Fino a quando a corrompere erano industrie europee, in parte andava bene, ma era terribilmente miope la cosa. Dopo si sono aggiunti nordamericani e cinesi, et voilà... Se volete vi faccio l'elenco, ma qui si parla di auto, basterebbe citare il via libera di mega fusioni tipo vag e stellantis... distrutta completamente la concorrenza. E tu dici che non è colpa dell'Europa? Non è forse una colpa volontaria, ma una conseguenza strutturale ( hanno molto potere e sono pochi uomini da corrompere, senza alcuno spirito identitario, cosa vuoi che freghi ad un tedesco di un greco o un italiano? )
Ritratto di ilariovs
22 marzo 2025 - 06:17
tutto giusto, ci siamo crogiolati nella storiella del "abbiamo il miglior motore termico del mondo" ed invece lo aveva Toyota. Il diesel, vera novità europea è stato stroncato dieci anni fa dal diesel gate. Restano le elettriche. Se le case europee riescono a primeggiare sull'elettrico bene, avranno un grosso mercato in tutto il mondo su cui puntare, altrimenti (e qui non sono daccordo con te) tanti marchi europei chiuderanno, perchè la pappa per tutti NON c'è.
Ritratto di Trattoretto
21 marzo 2025 - 19:41
Ma quali follie UE d'Egitto ... E quando sono arrivati i giapponesi o i coreani, c'erano anche allora le fantomatiche "follie UE"? Ancora credete di vivere in un'isola deserta ... col mondo che sta ad aspettarvi. Non ho visto tutto questo clamore quando sono state abolite le caldaie a gasolio in favore di quelle a gas, e poi quelle a gas per le pompe di calore (2029). Nessuno si è scandalizzato. Si chiama progresso tecnologico. E chi rimane indietro viene tagliato fuori dal mercato.
Ritratto di Volpe bianca
21 marzo 2025 - 20:30
Trattoretto, almeno un commento di quattro righe leggetelo prima di rispondere. "Un settore che già di per sé era in calo". Il resto l'ho scritto nella risposta a giocchan.
Ritratto di Sepofa
21 marzo 2025 - 21:54
Ecco un altro elettronauta dalla testa vuota: A trattoretto, quello che pensi si chiama: involuzione tecnica ed impoverimento sociale, svegliaaaa.
Ritratto di pierfra.delsignore
24 marzo 2025 - 14:25
4
Il gombloddismo populista non ti porta da nessuna parte, ah si l'evoluzione è il diesel da città e la follia ammorbante di motori non nati per quell'utilizzo?! Abbiamo già dato, dieselgate questo rimosso, il presente è ibrido a batteria, il futuro è elettrico fatevene una ragione. Blockbuster ha chiuso, non Netflix
Ritratto di Gasolone xv
21 marzo 2025 - 22:34
La. Pomp@ di calore fa cac@re
Ritratto di Oxygenerator
24 marzo 2025 - 09:58
@ Trattoretto Esattamente. Concordo.
Ritratto di Trattoretto
21 marzo 2025 - 19:43
Della serie "difendiamo i tubi catodici della Mivar" ...
Ritratto di Sepofa
21 marzo 2025 - 21:59
Trattoretto: visto il clamoroso insuccesso, e la bocciatura del mercato del nuovo, per non parlare nell' usato (inesistente), le autoapile sono ferme sui piazzali, direi di evitare di fantasticare.
Ritratto di pierfra.delsignore
24 marzo 2025 - 14:27
4
Il termico è messo peggio, ma non lo vuoi vedere, il diesel manco il 10%, il benzina pure lui sta perdendo quote di punti percentuali mese su mese, tempo due anni e se il termico arriva al 30% a dicembre 2027 è già tanto, fatevene una ragione, è la fine di un'era, chi non dominerà le tecnologia ibrida entro due anni ed elettrica al 2030 sarà tagliato fuori dal mercato
Ritratto di Oxygenerator
24 marzo 2025 - 09:59
@ Trattoretto :-)))))
Ritratto di Miti
23 marzo 2025 - 10:01
1
Concordo con Volpe. Stavo guardando ieri i listini per un ipotetico acquisto. Un numero davvero consistente di case cinesi o pseudo cinesi. L'Europa quale? Tra l'universale 1,2 puretech battezzato e ribattezzato e ribattezzato ancora, la Vag che è in crisi come tutto il comparto tedesco Premium rimane cosa ? Che faranno veicoli di guerra? E quanti? Due milioni o tre milioni? Quale sarà la loro vita media operativa? Vent'anni? Quindici??? Ed i tempi di sviluppo? Tutta fuffa dal mio punto di vista... e niente arrosto come al solito dai politicanti europei. E se questo settore che portava una grande fetta di PIL cadesse porterà un giù anche la metallurgia e la siderurgia come tanti altri settori. I paraocchi di quelli che stanno guidando questo continente ci porterà alla rovina per davvero. Trent'anni di puntare sui profitti del diesel senza fare nient'altro, adesso si paga il prezzo di non avere avuto la lungimiranza... il minimo fiuto per fare affari. Se questo settore affonda non credo che la UE reggerà...si vedrà comunque.
Ritratto di pierfra.delsignore
24 marzo 2025 - 14:18
4
Un settore che sarà fortemente ridimensionato ha stato l'UE c'entra fin lì, semmai l'UE doveva sovvenzionare alcune aziende per il passaggio all'elettrificazione che è inevitabile, è il progresso bellezza, tutto il mercato sarà una lotta, tra auto con SOLO una batteria e auto con ANCHE una batteria, rimpiangere il buon termico per sempre non ha senso.
Ritratto di probus78
21 marzo 2025 - 18:59
La "retrograttata" più efficace la sta facendo VW , col tempestivo sviluppo del full Hybrid appena 10 anni dopo il dieselgate. Tempi record!
Ritratto di Sepofa
21 marzo 2025 - 22:10
La VW ha in listino su tutti i modelli (tranne la Polo) il motore diesel, ci sarà un motivo no? Se non vuoi far crescere le perdite, o andare verso la chiusura degli impianti...
Ritratto di probus78
21 marzo 2025 - 22:21
Ed infatti negli ultimi anni è stata superata a livello mondiale da Toyota e presto lo sarà anche da Hyundai Kia chissà ...
Ritratto di pierfra.delsignore
24 marzo 2025 - 14:18
4
Il diesel è una nicchia di mercato, una scommessa persa tutta europea tedesca ed italiana il termico puro è al capolinea mettetevelo in testa, tutto il mercato sarà diviso tra auto con ANCHE una batteria e auto con SOLO una batteria
Ritratto di Sepofa
25 marzo 2025 - 07:09
A pierfra: per fortuna sta finendo sta breve parentesi ambientalista, è stata dannosa per gli imgenti danni economici e sociali, nemmeno ecologica come vogliono far credere.
Ritratto di ziobell0
21 marzo 2025 - 23:40
azzo c'è da discutere ormai
Ritratto di CR1
22 marzo 2025 - 03:46
Follie. Vediamo chi le farà più grosse 1° classificato Putin con la guerra, 2° classificato de Donald dazi a tutti (son già senza frittate) 3° hamas & company ma non è follia è suicidio 4° Europa-europei che li han votati::: volevano salvare il mondo ->
Ritratto di Anacleto verde
22 marzo 2025 - 09:48
L'eurofogna deve essere fermata. Con ogni mezzo.
Ritratto di pierfra.delsignore
24 marzo 2025 - 14:20
4
L'UE è quella cosa per cui non hai avuto guerra dal 1945, prima di distruggere qualcosa che ti ha dato pace, libertà, diritti e prosperità dimmi cosa proponi a parte il populismo ha stato l'UE, perché come la Brexit insegna a distruggere si fa presto, ma poi ci si ritrova nei liquami più neri
Ritratto di Gasolone xv
24 marzo 2025 - 21:57
Ma. Vai a cag@re, La ue e un mostro burocratico creato ad inizio anni 2000 , la prosperita e il benessere erano stati garantiti dai governi nazionali, da quando si e ceduta sovranita alle merd€ si Bruxelles stiamo retrocedendo su tutto, economia, sanita... Fucc Ue
Ritratto di alex_rm
22 marzo 2025 - 09:58
Si svegliano adesso che é primavera,con 10 anni di ritardo.prima sono andati a produrre in Cina imparando gli a fare le auto in società al 50% e adesso che i cinesi fanno auto decenti i marchi europei stanno vendendo poco in Cina(stellantis già ritirata da anni) e anche negli altri mercati(asia, Africa,sud America, Russia) i cinesi stanno sostituendo i marchi europei anche con i motori termici
Ritratto di pierfra.delsignore
24 marzo 2025 - 14:23
4
Si chiama sviluppo tecnologico e nuovi competitor e star li a pensare ai bei tempi andati ed alla comfort zone non ti porta da nessuna parte
Ritratto di Byron59
22 marzo 2025 - 09:59
@giocchan Invece è proprio l'europa il motore di ogni squilibrio europeo. Ha nel suo DNA, ossia nei suoi trattati istitutivi, Maastricht e Lisbona, il seme del neoliberismo e del globalismo e dell'ordoliberismo alla tedesca. Nel trattato istitutivo, all'articolo tre è scritto nero su bianco che l'unione è un'organizzazione che ha come suo fine la creazione di un'economia di libero mercato. Nessuna costituzione del mondo, tranne quelle delle repubbliche popolari di tipo sovietico, inserisce in costituzione la forma economica dello stato, perché le forme possono cambiare nel tempo, sono flessibili di per sé. L'unione è invece un'economia neoliberista per trattato e non è possibile avere al suo interno altro se non quello. Detto questo, l'unione è anche un'unione patriarcale, dove i genitori sono Francia e Germania e gli altri stati sono i figli, i figliastri o i servi. Negli anni la Germania ha sempre più assunto le vesti del padre padrone, mentre la Francia quelli della moglie comunque sottomessa. L'unione è nata per permettere alla Germania di fare la propria politica economica, votata al mercatismo, ossia all'esportazione all'estero dei propri prodotti con la conseguente demolizione del mercato interno, reso povero attraverso manovre deflattive e di contenimento salariale. Tutto questo ha funzionato perfettamente quando anche l'america era neoliberale e globalista, insieme alla Cina. Stati Uniti e Cina assorbivano i prodotti tedeschi e la Germania si arricchiva, mentre in europa si stava progressivamente sempre peggio. Il giocattolo si è rotto. L'america non è più neoliberista e globalista. La Cina ha un mercato interno enorme, ma non è più disposta ad assorbire la sovrapproduzione europea, perché deve pensare alla propria, e tutto va a ramengo. E ci va per colpa di questa europa e degli stati nazionali che ciecamente ha concesso sovranità a un'entità sovrannazionale non imparziale, anzi di parte, e malevola.
Ritratto di Al Volant
23 marzo 2025 - 16:03
Lo sai che hai fatto lo stesso discorso di hitler no? Lui la chiamava "Democrazia sociale"
Ritratto di johnlong
23 marzo 2025 - 23:36
non mi pare che la propaganda di Hitler fosse la democrazia sociale. semmai il nazionalismo etnico. lo dico da studioso (da decenni) di filosofia politica.
Ritratto di pierfra.delsignore
24 marzo 2025 - 14:21
4
Invece era proprio quella totale ignoranza della storia il populismo si pensa di difendere i pooooveri pooopolli oppressi dai oscuri poteri e poi porta solo al più becero e retrogrado nazionalismo.
Ritratto di johnlong
23 marzo 2025 - 23:34
+1000 analisi impeccabile. un unico appunto: non chiamiamo il sistema UE ‘neo-liberista’. al contrario, è fortemente dirigista e ha ben poco di liberale. semmai è ‘mercantilista’: il mercantilismo basa infatti la ricchezza sulle esportazioni e sul surplus commerciale con l’estero, come in effetti realizzato dalla Germania per decenni, favorita dalla moneta unica (che ha svalutato competitivamente il marco tedesco).
Ritratto di Gasolone xv
24 marzo 2025 - 21:58
Applausi
Ritratto di Corrado Mauceri
22 marzo 2025 - 15:24
Mancano tecnici lungimiranti e competenti
Ritratto di Indipendente0
22 marzo 2025 - 15:55
decisioni faranno tornare le auto termiche ...e i cinesi venderanno tutte le loro vecchie auto termiche all europa e noi saremo contenti perché abbiamo salvato il benzina, il diesel i bio carburanti e rallentato l elettrico a vantaggio di una bella aria da respirare nelle città...tanto a nessuno interessa la transizione energetica .. l importante è attaccare l auto elettrica così le grandi compagnie petrolifere possono continuare a guadagnare miliardi di euro ogni giorno attraverso il rifornimento della nostra auto..tutto perché nessuno vede il veleno che esce dai tubi di scappamento perché invisibile ad occhio nudo ma realmente presente..anche l auto elettrica inquina ma molto meno dei motori termici scegliamo almeno il male minore per i nostri figli
Ritratto di pierfra.delsignore
24 marzo 2025 - 14:22
4
Il termico è defunto fatevene una ragione, la lotta è fatta tutta tra auto con SOLO una batteria ed auto con ANCHE una batteria, per ora hanno vinto le asiatiche con le auto ibride full e plugin, il futuro sarà elettrico, il quando lo deciderà lo sviluppo delle batterie.
Ritratto di stefanotorino
24 marzo 2025 - 23:35
e poi li facciamo mangiare da McDonald's e fumare la sigaretta elettrica. come vi hanno condizionato il cervello e non c'è ne rendete conto. fate la lotta ad un veleno perché i media pompano su quello x interessi di lobby che hanno dispensato a dx e sx poi cibo spazzatura, fumo tutto ok perché alle lobby ci guadagnano e pompano all'acquisto. impensabile con la mentalità degli anni 60/70 , oggi coi social i cervelli sono tutti condizionati. e i msg confezionati da ultrà che si leggono qua sopra ne sono l'esempio. che brutta fine abbiamo fatto
Ritratto di Miti
23 marzo 2025 - 15:29
1
Stavo guardando i listini...sono cca 100 le vetture che vengono dalla Cina. Il numero non è più uno scherzo da barzellette di Pedrali. Impressionante, in quanti anni sono diventate così tante ?
Ritratto di Oxygenerator
24 marzo 2025 - 10:04
L’idiozia è pensare di fermare il progresso, in un qualsiasi campo, industriale o no. Il progresso non si ferma mai. Chi rimane attaccato ai vecchi stilemi, alla lunga, la paga. Vedasi la saga industriale italiana automobilistica, con una sfilza infinita di marchi falliti……
Ritratto di Oxygenerator
24 marzo 2025 - 10:05
Ma tanto ho capito una cosa. La gente non impara mai. È per questo che la storia si ripete. Non impariamo mai dai nostri errori. Li dimentichiamo. O pensiamo, che non si possano ripetere. E invece……..
Ritratto di telemo
24 marzo 2025 - 20:25
Il progresso non si può fermare, ma pensare che l'uomo sia superato è pura follia.
Ritratto di Oxygenerator
25 marzo 2025 - 08:23
Purtroppo in alcuni campi lavorativi l’uomo, è superato dagli anni 80, non da oggi. Lavori ripetitivi, magari fatti in catena di montaggio, sono appannaggio dei robot da anni. Oppure lavori molto pesanti fisicamente. L’industria automobilistica ha il maggior numero di robot che lavorano nelle fabbriche di tutto il mondo: lo stock operativo ha raggiunto un nuovo record di circa un milione di unità. Ciò rappresenta circa un terzo del numero totale dei robot, installato in tutti i settori. E non solo industriali. L’uomo non è superato, ma se lo utilizziamo come usiamo una macchina, allora si. È superato. L’uomo è insostituibile per il pensiero, l’idea che può generare un progetto. Ma se l’uomo lo utilizziamo per spostare una scatola da qui a là o per avvitare bulloni su un’asta, allora lo fa meglio un robot. L’uomo è insostituibile a livello di cervello, ma è sostituibile tranquillamente in lavori ripetitivi e meccanici.
Ritratto di AZ
24 marzo 2025 - 14:22
Le case automobilistiche non hanno innovato e hanno usato i loro introiti per foraggiare gli azionisti, invece di investire. Altro ch UE.
Ritratto di Corrado Mauceri
24 marzo 2025 - 18:10
Abbonati il Giornale Notizia dell ultima ora..altro che auto nuove...... Auto usate, boom di vendite in Italia. Le più richieste sono le diesel I dati di Unrae: quinto mese consecutivo di crescita con un +2,2%. Ma gli acquirenti restano tradizionalisti: il motore a gasolio rappresenta il 42,9% della scelta Pierluigi Bonora 24 Marzo 2025 - 12:58 Auto usate, boom di vendite in Italia. Le più richieste sono le diesel Ascolta ora Italiani sempre più orientati all’acquisto di un’auto usata, mentre le motorizzazioni Diesel, nonostante le tante campagne “contro”, restano sempre quelle più richieste. Disinteresse, invece, per l’offerta di veicoli usati elettrici. Comprare una vettura nuova, visti i listini, per la maggior parte delle famiglie risulta un grande problema. A questo punto, meglio rivolgersi al mercato delle auto di seconda mano che dà anche la possibilità di accedere a un brand premium con un notevole sconto. Ecco allora, secondo i dati di Unrae, che lo scorso gennaio ha rappresentato il quinto mese consecutivo di crescita con un +2,2%, ovvero 460.601 trasferimenti di proprietà rispetto all’analogo periodo del 2024. Si diceva del Diesel. Gli italiani non mollano la presa e confermano la tendenza che li porta, in questo caso, a essere tradizionalisti. Per la vettura usata il motore a gasolio rappresenta il 42,9% della scelta, seppur un po’ in ribasso se consideriamo il gennaio 2024 (45,9%). Su questa falsariga seguono le alimentazioni a benzina (39,4%) in linea con l'anno passato. Bene anche le ibride senza la spina (9%), come del resto accade per il nuovo, e in crescita rispetto a gennaio 2024 (6,3%). Come la domanda di auto bi-fuel a Gpl, pure in aumento (da 4,9% a 5,1%).
Ritratto di Corrado Mauceri
24 marzo 2025 - 18:18
Con le loro decisioni volevano eliminare il diesel e invece in italia hanno ottenuto l effetto opposto..
Ritratto di telemo
24 marzo 2025 - 20:19
Scommetto che i carri armati li faranno elettrici oppure che rispettino la normativa Euro7, come vuole il regolamento delle lobby green, chiamato Green Deal. A già! quello vale solo per il populino.
Ritratto di stefanotorino
24 marzo 2025 - 23:37
applausi
Ritratto di probus78
25 marzo 2025 - 17:35
Notizia trovata in rete: Hyundai ha sviluppato il carro armato K3 a fuel cell di idrogeno. Progressivamente sostituiranno il diesel con le celle di idrogeno. Ma come mai? Motivi ambientali? Niente affatto, motivi strategici: il motore a idrogeno non lascia alcuna traccia di calore e risulta quindi invisibile ai missili a bersaglio termico. Inoltre, a parità di peso garantiranno maggiore autonomia. Una roba del genere Sembrava uno scherzo fino a poco tempo fa e adesso invece è la dura realtà. Dura per noi che restiamo indietro.
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