NUMERI DA SPORTIVA - Lunga 490 cm e larga 194 cm, l’Audi e-tron è un’auto di rottura per la casa tedesca, che dopo il breve “esperimento” della sportiva R8 e-tron (venduta in meno di 100 esemplari nel 2015) punta decisa sulle auto elettriche. Lo fa con una suv di grandi dimensioni attesa entro fine 2018 (da circa da 80.000 euro), che dopo l’anteprima di poche settimane fa viene esposta per la prima volta dal vivo qui al Salone dell’automobile di Parigi. La e-tron è dotata di due motori a corrente, uno anteriore e uno posteriore, che sviluppano insieme 408 CV e producono 660 Nm di coppia. In condizioni normali di aderenza a muovere l’auto sono le ruote posteriori, ma quando è necessario entra in funzione anche il motore elettrico anteriore. La casa parla di un uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi e di una velocità massima di 200 km/h.
BATTERIE AL SICURO - Il pacco batterie dell’
Audi e-tron (che pesa 700 kg) è sotto il pavimento, tra i due assi: comprende 36 moduli disposti su due livelli, ed è protetto da una struttura in alluminio. La batteria è agli ioni di litio e contiene 95 kWh di energia, senza rubare spazio a bordo: il baule infatti contiene 600 litri, a cui vanno aggiunti i 60 del pozzetto anteriore (dove stivare il cavo per la ricarica). Secondo la casa, nel ciclo di guida WLTP (il nuovo sistema di rilevamento di consumi ed emissioni, che promette valori vicini a quelli riscontrabili su strada), la Audi e-tron ha un’autonomia di oltre 400 chilometri. In alternativa alla ricarica ultraveloce, si può “fare il pieno” in 8,5 ore con le wall box domestiche a corrente alternata da 11 kW e in un tempo inferiore con quelle da 22 kW (a patto che la vettura disponga di una seconda presa di ricarica, optional). Attraverso l’app MyAudi è possibile trovare i punti di ricarica più vicini e prenotare i “rifornimenti”.
AERODINAMICA CURATA - L’
Audi e-tron è dotata di alcune raffinatezze per migliorare l’autonomia, come ad esempio l’ottimo coefficiente aerodinamico di 0,28 (la carrozzeria “fende” meglio l’aria), il fondo carenato e le alette mobili dietro la mascherina anteriore, che vengono chiuse fra i 48 e i 160 km/h per limitare le turbolenze nocive; le sospensioni con molle ad aria consentono poi di ridurre l’altezza da terra all’aumentare della velocità, facendo così diminuire la resistenza all'avanzamento. I cerchi di 19” montano gomme 255/55 con ridotta resistenza al rotolamento, mentre un sistema di gestione termica assicura un lungo ciclo di vita della batteria e prestazioni dell’auto costanti, anche in caso di marcate sollecitazioni (utilizza una pompa di calore che raffredda le batterie, i motori elettrici e il dispositivo di ricarica). Per migliorare l’aerodinamica debutta telecamere agli posto degli specchietti laterali, che riproducono le immagini su schermi interni.