PIOVEVA A DIROTTO, a Milano, mentre Alfredo Cazzola presentava
il nuovo Salone dell’automobile che si svolgerà nel capoluogo lombardo alla fine del 2014. A fianco dell’uomo che ha fondato e portato al successo il Motor Show di Bologna, poi lasciato al suo (non felice) destino nel 2007, c’era Enrico Pazzali, il numero uno di Fiera Milano che, per chi non lo sapesse, è la più importante società fieristica al mondo. L’entusiasmo con cui Cazzola raccontava ai giornalisti un evento che dovrà essere innovativo e pieno di idee per attirare pubblico e aziende, contrastava col freddo grigiore di quella piovosa mattina di metà novembre, metafora di un’Italia sommersa dai guai che, però, deve assolutamente trovare la forza di reagire per mettere finalmente all’angolo la crisi.
DEL SALONE CHE HA IN MENTE CAZZOLA si sa ancora poco. Se ne conoscono il nome (Milano Auto Show) e i quattro temi portanti: design, lifestyle, smart energy e infotainment. Traducendo: grande spazio per lo stile auto, con i richiami al mondo della moda e dell’arredamento, dove il made in Italy ha tanto da dire; e un occhio di riguardo per le auto ibride, elettriche e a gas, oltre che per le nuove tecnologie al servizio della mobilità. Ci saranno le novità, gli accessori aftermarket e il tuning. Ma non solo questo. Cazzola potrebbe portare in dote la ricetta fatta di spettacolo ed esibizioni sportive che è stata fondamentale per il successo del suo Motor Show. Verrà tenuta in considerazione, sembra, anche l’esperienza del Salone del Mobile, con i tanti eventi “cool” che ogni anno ravvivano le strade di Milano.
COMUNQUE SIA, IL MILANO AUTO SHOW anticiperà l’Expo 2015 e ha l’ambizione di attirare centinaia di migliaia di visitatori, molti dei quali dall’estero. Potrà contare su una delle più grandi infrastrutture espositive al mondo (i padiglioni della nuova fiera non hanno nulla da invidiare a quelli
di Francoforte), su ottimi collegamenti con gli aeroporti e su una città dalla forte vocazione internazionale. Per il nostro Paese è un’occasione da non perdere, non solo in termini d’immagine. Ecco perché invitiamo la Fiat, il costruttore nazionale, a rivedere la posizione di chiusura con la quale ha accolto l’iniziativa di Cazzola e, anzi, a sostenere il Milano Auto Show scegliendolo, al posto del Salone di Parigi, per la presentazione della 500X. Sarebbe un segnale forte, una smentita alle accuse di disinteresse per l’Italia rivolte spesso al Lingotto. E anche un modo per non lasciare campo libero alla Volkswagen, che, attraverso il direttore del design, l’italiano Walter de Silva, ha lasciato chiaramente intendere che lei, a Milano, ci sarà.
Guido Costantini