L’UOMO
Nato a Catania 57 anni fa, sposato, Andrea Alessi è laureato in ingegneria aeronautica. Entra nel mondo dell’automobile nel 1988; dal 1992 è alla Nissan Italia, con crescenti responsabilità nei settori del marketing, del postvendita e delle vendite. Dopo un’esperienza, nel 2009, come Ad della Linde Material Handling Italia (carrelli elevatori), torna alla Nissan a capo della filiale italiana. Dal 2012 è direttore Volkswagen per l’Italia.

L’AZIENDA
Da gennaio a novembre 2020, la marca Volkswagen (121 dipendenti e 98 concessionarie) ha venduto in Italia 115.535 vetture (-30% rispetto al 2019).

febbraio 2021
Intervista di Direttore pubblicata su alVolante di

Andrea Alessi

Direttore Volkswagen per l'Italia
Chi compra una ID.3 cerca contenuti innovativi e sa bene quali sono le proprie necessità di utilizzo

A pochi mesi dal lancio, si può tentare un primissimo bilancio: come sta andando in Italia la ID.3, prima Volkswagen nata sulla piattaforma MEB per i modelli con motore elettrico? 

La vettura è il primo passo della rivoluzione che ci porterà ad abbandonare il motore a combustione interna nel 2040. Ai primi clienti che credevano nel progetto abbiamo chiesto di prenotarla versando un deposito. Ora stiamo consegnando quelle auto. Da settembre è aperta la vendita nelle concessionarie, e contiamo di concludere l’anno del debutto con oltre mille immatricolazioni. La risposta del mercato italiano, dove c’è grande attenzione per le elettriche anche per via degli ecoincentivi, è più positiva del previsto.

Come viene percepita la ID.3 da chi è interessato alla vettura?

I clienti conoscono bene i contenuti di innovazione di questo modello. Che, rispetto alla e-Golf, compie un enorme passo in avanti. Sia nella meccanica, grazie a una piattaforma dedicata e a un comportamento dinamico sorprendente dovuto alla trazione posteriore, sia per la tecnologia. Per esempio, è sempre connessa in rete e anche per questo il software di gestione della centralina può essere aggiornato da remoto. Inoltre, il sistema Car2X consente la comunicazione locale tra veicoli senza servirsi della rete dei telefoni cellulari, per le segnalazioni di pericolo.

Chi sta acquistando la ID.3? Qual è il profilo della clientela?

Sono persone con un reddito medio-alto e vivono in aree urbane di oltre 400mila abitanti. Per il 60% si tratta di lavoratori dipendenti, quasi tutti di sesso maschile, che acquistano la ID.3 come auto aggiuntiva del proprio nucleo familiare. Per quanto riguarda gli allestimenti, ne offriamo sette, per soddisfare molteplici esigenze. Ma stiamo notando una notevole polarizzazione verso le versioni d’ingresso oppure verso la ID.3 dotata di batteria più capiente, quella che permette fino a 530 chilometri di autonomia. 

Questo che cosa significa?

Che c’è grande consapevolezza da parte dei clienti. Valutano con attenzione le proprie abitudini e le proprie necessità. Ricordo, comunque, che anche con il pacco batteria più piccolo la ID.3 può percorrere fino a 430 chilometri.

Intanto è già in listino la ID.4, sempre su piattaforma MEB...

È una suv medio-grande, il nostro secondo modello basato sulla piattaforma MEB. Una vettura importante, non solo per le dimensioni, destinata a essere la prima auto di famiglia. Da lei ci aspettiamo quello che la Tiguan ci ha offerto nel campo delle vetture a motore termico, ovvero volumi di vendita importanti e un consolidamento della nostra posizione tra i clienti con una disponibilità di spesa più elevata. 

E che cosa può dirci degli altri modelli? La Golf, per esempio.

Abbiamo lanciato l’ottava generazione sei mesi fa. Lavorando molto sull’elettrificazione, con due versioni ibride plug-in dotate di un pacco batterie che assicura elevate autonomie in elettrico, e tre mild hybrid che oggi coprono il 27% del totale, mentre le plug-in viaggiano sul 5%. Pure la variante a metano sta andando bene. Ci crediamo, anche perché il gas è ecologico e costa meno degli altri carburanti.