L’UOMO
Argentino, 44 anni, laureato in economia all’università di Buenos Aires, è direttore generale della Citroën Italia dal settembre del 2012. Ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in Argentina, Portogallo e Spagna, presso Peugeot e Citroën come direttore di concessionaria, sviluppo rete, marketing, vendite e direttore generale di filiale.

 


L’AZIENDA
La Citroën Italia ha 297 dipendenti e 128 concessionarie. Nel 2013 ha venduto 57.783 automobili (contro le 69.460 del 2012, ovvero il 16,1% in meno).

marzo 2014
Intervista pubblicata su alVolante di

Pablo Martin Puey

Direttore generale della Citroën Italia
Con la C4 Cactus offriamo soluzioni utili e innovative: è il dna Citroёn

Proprio in questi giorni avete “tolto il velo” alla C4 Cactus, che il pubblico potrà conoscere al Salone di Ginevra. Che cosa vi aspettate da questo modello? 
È un’auto innovativa, coerente con il dna della nostra marca. Oggi non è facile innovare, facendo sognare e, nello stesso tempo, proponendo soluzioni realmente utili per il cliente. Penso a un’esclusiva come gli airbump, che nella C4 Cactus proteggono le fiancate, o all’airbag per il passeggero anteriore che per primi abbiamo alloggiato nel soffitto, liberando spazio nella plancia. Penso all’attenzione per la vita a bordo, al comfort 
e all’ergonomia di quest’auto.

Che clientela sarà quella che acquisterà la C4 Cactus? 
È un’auto dall’immagine giovane e fresca, e farà tendenza. Attirerà chi apprezza il design, un abitacolo ampio e luminoso. Molti clienti, per acquistarla, lasceranno un’auto più grande o, in egual misura, più piccola. Puntiamo a un pubblico trasversale, insomma.

Una vettura come questa non meritava di essere proposta nella linea DS?
La nostra strategia passa attraverso due gamme di prodotto, le linee C e DS. Le due gamme hanno valori diversi. La prima, alla quale la C4 Cactus appartiene a pieno titolo e che vuole essere “human, simple and smart”, come hanno detto i nostri top manager, punta alla soddisfazione della clientela anche offrendo un rapporto qualità/prezzo ragionevole. La linea DS rappresenta il lusso alla francese.

A proposito, come stanno andando le Citroën DS? Nel settore premium i tedeschi dettano legge... 
È vero, ma anche noi abbiamo ottimi argomenti. E i numeri lo dimostrano. Dal lancio della linea DS, tre anni fa, abbiamo venduto 410.000 auto nel mondo e 30.000 in Italia, peraltro ben distribuite tra DS3, DS4 e DS5 e, per oltre il 70%, “di conquista”. I clienti, cioè, li abbiamo sottratti ai concorrenti.

Sono da poco in vendita le nuove C4 Picasso: come sta rispondendo il pubblico italiano?
Stiamo riscontrando interesse per questa monovolume che è un po’ più compatta della precedente ma altrettanto spaziosa e, soprattutto, più leggera e maneggevole. I clienti privati, ma anche le aziende, gradiscono i nuovi contenuti tecnici, lo sforzo messo in atto per ridurre consumi ed emissioni. Oltre, naturalmente, all’offerta di 5 o 7 posti. Puntiamo a farla entrare tra le prime tre della categoria.

La nuova C1 sarà in vendita all’inizio dell’estate: che cosa può anticiparci di questa citycar che è l’altra importante novità Citroën di quest’anno?
Sarà un modello tutto nuovo, innovativo e personale, pensato per un pubblico giovane e ancora una volta realizzato su una base comune con Peugeot e Toyota. Delle tre “sorelle”, la nostra sarà 
la più “italiana”, anche perché il designer che ci ha messo mano è Carlo Bonzanigo, del centro stile Citroën, che conosce bene i gusti dei suoi connazionali. Il che, per noi che operiamo in un paese dove le citycar rappresentano il 20% circa del totale, è rassicurante.