Salone di Ginevra 2016: parla il direttore generale

18 febbraio 2016

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con André Hefti, direttore generale del Salone di Ginevra 2016.

Salone di Ginevra 2016: parla il direttore generale
CI SIAMO - Sta per aprire i battenti l’86° Salone di Ginevra (l’edizione 2016 è in calendario dal 3 al 13 marzo) e, come sempre, la superficie a disposizione nel Palexpo della città elvetica (106.000 metri quadri) è stata totalmente prenotata dalle case automobilistiche, presenti in massa per esporre le loro più recenti creazioni nei sei padiglioni (ci saranno ben 130 modelli fra le novità e le anteprime). Per il pubblico, gli orari di apertura sono dalle 10 alle 20 da lunedì a venerdì, e nel weekend dalle 9 alle 19. I prezzi dei biglietti: per gli adulti 16 franchi svizzeri, che scendono a 9 per chi ha fra 6 e 16 anni, così come per pensionati e invalidi. Per i gruppi (oltre 20 persone accompagnate), il costo è di 11 franchi a testa. I biglietti si comprano alle casse del Palexpo oppure online: per saperne di più, ciccare su www.salon-auto.ch. A margine della presentazione della rassegna elvetica, avvenuta stamane a Milano, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il sueo direttore generale, André Hefti (nella foto).
 
Salone di Ginevra 2016, non c’è più un centimetro libero… qual è il segreto del vostro successo?
“Più argomenti parlano a favore della rassegna. La posizione di Ginevra nel cuore dell’Europa, col Palexpo che si trova a pochi minuti a piedi dall’aeroporto e dalla ferrovia e dispone di un’uscita dall’autostrada dedicata. Ma anche la neutralità della Svizzera: non dobbiamo privilegiare nessun costruttore. Quindi, le dimensioni dell’esposizione, che non è gigantesca ma consente a tutti di essere presenti. Non ultimo, il fatto che il Salone abbia cadenza annuale e si svolga all’inizio della stagione delle vendite”.
 
Una delle formule adottate è quella di far partecipare le aziende agli utili dell’evento…
“Il Salone di Ginevra è una fondazione, senza scopo di lucro. Siamo liberi di restituire una parte degli utili ai nostri espositori. Il rimborso è proporzionale alle dimensioni della superficie del loro stand”.
 
Qual è il filo conduttore che convince così tante persone a recarsi a Ginevra?
“Al di là della posizione strategica, l’industria automobilistica mostra tutto ciò che ha da offrire. Qui si possono scoprire veicoli del presente, ma anche tecnologie del futuro. Inoltre, espongono molti designer e case che producono auto di lusso in serie limitata”.
 
 
Una novità è anche la vendita di biglietti online: soddisfatti di come stanno andando le cose?
“Sì, parecchi visitatori scelgono questa forma di acquisto dei biglietti di ingresso. Per facilitarli, quest’anno i biglietti possono essere acquistati anche attraverso lo smartphone, all’ingresso”.
 
Il manifesto del Salone propone la linea fluida di una carrozzeria: cosa rappresenta?
“La vettura raffigurata è stata creata dalla nostra agenzia Wirz di Zurigo, in collaborazione con il designer svizzero Mark Stehrenberger, che ha insegnato negli Stati Uniti, all’Art Center College of Design di Pasadena, California. Questi immagina che l’auto del futuro sia caratterizzata da forme morbide e arrotondate. Un bolide che sarà il modello anche dei manifesti del Salone nei prossimi due anni, visto però da altre  angolature. Vogliamo accentuare il valore e il grado di riconoscibilità.
 
Quanti i visitatori prevedete? E di questi, quanti dall’Italia?
“Tra 650.000 e 700.000. La percentuale dei visitatori italiani negli ultimi anni è sempre aumentata, l’anno scorso ha raggiunto il 6%. Saremo lieti di accogliere anche quest’anno a Ginevra oltre 40.000 italiani”.
 
Auto ecologiche: moda, trend consolidato, o che cos’altro?
“Si tratta di una necessità, che l’industria automobilistica ha ben capito e che dal 2009 continua a sviluppare con molta determinazione”.
 
Più di un evento ha scosso il settore auto nel 2015. Quali conseguenze per il futuro?
“Ai motori alternativi e alle auto ecologiche, a basso consumo, si dedica oggi una sempre maggiore attenzione. L’automobile non è più, però, soltanto un mezzo di trasporto, ma anche una vera e propria compagna di tutti i giorni. Sta avanzando l’auto in rete, che viaggia in autonomia per lungo tempo e che offre al passeggero la possibilità di utilizzare il suo tempo in modo efficiente”.

 



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