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Sicurezza stradale, quale futuro?

21 ottobre 2015

Le nuove frontiere della sicurezza stradale: se n’è parlato a Milano al #FORUMAutoMotive, un “serbatoio” di dibattiti e idee sui temi della mobilità.

Sicurezza stradale, quale futuro?
PROBLEMI DI… SMARTPHONE - L’evoluzione tecnologica della sicurezza su quattro e due ruote, e la svolta ormai prossima della guida autonoma: sono stati questi i principali temi al centro della nuova edizione di #FORUMAutoMotive, il serbatoio di idee e di dibattiti sui temi della mobilità a motore, tornato protagonista a Milano mercoledì 21 ottobre presso l’Auditorium Bosch. L’evento si è aperto con il dibattito “La sicurezza è (anche) una questione di testa”, in cui esponenti del mondo dei motori hanno analizzato le dinamiche che incidono maggiormente sulla pericolosità delle nostre strade. Nel mirino, lo smartphone, piaga dei nostri tempi per la sicurezza stradale: troppi (anche se non esistono statistiche ufficiali) utilizzano in maniera impropria il cellulare, guidando con il telefonino in mano per parlare, messaggiare, chattare o farsi un selfie (vedi news qui).
 
E SE FACESSE TUTTO LEI? - È stata poi la volta del dibattito “L’auto che si guida da sola può essere la soluzione?”, nel corso del quale è stata presentata un'innovativa ricerca di AlixPartners dal titolo “Connected, Autonomous, Shared, Electrified: verso l’auto del futuro”. Secondo la ricerca, il mercato delle connected car varrà oltre 40 miliardi di euro entro il 2018, e crescerà ogni anno mediamente del 20%. I sistemi di “guida assistita” porteranno nei prossimi 20 anni grandi cambiamenti, destinati a incidere ben oltre la mobilità individuale. Intanto, la crescita del car sharing a livello mondiale negli ultimi otto anni è stata particolarmente significativa: il numero complessivo di iscritti al servizio è passato dai 400.000 del 2006 ai 4,9 milioni del 2014. "Il Salone di Francoforte", ha commentato il promotore di #FORUMAutoMotive, Pierluigi Bonora, “ha mostrato al pubblico come il settore abbia ormai imboccato il percorso della guida autonoma. Ciò non vuol dire che chi siede al volante potrà dilettarsi con lo smartphone perché la sua macchina non avrà più bisogno di lui. Guida autonoma significa soprattutto assistenza alla guida in particolari circostanze allo scopo di consumare meno, come quando si è in coda nel traffico, e aumentare la sicurezza propria e degli altri, pedoni compresi.
 
DIESELGATE E AUTO ELETTRICA - “Il dieselgate, inoltre, con il suo elevato impatto mediatico, ha accelerato la strategia di elettrificazione del parco auto”, ha poi proseguito Bonora. Aggiungendo: “Ci sono costruttori che hanno già annunciato di voler fare a meno dei carburanti fossili a partire dal 2050: l'auspicio è che istituzioni europee e industria del settore mettano a punto un piano capace di favorire la diffusione di questa alimentazione su larga scala. Senza per questo rinnegare le motorizzazioni tradizionali, rese sempre più efficienti dagli ingenti investimenti fatti dai costruttori”.


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