OSSIGENO DAL GIAPPONE - Proprio quando sembrava che problemi vari stessero per mettere in difficoltà Uber, è arrivata la notizia che il gruppo giapponese Softbank prevede di investire nella compagnia di servizi di ride sharing circa dieci miliardi di dollari, arrivando ad acquisire così un pacchetto azionario pari al 17% del capitale sociale. Tutto ciò cominciando da una prima acquisizione di azioni per un miliardo di dollari e passando poi a rilevare altre azioni per 9 miliardi di dollari da altri azionisti. Con questa svolta Uber dovrebbe avere le disponibilità per sviluppare nuove tecnologie e portare in nuovi mercati il business del trasporto attraverso le sue app.
SVILUPPI DA VERIFICARE - Ciò significherà una diversa struttura degli organismi di governo dell’azienda. Un comunicato della stessa Uber ha fatto sapere che una volta completata l’operazione, il consiglio di amministrazione della società sarà ampliato, evidentemente per far posto a rappresentanti della Softbank, con conseguente limitazione dei poteri del cofondatore della società Travis Kalanick. Ciò detto non è dato a sapere se la Softbank avrà anche il controllo della società o se invece avrà solo un ruolo di peso, ma non determinante.
FIDUCIA - La vicenda presenta poi altri aspetti insoliti e da chiarire. Anzitutto il fatto che la stessa Softbank è azionista in diverse altre aziende che sono concorrenti di Uber. Quale sarà la politica di Uber in queste situazioni è cosa da verificare. Quel che invece è chiaro e senz’altro di chiara importanza, è il fatto che l’investimento Softbank rappresenta una dimostrazione di grande fiducia nelle prospettive di Uber e in genere nel business della nuova mobilità