Seat Ibiza ST: grande baule, vivace motore ma interno spento

In vendita da giugno, la Seat Ibiza ST è una sportiveggiante famigliare che, oltre ad avere un bagagliaio capiente (430/1164 litri) in rapporto alla carrozzeria lunga solo 422 cm, non costa uno sproposito. Si parte dai 12.600 euro della 1.2 Reference a benzina (70 CV) con gli airbag laterali per il torace e per la testa, l’Esp e il “clima” compresi nel prezzo; per arrivare ai 17.640 euro della 1.6 TDI Sport (105 CV) che, fra l’altro, di serie ha i cerchi in lega di 16 pollici e i fendinebbia. La versione del test è la 1.2 TSI Ecomotive (alla dotazione della Reference aggiunge lo Start/Stop) con il nuovo motore 1.2 turbo a benzina da 105 cavalli che, a differenza degli altri, arriverà a settembre.

Lo spigoloso muso a freccia della Seat Ibiza ST è quello delle altre versioni (a cinque porte e coupé, rispettivamente più corte di 17 e 16 centimetri), mentre è ben diversa la coda, più lunga e con il lunotto molto inclinato. Nell’abitacolo si ritrova la stessa atmosfera dimessa delle altre Ibiza. Colpa del scialbo colore grigio dei rivestimenti e dell’aspetto economico della plancia che, fra l’altro, è anche invadente. Scomodo da raggiungere il tasto delle quattro frecce, collocato troppo in basso e davanti alla leva del cambio.

Se a colpo d’occhio l’interno della Seat Ibiza ST non è granché, bastano pochi chilometri per apprezzarne la praticità. Nell’ampio portaoggetti alla base della consolle c’è posto per tutte quelle cose (telefonino, chiavi di casa, fazzoletti) che in tasca danno fastidio, mentre i vani nelle porte (anche quelle dietro) possono contenere persino una bottiglia da un litro e mezzo ciascuna. Facile anche trovare la giusta posizione di guida grazie al sedile regolabile in altezza, così come il volante, che lo è anche in profondità (di serie per tutte le versioni).

Quanto a spazio, ce n’è abbastanza per quattro persone, che però viaggerebbero più comode se i sedili sostenessero meglio la zona lombare della schiena. Oltre che capiente, il baule (profondo 95 cm, che diventano 154 con il divano giù) ha il pavimento distante solo 59 centimetri da terra, e due utili elastici sulle pareti per bloccare piccoli contenitori. Però, il gradino di 11 cm fra la battuta del portellone e il fondo, oltre a quello alto sette centimetri che spunta quando si ripiega il divano, non aiutano quando si tratta di caricare oggetti grossi o molto pesanti.

Per non consumare troppo (la casa dichiara una media di 19,6 km/l) il motore 1.2 turbo ha il sistema Start/Stop che lo spegne quando l’auto è ferma, per esempio a un semaforo o in coda, con il cambio in folle. Per ripartire, basta premere il pedale della frizione. Ma quello che più convince di questo “1.200” è il suo carattere vivace, che permette di guidare in scioltezza. Fra le curve, la Seat Ibiza ST è agile e può contare sull’appoggio sicuro degli sportivi pneumatici 215/45 R 17 (optional da 200 euro) e sulla buona precisione dello sterzo. La buona maneggevolezza torna utile anche per muoversi velocemente nel traffico, dove si apprezza l’inserimento rapido e morbido le marce. Infine, le retromarce sono favorite dalla notevole visibilità che offre l’ampia vetratura.

PREGI
> Guida. Agile e divertente, la Seat Ibiza ST ha anche un cambio veloce e uno sterzo preciso.
> Motore. Oltre che brillante, il piccolo “1200” e pronto è progressivo.
> Praticità. Ampi portaoggetti, soglia di carico bassa, baule capiente. Ce tutto quel che serve per semplificare la vita.

DIFETTI
> Finiture. D’accordo, non è una wagon molto costosa, ma i materiali hanno un aspetto dimesso ed economico
> Quattro frecce. Il tasto per attivarle è in basso e davanti alla leva del cambio: scomodo raggiungerlo.
> Sedili. Non trattengono bene la parte bassa della schiena.