Hyundai
Veloster
(serie 1 FS - 2011/2014)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

425/181/140

Posti

4

Bagagliaio (litri)

320/1015

CHE AUTO È

La Hyundai Veloster è una coupé coreana a quattro porte, disposte però in un modo un po’ particolare: oltre alle due anteriori e al portellone ce n’è un’altra dietro ma solo sul lato destro. Una soluzione originale che aumenta la versatilità della sportiva asiatica. 

Prodotta dal 2011 al 2014, la Hyundai Veloster viene lanciata con un motore 1.6 a benzina da 140 CV, affiancato nel 2013 da un 1.6 turbo, sempre a benzina, da 186 CV: due propulsori contraddistinti da un rombo poco cattivo in piena accelerazione e da un’erogazione non particolarmente brutale. Più comoda che appagante alla guida, monta sospensioni che filtrano bene le sconnessioni e ha un abitacolo ben insonorizzato ma l’inserimento in curva non è dei più pronti e oltretutto l’impianto frenante è poco potente. Quando si preme a fondo sul pedale, poi, il retrotreno tende ad alleggerirsi.

L’abitacolo della Hyundai Veloster è spazioso ma non molto curato: qualche rivestimento interno lascia a desiderare e i materiali utilizzati (come ad esempio le plastiche della consolle, rigide e assemblate in modo non eccezionale) non sono sempre adeguati. Il bagagliaio, dalla capienza discreta, ha una soglia alta ma un’imboccatura ampia: il portellone arriva a metà tetto. Buona, in compenso, la posizione di guida: bassa, con gambe distese e volante quasi verticale. Sportiva ma non scomoda: il volante, regolabile anche in profondità, e il sedile sono ampiamente configurabili.

COSA CONTROLLARE

Le Hyundai Veloster dotate del motore 1.6 aspirato sono robuste, quelle Turbo un po’ più fragili: i malfunzionamenti più frequenti hanno riguardato il freno di stazionamento. La presa da 12V può surriscaldarsi molto quando si utilizza il compressore del kit di riparazione pneumatici.

PREGI

ACCESSIBILITÀ Agevolata dalla porta posteriore sul lato destro. Bene anche il bagagliaio: ha una soglia alta ma l’imboccatura è ampia e il portellone si apre fino a metà tetto.

COMFORT Le sospensioni si comportano bene sulle buche, l’isolamento acustico è curato e i viaggi autostradali non affaticano. Difficile trovare così tanta comodità su una sportiva.

LINEA Le forme sono seducenti e originali: merito delle tre porte asimmetriche. Grintosa la Turbo.

POSIZIONE DI GUIDA Da vera sportiva: bassa, con gambe distese e volante quasi verticale.

DIFETTI

FINITURE Qualche rivestimento lascia a desiderare e i materiali (come le plastiche utilizzate nella zona della consolle, rigide e assemblate in modo non eccezionale) non sono sempre adeguati.

FRENATA A causa dell’impianto poco potente la Hyundai Veloster fa registrare spazi d’arresto lunghi. Oltretutto quando si preme a fondo sul pedale nelle manovre di emergenza il retrotreno tende ad alleggerirsi.

INSERIMENTO IN CURVA Non dei più pronti: esistono auto meno sportive che sono più reattive. Anche la Turbo, nonostante le molle irrigidite, non convince.

ROMBO Entrambi i propulsori hanno un sound poco cattivo in piena accelerazione.

LA VERSIONE GIUSTA

La Hyundai Veloster aspirata se non vi interessano più di tanto le prestazioni, la Turbo se volete invece vigore.

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