Di fronte ai gravissimi problemi di inquinamento atmosferico, le autorità cinesi stanno valutando l’ipotesi di adottare dei nuovi standard per le auto di prima immatricolazione.
Ormai non è più un fenomeno contenuto. Sempre di più i cinesi disertano le concessionarie delle case giapponesi, in conseguenza del pesante scontro che vede opposti Cina e Giappone per la sovranità sulle isole Sensaku, nel Mar della Cina.
Nel Paese del Drago il Ligotto non vende neanche mille vetture l’anno, che diventano 35.000 sommando quelle della Chrysler. Marchionne punta ad arrivare a 300.000 automobili nel 2014, ma gli analisti sono scettici.
La nuova berlina a quattro porte, derivata dalla Dodge Dart, sarà presentata al Salone di Pechino e costruita dal partner Guangzhou Auto. Grazie a questo modello la Fiat stima di vendere 300.000 auto l'anno entro il 2014.
Così possono stare più accorti alla guida e limitare i rischi di rimanere coinvolti in sinistri con auto di lusso, i cui costosissimi risarcimenti sarebbero a carico dell'azienda.
In Cina continuano a crescere tutte le statistiche relative all’automobile. Anche se quelle che riguardano le esportazioni non sono ancora tali da spaventare i produttori degli altri paesi.
A febbraio le immatricolazioni di auto nuove in Cina sono cresciute del 26,5% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, mentre in Europa è stato diffusissimo il segno meno, con percentuali a doppia cifra.
Per le auto importate la Cina intende alzare i dazi. I veicoli più colpiti saranno quelli prodotti negli Usa: tra i due giganti dell'economia continuano le schermaglie, ma sono interessate anche le europee.
L'indiscrezione arriva direttamente dal direttore generale della joint-venture che il gruppo torinese ha creato con la Guangzhou. Sempre per il 2012 è previsto il debutto di una nuova berlina Fiat che sarà costruita in Cina.
Il problema dell’alcol alla guida affligge anche la Cina che ha attivato misure più severe contro gli automobilisti ubriachi, i quali potranno essere condannati anche al carcere.