La Commissione Europea starebbe valutando la possibilità di abbassare la tariffa di importazione per le auto elettriche prodotte in Cina dai due gruppi tedeschi portandola dal 37,6 al 20,8%.
Saranno in vigore per le importazioni nel mercato europeo da oggi fino a novembre del 2024, quando ci sarà un nuovo pronunciamento: si va dal 17,4 al 37,6% di tasse aggiuntive.
Entro il 2030 le case automobilistiche cinesi passeranno dagli attuali 3 a 9 milioni di vetture vendute al di fuori del Paese, con una quota globale che potrebbe attestarsi del 33%.
Il governo tedesco, spaventato dalle ripercussioni che il provvedimento europeo potrebbe avere sulle esportazioni, proverà a bloccare i nuovi dazi o almeno ad ammorbidirli.
La Commissione europea ha comunicato ai costruttori cinesi le nuove tasse che subiranno le importazioni di auto in territorio europeo da luglio 2024, che si sommano al 10% attuale.
Per non turbare la campagna elettorale in vista del voto che rinnoverà il Parlamento Europeo, la decisione su possibili dazi per le auto elettriche provenienti dalla Cina sarà presa dopo il 9 giugno.
Il governo di Pechino starebbe valutando di alzare le tasse sulle automobili importate da Europa e Stati Uniti, per rispondere alle iniziative occidentali contro i prodotti cinesi.
Le auto elettriche cinesi rappresentano la punta dell’iceberg di un aumento delle tasse che coinvolge molti prodotti importati negli USA dalla Cina, soprattutto nel settore green.
L’indagine avviata lo scorso anno ha il compito di verificare se è il caso di proteggere l'industria europea con l'imposizione di dazi sulle auto cinesi.
Uno studio del Kiel Institute ha evidenziato forti aiuti da parte del governo cinese al colosso automobilistico. Aiuti che falserebbero la concorrenza con le case europee.
I produttori locali stanno prendendo sempre più piede, facendo crollare le vendite dei marchi occidentali in Cina e obbligandoli a rivedere i loro piani.
La Commissione Europea ha annunciato di avere le prove delle sovvenzioni governative cinesi verso i costruttori locali, che avrebbero facilitato le esportazioni verso l’Europa.
La crescita minore del previsto sta portando a un crollo dei prezzi e alla volontà, da parte delle case cinesi, di aumentare le esportazioni verso Europa e Stati Uniti.
Si intensifica l’indagine promossa dalla Commissione Europea sui presunti sussidi statali versati dal governo cinese ai produttori locali che consentirebbe loro di essere più competitivi.
Il colosso asiatico ha superato il Giappone come maggiore esportatore di auto a livello mondiale. E la BYD è pronta a scalzare la Tesla come brand che vende più EV nel mondo.
Il presidente della Great Wall, Mu Feng: “Europa strategica per noi, ma serve ambiente commerciale equo e aperto. Possiamo vincere la competizione a livello globale”.
Nel mercato interno cinese, ormai il più grande al mondo, a dominare sono sempre stati i marchi occidentali (sebbene alleati con quelli locali). Ora le cose stanno cambiando.