ANCHE I CINESI PIANGONO - Non sono solo i gruppi automobilistici occidentali ad attraversare un momento difficile. Infatti arriva dalla Cina la notizia che il gruppo Geely, che possiede ormai 12 marchi automobilistici, si trova a dover tagliare i costi e razionalizzare le risorse. Per questo annuncia che il 51% della Lynk & Co (azienda valutata 2,3 miliardi di dollari) passa alla Zeekr.
LA SCURE SU 9000 POSTI - Questa operazione, che sarà completata a giugno 2025, dovrebbe aiutare la Geely a ottimizzare le risorse e migliorare i profitti. L'accordo prevede che la Zeekr acquisti una quota del 30% dalla Volvo e una quota del 20% da Geely Holding. In questa operazione saranno tagliati 9.000 posti di lavoro. Il presidente del gruppo Geely Eric Li ha dichiarato che tutti i marchi del gruppo devono avere uno specifico posizionamento così da evitare sovrapposizioni e la concorrenza interna. L’obiettivo è quello di passare dalle 339.000 unità registrate nel 2023 a un milione di vetture, valore aggregato per entrambi i marchi.
RIDURRE I COSTI - Secondo la Reuters, la nuova strategia prevede che all'interno del gruppo la Zeekr guiderà l'innovazione per i veicoli elettrici e connessi, condividendo la ricerca con altri marchi, tra cui Lynk & Co. e Polestar. Secondo le stime del del gruppo Geely la condivisione delle risorse dovrebbe contribuire alla riduzione dei costi di ricerca e sviluppo del 10%-20% per la coppia Zeekr e Lynk, abbassando i costi dei materiali del 5-8% e migliorare l'utilizzo della capacità produttiva. Parallelamente verrà migliorata anche la distribuzione poiché Zeekr potrà sfruttare la rete di vendita della Lynk &Co.
PICCOLO “MANGIA” GRANDE - La Lynk & Co., sul mercato dal 2016, attualmente ha un portafoglio di nove modelli sul mercato cinese; ha venduto circa 195.600 veicoli nei primi nove mesi del 2024 con un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2023. Zeekr ha alle spalle tre anni di vita e ha venduto quasi 143.000 auto da gennaio a settembre con una gamma di sei modelli, registrando un aumento dell'81%.