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La fabbrica della Dongfeng in Italia non si farà (per ora)

Pubblicato 25 ottobre 2024

Il governo cinese starebbe invitando le proprie case automobilistiche a interrompere la ricerca di nuovi siti produttivi in Europa mentre le trattative sui dazi sono in corso.

La fabbrica della Dongfeng in Italia non si farà (per ora)

LA QUESTIONE DAZI - L’istituzione dei dazi nei confronti delle auto elettriche provenienti dalla Cina potrebbe avere ripercussioni anche sulla produzione di auto in Italia. Il governo di Pechino starebbe infatti facendo pressione sulle sue case automobilistiche per farle smettere di cercare nuovi siti di produzione in Europa, almeno fino a quando le trattative sui sui dazi sono in corso. Secondo Bloomberg, che ha riportato la notizia citando alcune fonti anonime, per questo la Dongfeng avrebbe per il momento bloccato ogni piano per produrre auto in Italia. L’accordo tra il governo italiano e la casa cinese sembra quindi sul punto di saltare proprio a causa del sostegno di Roma ai dazi europei: la Dongfeng avrebbe infatti confermato ai funzionari italiani che questo è stato il motivo del congelamento della trattativa. 

FASE DI CORTEGGIAMENTO - Da diversi mesi il governo presieduto da Giorgia Meloni è alla ricerca di un costruttore straniero che possa essere in grado di rimpolpare la produzione di auto in Italia. L’attenzione si subito rivolta a oriente e, mentre alcuni possibili candidati trovavano casa altrove per i propri stabilimenti in Europa, la Dongfeng era uscita dal mazzo come candidata più probabile. A luglio, il ministro dell’Industria e del Made in Italy Adolfo Urso era volato in Cina per incontrare i dirigenti dell’azienda e aprire la strada alla successiva visita del premier, che avrebbe dovuto formalizzare l’accordo. Tuttavia, secondo le fonti di Bloomberg, il governo cinese (che possiede la Dongfeng Motor Group) ha chiesto alla casa automobilistica di non procedere.

TRATTATIVE IN CORSO - Se il caso della Dongfeng è quello più eclatante, anche la Changan (anch’essa di proprietà statale) ha annullato l’evento organizzato questa settimana a Milano per lanciare il suo marchio in Europa, sembrerebbe per via delle trattative in corso. Nonostante i dazi siano diventati ufficiali all’inizio di ottobre, le decisione non è immutabile: c’è spazio per un’eventuale retromarcia, auspicata dallo stesso Urso che spera in una soluzione condivisa. 



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Ritratto di forfait
25 ottobre 2024 - 11:25
Non era esattamente il contrario, ossia che tanto c'era necessità di impiantare loro in EU (come fu ai tempi per in "nostri" là) proprio in virtù di sse cose che "se non viene a produrre qua (anche in JV al limite) allora..." ???
Ritratto di AndyCapitan
25 ottobre 2024 - 11:45
4
...auuuuu...i cinesi non sono stolti...secondo te vengono a produrre in una nazione dove le aziende pagano un complessivo del 70% di tasse???....andranno in romania...polonia o comunque est europa come sta facendo BYD in ungheria!
Ritratto di Goelectric
25 ottobre 2024 - 13:00
Parole sante
Ritratto di MotorG
28 ottobre 2024 - 17:49
2
Confermo!
Ritratto di ilariovs
25 ottobre 2024 - 11:46
Basterà mettere un cartello con la produzione media di auto in Italia ed abbiamo risolto. Quando segnerà 15000, vuoldire che sono rimaste solo Ferrari e Lamborghini. Che è quello che mi aspetto di vedere al 31Dic 2029.
Ritratto di Andre_a
25 ottobre 2024 - 11:51
Fai 15020, così ci rientra anche Pagani
Ritratto di ilariovs
25 ottobre 2024 - 12:13
Si, scusami. 15.030 così stiamo larghi.
Ritratto di Il Bavarese
25 ottobre 2024 - 11:47
Strano... forse in Cina hanno trovato il modo di tradurre "cerchiobbottista"?
Ritratto di Autosport
25 ottobre 2024 - 11:55
Ecco il boomerang che torna a casa.....
Ritratto di AndyCapitan
25 ottobre 2024 - 12:06
4
intanto alfa Junior ha incassato ,ad oggi, 10 mila prenotazioni in tutta europa....e si vantano...ahahah
Ritratto di Dheghe
25 ottobre 2024 - 12:03
Auto elettrica... floppissimo su tutta la linea... tutti le vogliono vendere, nessuno le vuole acquistare... mettiamoci i dazi così la frittata viene meglio....
Ritratto di Andre_a
25 ottobre 2024 - 12:06
La notizia più scontata dell'anno?
Ritratto di Newcomer
25 ottobre 2024 - 12:20
Avranno capito che non ne venderebbero nemmeno una
Ritratto di SAUZER1975
25 ottobre 2024 - 12:24
Beh ovvio l'Italia è favorevole sui dazi, è ovvio che non vengono a investire.....
Ritratto di Gordo88
25 ottobre 2024 - 13:56
1
è proprio per i dazi che gli conviene aprire dei siti in europa..
Ritratto di Andre_a
25 ottobre 2024 - 18:00
Si, però magari il sito preferiscono aprirlo in uno dei paesi che si sono opposti ai dazi, o al limite astenuti.
Ritratto di Gordo88
25 ottobre 2024 - 23:02
1
Sai quanto gliene frega a loro chi vota cosa e chi no..
Ritratto di Asdogale di Dogali
25 ottobre 2024 - 12:28
Fare affari in Italia, a meno che non si sia “predatori”, non è facile. Burocrazia, corruzione, clientelismo e alto costo dell’energia tengono chiunque sano di mente lontano dal “bel paese” (?!?), nonostante la manodopera sia diventata concorrenziale per costi e know-how.
Ritratto di Trattoretto
25 ottobre 2024 - 14:02
Chi sa far di conto non mette piede in Italia per aprire impianti produttivi. Convengono solo gli uffici di progettazione.
Ritratto di Oxygenerator
28 ottobre 2024 - 08:43
Concordo
Ritratto di Ferrari4ever
25 ottobre 2024 - 12:30
1
Addio, nessuno piange. E anzi, dovevano mettere dazi al 700%.
Ritratto di giocchan
25 ottobre 2024 - 12:36
Immaginavo qualcosa del genere... sei in trattativa con Dongfeng (che è 100% proprietà del governo cinese), e quando c'è da votare i dazi, voti a favore... ottima pensata, davvero! E il tutto ignorando le ritorsioni sull'export in cina di beni alimentari italiani (in Italia il settore agricolo riceve da decenni incentivi di stato)
Ritratto di telemo
25 ottobre 2024 - 13:38
Mai vendersi ai mendaci dei Cinesi. Perché faranno ciò che vorranno, imponendo le loro regole con ritmi lavorativi serrati composta dalla famigerata pratica del 996, con salari da povertà disumana, e tutti a lavorare anche nei giorni festivi.
Ritratto di Gordo88
25 ottobre 2024 - 13:52
1
Il governo di Pechino che detiene le case cinesi fa ovviamente gli interessi suoi e delle aziende controllate, se c' è trattativa per limitare o eliminare i dazi aggiuntivi loro continueranno a produrre in casa senza creare un posto di lavoro in europa.. l' europa deve conservare la linea dura sui dazi altrimenti nel medio termine saremo terra di conquista facile per i cinesi
Ritratto di Trattoretto
25 ottobre 2024 - 13:58
Chi ha creduto nell’investimento cinese in in Italia merita la medaglia del perfetto babbeo
Ritratto di CR1
26 ottobre 2024 - 04:35
Quello che manca in Italia è UN imprenditore che abbia la voglia e i soldi per costruire un nuovo marchio , una start-up . Morta fiat e tutti i filistei siamo orfani , nessun vanto nazionale nessuna produzione che renda l' Italia una nazione che produce auto italiane al 100% (eccezioni a parte e pure Calogero)
Ritratto di Byron59
25 ottobre 2024 - 14:25
Il nick giocchan dice bene. Pensare alle azioni cinesi in modo soltanto economico, di vantaggi economici, come ci hanno abituato a fare da Maastricht in poi, è fuorviante e rende ciechi, incapaci di guardare il presente e di progettare il futuro. Esiste la geopolitica. L'azione della commissione sui dazi alla Cina è eminentemente politica ed è un atto fortemente ostile nella situazione geopolitica attuale di scontro tra due blocchi: l'occidente e i BRICS grosso modo. Le case automobilistiche cinesi sono gestite dal governo cinese, direttamente o indirettamente. E quindi niente auto cinesi in europa se gli europei compiono atti ostili nei confronti della Cina. L'economia non c'entra nulla o comunque è solo un fattore sottoposto ad altre necessità, e non la Necessità. Quindi attenzione, europa. Domani niente batterie cinesi, niente pannelli fotovoltaici cinesi, niente green deal del cappero. Non capire che se vuoi cambiare modo di produrre energia in europa devi innanzitutto riportare tutta la catena del valore in europa, significa non avere capito nulla. E mi pare che dalle parti di Brussels non abbiano capito nulla. Quindi non hanno capito nulla a Parigi e a Berlino. O, peggio, hanno capito ma non riescono a fare niente. Gli atti ostili contro l'europa si moltiplicano. La distruzione del Nord Stream 2 avrebbe dovuto indurre gli europei a riflettere su se stessi e a unirsi. E invece siamo qui a farci la guerra tra noi e a farci tranquillizzare dai sorrisetti vagamente abulici della von der leyen e dalla faccia truce della mellone o del macron di turno.
Ritratto di Edo-R
25 ottobre 2024 - 15:07
Certo concordo, ma tu immagini nuove fonderie, impianti petrolchimici per la plastica, per la componentistica, impianti di assemblaggio ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc..........? Qua si vuole solo nascondere la polvere sotto al tappeto cinese, c'è un'ideologia dietro di gente illusa, però non vanno a protestare a Pechino, a imbrattare la grande muraglia, perché tornerebbero nelle bare "a causa di un incidente". Non parlo dell'Italia che dovrebbe ripartire da ZERO.....
Ritratto di birdie
25 ottobre 2024 - 14:40
Questa dei dazi è un altra genialata che si aggiunge al taglio di produzione di termiche e ai vari balzelli che sicuramente introdurranno per mantenere i prezzi alti delle auto e spingere verso la vendita delle elettriche dai costi mostruosi, prepariamoci ad un futuro distopico dove la mobilità è ad appannaggio esclusivamente dei ricchi
Ritratto di Uster
25 ottobre 2024 - 19:12
Già. Questo è il triste futuro che ci aspetta, Deciso dalle nostre classi dirigenti......
Ritratto di Road Runner Superbird
25 ottobre 2024 - 14:51
Questi nemmeno erano arrivati che già volevano comandare. Abbiamo già i ricatti di Stellantis, non ci vuole un altro. Teniamoci strette le nostre Ferrari, Pagani, e in parte Lamborghini.
Ritratto di Volpe bianca
25 ottobre 2024 - 18:00
Adiós.
Ritratto di AZ
25 ottobre 2024 - 19:59
La Cina chiede troppo.
Ritratto di Illuca
25 ottobre 2024 - 22:44
Stante le condizioni attuali é da pazzi investire in Italia.
Ritratto di Alsolotermico
25 ottobre 2024 - 22:53
Ma va!... Ma chi lo avrebbe mai detto.
Ritratto di Kappa18
26 ottobre 2024 - 02:32
Utopico pensare di fare affari con i cinesi, se non a costo di svenarsi. Alla Meloni non resta che aprire una fabbrica statale di auto low cost, dato che nessun marchio vuole venire in Italia.
Ritratto di Oxygenerator
28 ottobre 2024 - 08:48
Queste aziende rispondono direttamente al governo cinese. Sono di proprietà. Mi spiace, ma non dobbiamo accettare una fabbrica diretta dal governo cinese sul suolo italiano.
Ritratto di POWERSMARTTHEBEST
28 ottobre 2024 - 17:51
meglio cosi produrre inutili bidoni elettrici non porta nessun guadagno
Ritratto di GIACOMO DOMENICO STINCONE
28 ottobre 2024 - 18:13
gli "inviti" a non investire in europa da parte di un "governo" non eletto e repressivo di comunisti delinquenti, sappiamo tutti che significato assume nella loro prassi stalinista-marxista. violenza, sparimenti, defenestrazioni, suicidi "guidati", isolamento ecc ecc. che schifezze avere 1.400 miliardi di persone, violentate ogni giorno dai restanti 100 milioni di poliziotti, spie, torturatori di mestiere, delatori, burocrati e parassiti di apparato.