Pechino si è rivolta all’organizzazione mondiale del commercio per chiedere la rimozione delle nuove tariffe, ritenute illegali. Intanto le due parti continuano i negoziati.
Il governo cinese starebbe invitando le proprie case automobilistiche a interrompere la ricerca di nuovi siti produttivi in Europa mentre le trattative sui dazi sono in corso.
Il governo di Pechino sta valutando come rispondere alle nuove tariffe che l’Unione Europea ha stabilito per le vetture elettriche cinesi. Sul tavolo ci sarebbe un aumento delle tasse per le auto di grossa cilindrata.
L’Italia ha votato a favore insieme ad altri 10 Paesi. Da segnalare il no della Germania preoccupata di ritorsioni essendo la Cina il primo mercato per i costruttori tedeschi.
I modelli della Tesla prodotti in Cina e importati in Europa sono soggetti a una tassa aggiuntiva più ridotta. Ritocchi anche ai dazi per i costruttori cinesi.
La Commissione Europea starebbe valutando la possibilità di abbassare la tariffa di importazione per le auto elettriche prodotte in Cina dai due gruppi tedeschi portandola dal 37,6 al 20,8%.
Saranno in vigore per le importazioni nel mercato europeo da oggi fino a novembre del 2024, quando ci sarà un nuovo pronunciamento: si va dal 17,4 al 37,6% di tasse aggiuntive.
Il governo tedesco, spaventato dalle ripercussioni che il provvedimento europeo potrebbe avere sulle esportazioni, proverà a bloccare i nuovi dazi o almeno ad ammorbidirli.
La Commissione europea ha comunicato ai costruttori cinesi le nuove tasse che subiranno le importazioni di auto in territorio europeo da luglio 2024, che si sommano al 10% attuale.
Per non turbare la campagna elettorale in vista del voto che rinnoverà il Parlamento Europeo, la decisione su possibili dazi per le auto elettriche provenienti dalla Cina sarà presa dopo il 9 giugno.
Il governo di Pechino starebbe valutando di alzare le tasse sulle automobili importate da Europa e Stati Uniti, per rispondere alle iniziative occidentali contro i prodotti cinesi.
Le auto elettriche cinesi rappresentano la punta dell’iceberg di un aumento delle tasse che coinvolge molti prodotti importati negli USA dalla Cina, soprattutto nel settore green.
L’indagine avviata lo scorso anno ha il compito di verificare se è il caso di proteggere l'industria europea con l'imposizione di dazi sulle auto cinesi.
La Commissione Europea ha annunciato di avere le prove delle sovvenzioni governative cinesi verso i costruttori locali, che avrebbero facilitato le esportazioni verso l’Europa.
Si intensifica l’indagine promossa dalla Commissione Europea sui presunti sussidi statali versati dal governo cinese ai produttori locali che consentirebbe loro di essere più competitivi.
Il presidente della Great Wall, Mu Feng: “Europa strategica per noi, ma serve ambiente commerciale equo e aperto. Possiamo vincere la competizione a livello globale”.