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I costruttori di auto tedeschi tremano per i dazi di Trump

Pubblicato 18 novembre 2024

Il neopresidente ha minacciato di imporre dazi sulle auto provenienti dall’Europa e dal Messico: se dalle parole passasse ai fatti i profitti di BMW, Mercedes e Volkswagen potrebbero subire un drastico calo.

I costruttori di auto tedeschi tremano per i dazi di Trump

FINO AL 15% DI PROFITTI IN MENO - L’industria automobilistica europea, e in particolare quella tedesca, è molto preoccupata di fronte alla rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Sulla base di quanto raccolto dagli analisti, secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, Volkswagen, BMW e Mercedes rischiano di perdere un’importante percentuale del loro utile operativo nel caso in cui il neopresidente decidesse di applicare (come minacciato in campagna elettorale) nuovi dazi sulle importazioni. Il quotidiano ricorda che i marchi tedeschi esportano dall’Europa agli USA circa 583.000 autovetture all’anno, a cui si aggiungono ulteriori 343.000 veicoli prodotti in Messico, la maggior parte delle quali con prezzi molto elevati. Va da sé che portare le accise dall’attuale 2,5% al 12,5% circa come paventato potrebbe avere un effetto devastante: un analista dalla banca di investimento Stifel Europe ha valutato un possibile calo dei profitti tra l’11 e il 15% per i costruttori tedeschi.

ATTENZIONE A PORSCHE E AUDI - C’è da dire che sebbene la maggior parte delle auto BMW, Mercedes e Volkswagen vendute negli USA siano importante, le tre big tedesche hanno tutte impianti di produzione sul territorio statunitense. Ciò significa che potrebbero aggirare in qualche modo gli eventuali dazi puntando maggiormente sui modelli prodotti localmente o anche riorganizzare gli impianti di produzione per accogliere nuovi modelli da vendere in Nord America. Discorso per la Porsche che produce in Europa tutte le auto che vengono esportate negli USA. E potrebbe andar peggio all’Audi: la Q5, che da sola vale un terzo delle vendite del marchio negli Stati Uniti, viene prodotta in Messico e Trump si è dimostrato particolarmente sensibile sui prodotti provenienti da sud, minacciando una tariffa del 200% (potrebbe essere poco realistico come dazio, ma comunque è probabile che i prodotti messicani possano subire un trattamento peggiore di quelli riservato a quelli europei). 

PIOVE SUL BAGNATO - Le minacce del neopresidente arrivano in un momento di grande difficoltà per l’industria automobilistica tedesca, che sta affrontando una crisi senza precedenti. Da un lato sono in calo le vendite in Cina, l’altro grande mercato di esportazione per le case tedesche insieme gli USA, dall’altro nuvoloni neri si addensano sull’orizzonte statunitense. Di certo, i vertici dei grandi gruppi tedeschi staranno molto attenti a quali saranno i primi passi dell’amministrazione Trump dopo l’insediamento.



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Ritratto di Alvolantino
18 novembre 2024 - 17:38
Complimenti a tesla che ha appoggiato questo qui con musk, per ripicca la germania dovrebbe applicare tasse aggiuntive su tutti i prodotti americani, a cominciare dal software Windows/Apple.
Ritratto di Road Runner Superbird
19 novembre 2024 - 01:33
Peccato che i software sono solo Windows e Apple e senza di questi il mondo si ferma.
Ritratto di Andre_a
19 novembre 2024 - 11:32
Ci sarebbe Linux, che ha pure radici europee
Ritratto di Sdraio
19 novembre 2024 - 15:29
MAAAA qualcuno potrebbe dirmi quanto è ad oggi la tassa che pagano gli AMERICANI per esportare in europa ??? ci lamentiamo OK... ma sappiamo quanto è la tassa al contrario... no xkè qui si sta urlando allo SCANDALOOOOOO... mentre invece si dovrebbe parlare di reprocità di scambio...
Ritratto di Angelodona01
20 novembre 2024 - 11:30
Il dazio è basso perché siamo un continente con costi dell'energia più alti, lavoro meno produttivo, norma ambientali paesaggistiche stringenti. Che senso ha metterci dazi più alti? Solo perché siamo più bravi di loro anche avendo tutti questi handicap? L'Europa sta lavorando a norma per limitare lo stra-potere delle aziende tech Usa (norme che andavano fatte 30 anni fa ma va bè) , Trump pensa ad un modo per spaventarci e non fare queste normative, tutto qui.
Ritratto di forfEit
18 novembre 2024 - 18:35
Non ci voglio credere che chi compra Porsche si strappi le vesti ché pagherebbe/pagherà il 10-15% in più. Andrà a finire che la affronta in modalità più "serena" tizio che QUI negli ultimi anni ha visto tipo le utilitarie passare da 10-15k a 15-20k (che mi sa fa più del 15% di aumento)
Ritratto di Edo-R
18 novembre 2024 - 21:08
;-)))))
Ritratto di deutsch
19 novembre 2024 - 14:41
4
i dazi si aggiungono all'inflazione, non sono mica alternativi quindi i clienti porsche america avranno gli incrementi inflazione + dazi
Ritratto di Jimgoose
18 novembre 2024 - 22:15
vabbé anziché ricaricarci il100% si accontenteranno del 75,non mi pare il caso di frignare,con la fregatura dell'impennata sulle materie prime 2021,ampiamente rientrata e senza che nessuno si preoccupi di rimodulare i listini,ammortizzeranno comunque le perdite,sono solo stumentalizzazioni politiche pure senza senso dal momento che gli americani hanno espresso il loro voto e non saranno i piagnistei della triade a ribaltare le sorti degli scrutini
Ritratto di PONKIO 78
18 novembre 2024 - 23:54
Dazi, Dazi….. mo so cazziii…
Ritratto di Toretto73
19 novembre 2024 - 14:02
:))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
Ritratto di Quello la
19 novembre 2024 - 15:26
Un poeta, il carissimo Ponkio
Ritratto di PONKIO 78
23 novembre 2024 - 10:15
Quello la, sti stimo fratello…. ;-D
Ritratto di Vecchio Caprone
19 novembre 2024 - 04:27
L'Europa carica il 10% sulle auto Americane (qualche centinaio per appassionati o sbo.....ni). Gli USA caricano il 2.5% per centinaia di migliaia. Le auto (Americane e pochine) importate in Messico pagano il 20% di tassa d'importazione, mentre quelle esportate negli USA pagano il 2.5%. Vogliamo piantarla di protestare per il semplice fatto che vogliono accordi di reciprocità. O forse gli USA devono solo prendersela in quel posto? (per i dazi, per il resto sono fatti loro).
Ritratto di Oxygenerator
19 novembre 2024 - 08:47
Concordo
Ritratto di PONKIO 78
23 novembre 2024 - 10:19
Vecchio Caprone, per te due sole parole: “MASSIMO RISPETTO” e chi me lo contraddice lo consumo di parolaccia alla DEADPOOL, sono stato chiaro?
Ritratto di Jemba80
19 novembre 2024 - 13:32
Non era meglio scrivere, i costruttori tedeschi di auto oppure i costruttori di auto tedesche?
Ritratto di Byron59
19 novembre 2024 - 15:56
Beh, gli Stati Uniti sono stati il motore prima di tutto ideologico della globalizzazione e della localizzazione. I proprietari delle imprese americane hanno fatto utili miliardari con la delocalizzazione. Produrre un'auto Tesla in Cina, con un costo imparagonabile al medesimo prodotto costruito in patria, e poi venduta a prezzo pieno in patria o ancor di più in Europa ha garantito utili giganteschi. In America lo hanno fatto tutti: Apple, Microsoft, Tesla, e chi più ne ha più ne metta. I cinesi hanno subito l'invasione per tre decadi e ora hanno prodotti competitivi, dai computer alle auto elettriche. Niente più globalizzazione è la nuova/vecchia ideologia. Riecco spuntare i dazi per bloccare i prodotti in entrata. I P O C R I T I. Per noi cittadini i vantaggi della localizzazioni sono stati inesistenti. Perdita di posti di lavoro, concorrenza sui salari per i pochi posti industriali rimasti, perdita di potere d'acquisto solo in minima parte compensato dal costo delle merci provenienti dall'Estremo Oriente. Gli europei, soprattutto i tedeschi, hanno pensato bene di seguire la medesima strada americana. Ma mentre gli americani drogavano il loro mercato interno col debito pubblico e il signoraggio del dollaro, mantenendo i consumi in patria ad altissimi livelli, gli europei a trazione tedesca hanno seguito la via opposta: lo deprimevano con politiche di austerità anticicliche volte a diminuire il debito e politiche deflazionistiche dal lato monetario, per la nota avversione dei tedeschi al debito, che nella loro lingua si dice Schulde, che si può leggere anche come peccato. Il risultato è che negli USA da 350 milioni di abitanti il mercato dell'auto nuova oggi vale sedici milioni di pezzi (contro i trenta e passa della Cina) mentre in Europa siamo intorno ai dieci con oltre cento milioni di abitanti in più rispetto agli USA. Ricordo che in italia il mercato del nuovo nel 2007, non mille anni fa, valeva due milioni e mezzo di pezzi, quest'anno saranno un milione e spiccioli. Di cui la metà immatricolati dalle flotte. Il nuovo dei privati in italia ha le medesime dimensioni dell'inizio degli anni Sessanta. Ora, tra la follia dei dazi alle auto cinesi, i prossimi dazi americani (Trump negozierà con i singoli paesi europei importi e prodotti, dividendoci ulteriormente. Vuoi che i tedeschi non cerchino di fare fessi tutti? Come con l'accordo di oggi col MERCOSUR?) l'industria nazionale, o quel che ne resta, rimarrà schiacciata. Ma che importa? Questa unione europea con i suoi meccanismi e i suoi trattati è un dogma più intoccabile della Santissima Trinità.
Ritratto di Tistiro
19 novembre 2024 - 19:48
Che devo dire, concordo.
Ritratto di Solstice
20 novembre 2024 - 14:24
Peraltro noi circoscriviamo il discorso alle automobili, ma la Germania negli States esporta anche tanto altro, mentre qui nel vecchio continente, toh, ma non è lì che fa le sue macchine il nuovo migliore amico del presidente?
Ritratto di Tony Star 1100
5 dicembre 2024 - 16:03
Io dico che fa bene, pensate soltanto la supremazia della presa in giro tedesca Volkswagen che poi cambia una mascherina e ti vende un Audi a 20.000 € in più ho una Skoda 10.000 € in meno tutto per gestire la finzione di cui sono fatti, copiando tecnologie da marchi acquisiti grazie all’escalation degli ultimi oltre vent’anni di Marco Tedesco trasformato ad euro vi ricordo che loro all’inizio dell’euro non erano primi esportatori di niente e noi siamo diventati tutti poveri grazie a loro oggi il fenomeno di turno se vede un faro con i LED o un tablet sul cruscotto aggiornato signorina addosso pensando che c’è un modello nuovo di macchina ma andiamo a smontarla e ci abbiamo poco di così tanta differenza… O di nuovo un leggero lifting programmato ogni due anni che fa durare la carriera di questi CEO che si prendono poi come vedete con il caso Tavares anche più di 100 milioni di euro di buona uscita per aver distrutto la Fiat e mollata in anticipo del suo contratto. Credo che Trump stia ridando all’America la sua vera immagine guardatevi solo un film degli anni 70 americano se trovate il fenomeno con l’Audi o con la BMW che corre in America, non ce ne sono così tante Come adesso non ci sono proprio per niente. Macchine Americane in giro questo modo di infilarsi sottobanco con la finzione che siano le migliori auto del mondo… Belle indiscutibili, ma non le migliori e soprattutto non si può pagare un’auto più di 100.000 € con il quale di compreresti un appartamento D’altronde la comunità europea gestita dai tedeschi si è spaventata dei cinesi che finalmente si sono rotti le scatole di essere gli schiavi fornitori dei pezzi di Auto ai tedeschi finalmente se le fanno loro le auto che quando arriva un SUV più bello di un Q5 che costa però un quarto la prima reazione è stata mettere dai tedeschi i dazi ai cinesi così tu il SUV cinese lo paghi come l’Audi Q5 Così Per alla fine costringerti a scegliere l’Audi o Mercedes o BMW… Quindi se lo fanno i tedeschi, è giusto se lo fa Trump è sbagliato. Io non credo che sia sbagliato nel caso di Trump assolutamente

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