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La UE approva i dazi sulle auto cinesi

Pubblicato 04 ottobre 2024

L’Italia ha votato a favore insieme ad altri 10 Paesi. Da segnalare il no della Germania preoccupata di ritorsioni essendo la Cina il primo mercato per i costruttori tedeschi.

La UE approva i dazi sulle auto cinesi

L’ITALIA DICE SÌ, LA GERMANIA NO - Con 10 voti favorevoli (tra i quali l’Italia), 5 contrari e 14 astenuti, l’Unione Europea ha approvato in via definitiva i dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina. I governi hanno quindi accettato le nuove tariffe fino al 35% che si aggiungeranno al 10% già in vigore. Come mostrano i numeri, la decisione è stata tutt’altro che unanime e i 27 membri dell’Unione sono arrivati decisamente molto divisi sull’eventuale decisione. Il grande “no” è arrivato dalla Germania, mentre sul lato opposto c’erano in prima linea Italia e Francia. In mezzo la maggioranza dei paesi, capitanati dalla Spagna. Attivi già da luglio, salvo passi indietro ancora possibili (i negoziati sono ancora attivi e se si dovesse trovare un accordo le tariffe punitive potrebbero essere tolte in qualsiasi momento), i nuovi dazi entreranno ufficialmente in vigore il prossimo 30 ottobre 2024 e avranno una durata di 5 anni: varieranno dal 7,8% per la Tesla al 35,3% per il gruppo Saic, che in Europa è forte con il marchio MG. 

LA CINA NON CI STA - Il provvedimento rappresenta l’ultimo atto di un’indagine durata un anno, che ha analizzato come il governo cinese ha finanziato la produzione di automobili dei costruttori locali. Pechino ha negato le accuse, promettendo di rifarsi a sua volta con dazi riservati alle esportazioni europee verso la Cina, dai prodotti lattiero-caseari fino alla carne di maiale e agli alcolici. “Ci saranno rappresaglie”, ha ammesso un funzionario europeo. E mentre la Germania si preoccupa per la sua industria, che considera la Cina vitale per le sue principali aziende automobilistiche, anche l’Italia per voce del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha chiesto di riprendere i negoziati sia tra Unione Europea e Cina sia in sede del WTO “per giungere a una soluzione condivisa”. 

TRA SPERANZA E PREOCCUPAZIONE - Ursula Von der Leyen, presidente della Commisione Europea, ha difeso le nuove tariffe, sostenendo che il settore dei veicoli elettrici ha un grande potenziale per il futuro della competitività Europa e e la sua leadership industriale nel settore “green”. Una certa preoccupazione arriva dal ceo della BMW, Oliver Zipse, che ha definito i dazi un “segno fatale per l’industria automobilistica europea. Stellantis ha preso atto della votazione, sostenendo “una concorrenza libera e leale”, sulla scia di quanto fatto dall’Acea, l’associazione europea dei costruttori di auto. 



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Ritratto di giocchan
5 ottobre 2024 - 17:23
Per chi lo vuole vedere, il dettaglio stato per stato it.motor1.com/news/736154/euroa-voto-dazi-elettriche-cinesi/
Ritratto di giocchan
5 ottobre 2024 - 17:29
La Spagna... tanto casino, alla fine si è astenuta. L'Italia ha votato a favore dei dazi... ora chiedere di "riprendere i negoziati" fa ridere. Cmnq, da quello che sembra, la sostanza è che gli stati non hanno votato nè a favore nè contro (serviva la maggioranza qualificata, il 65%, ovvero 15 stati). In pratica gli stati hanno scaricato la responsabilità della cosa sulla commissione. Vediamo che succede, le case europee hanno guadagnato 2 anni di tempo, poi i marchi cinesi metteranno dei posti in europa per montare le auto "stile Ikea", e partirà finalmente un po' di sana competizione sui prezzi. A meno di altre, fantasiose, trovate (tipo quello già prospettata di: "vietata la vendita in europa di auto con software sviluppato in cina"... come se contenesse chissà che pericoli rispetto a quello sviluppato in america...)
Ritratto di Gordo88
5 ottobre 2024 - 18:01
1
Del resto se mantengono il green deal serve un piano per cercare di arginare i cinesi e permettere ai "nostri" in quest anni di recuperare terreno, non basteranno i dazi perchè servono anche investimenti ma si tratta di un primo passo..
Ritratto di Tistiro
5 ottobre 2024 - 20:20
Ma si, tanto sta andando tutto a puţţane, con regole del cažžo che fanno andare in malora l industria europea. Qualche toppa ora la mettono qua e là creando buchi da altre parti... ma si tanto è tutto un magna magna
Ritratto di probus78
5 ottobre 2024 - 20:49
Adesso che fanno auto migliori delle nostre è giusto che le costruiscano in Europa se vogliono venderle da noi. Altrimenti pagassero dazio. Loro hanno fatto lo stesso con noi 10/15 anni fa.
Ritratto di PONKIO 78
5 ottobre 2024 - 21:32
Probus78, il problema che in quei 10/15 anni, avendo aperto industrie ad oriente, ci hanno copiato tutto…. ed adesso che hanno il monopolio dei chip che la facciamo a fare la guerra dei dazi se dipendiamo da loro?
Ritratto di probus78
5 ottobre 2024 - 22:04
E tanto oltre a contro-tassarci i formaggi che altro danno possono farci ?
Ritratto di PONKIO 78
6 ottobre 2024 - 19:51
Anche su questo hai ragione….. ma l’Italia che ormai è un fanalino di coda, farebbe meglio a fare l’indifferente… ci faremmo più bella figura… come “ABBASSO I CINESI E TUTTE LE CINESERIE” ;-))))
Ritratto di Andre_a
7 ottobre 2024 - 14:05
Che altro possono farci? Potrebbero chiudere i rubinetti dell'export, oppure aumentare enormemente il prezzo di ciò che esportano. Che non farebbe bene neanche alla Cina, ovviamente, ma il senso di una guerra (anche commerciale) è quello di danneggiare il nemico più di quanto il nemico danneggia te. E il vantaggio di una dittatura è che loro hanno molti più strumenti per fronteggiare (cioè, reprimere) l'opinione pubblica.
Ritratto di probus78
7 ottobre 2024 - 18:17
Sono d'accordo sul fatto che hanno loro più potere commerciale e ormai monopolio in alcuni settori chiave. Però se Usa, Ue, Giappone, Corea, Canada e Australia pongono dazi sui loro prodotti potrebbero seriamente disincentivarli agli aiuti di Stato troppo plateali alle loro imprese.
Ritratto di Andre_a
8 ottobre 2024 - 10:14
Quanto sotto è solo una mia sensazione, sono temi troppo complessi e non mi sento minimamente qualificato. La prima sensazione è che non riescono a mettersi d'accordo neanche i paesi dell'Unione Europea: 10 favorevoli, 5 contrari e 14 astenuti non mi da per niente una sensazione di solidità. È più probabile che i paesi che citi si mettano d'accordo, o che la Cina applichi con relativa facilità una politica di "divide et impera"? La seconda sensazione (e qui spero davvero tanto di sbagliarmi) è che una Cina che dovesse chiudere sul serio i confini soffrirebbe molto, ma meno del resto del mondo, soprattutto se quei paesi con cui la Cina ha praticamente rapporti di clientela dovessero restare all'interno di tali confini.
Ritratto di Dheghe
5 ottobre 2024 - 22:00
Auto elettrica... floppissimo su tutta la linea... tutti le vogliono vendere, nessuno le vuole acquistare... mettiamoci i dazi così la frittata viene meglio....
Ritratto di Trattoretto
5 ottobre 2024 - 22:11
Lo scandalo è che lo stesso provvedimento non sia stato adottato anche per altri settori, a partire dal tessile-abbigliamento.
Ritratto di Tistiro
6 ottobre 2024 - 08:13
Lo scandalo è che l europa vuole muoversi in elettrico per salvare il mondo ma se arriva l elettrico economico cinese sovvenzionato dai cinesi lo ostacola. Insomma dobbiamo salvarlo noi il mondo e a caro prezzo, gli altri stiano lontani.
Ritratto di AZ
6 ottobre 2024 - 15:12
Giusto così.
Ritratto di GiaZa27R
7 ottobre 2024 - 13:12
2
secondo me giusto così, loro lo hanno già fatto, noi abbiamo atteso troppo tempo. che poi ci saranno ripercussioni sicuramente sì. Però quando si diceva che bisognava stare attenti, ai loro copiaticci in vendite a prezzi superstracciati... forse ora è troppo tardi per correre ai ripari, ma meglio così che abbassare le braghe ogni volta
Ritratto di barby_93l03l407m
8 ottobre 2024 - 13:40
al primo anno di economia impari che i dazi non funzionano e fanno più danni rispetto ai benefici che comportano... complimenti sapientoni ue!!!

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