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Dazi per le elettriche cinesi: la Tesla ottiene il 9%

Pubblicato 20 agosto 2024

I modelli della Tesla prodotti in Cina e importati in Europa sono soggetti a una tassa aggiuntiva più ridotta. Ritocchi anche ai dazi per i costruttori cinesi.

Dazi per le elettriche cinesi: la Tesla ottiene il 9%

LA TESLA RIDE - La Commissione Europea ha deciso di ridurre al 9% i dazi aggiuntivi destinati alle Tesla Model 3 prodotte in Cina, nello stabilimento di Shanghai, e importate sul mercato europeo. La casa americana, spiega la Commissione, aveva infatti presentato una richiesta motivata di “esame individuale” per determinare il livello del dazio sulla base delle sovvenzioni specifiche ricevute. Dopo aver esaminato la richiesta e valutato il livello di sussidi ricevuti, la Commissione ha quindi deciso di abbassare l’aliquota doganale, che - ricordiamo - si aggiunge alla normale tassa di importazione del 10% dovuta per tutti i veicoli importati nell’Unione Europea. 

UN PO’ MENO PER QUASI TUTTI - Ad annunciare i provvedimenti è una bozza di decisione pubblicata oggi, che stabilisce anche dazi leggermente inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza per i maggiori costruttori cinesi che vendono EV in Europa (ne avevamo scritto qui).

I DAZI IN DETTAGLIO - Queste le percentuali da aggiungere alle tasse già previste:

  • BYD: 17% (-0,4%)
  • Geely: 19% (-0,9%)
  • SAIC: 36,3% (-1,3%)
  • Altri che hanno collaborato con la UE fornendo informazioni: 21,3% (+0,5%)
  • Altri che non hanno collaborato: 36,3% (-1,3%). 


La Commissione Europea ha lasciato aperta la possibilità di ottenere aliquote più basse (quindi quelle destinate alle aziende collaboranti) per quei costruttori cinesi e le joint venture con le case automobilistiche occidentali che non esportavano durante il periodo preso in considerazione dall’inchiesta. I dazi, infine, non saranno retroattivi. 

VALIDI PER ALMENO 5 ANNI - I piccoli aggiustamenti, al ribasso o al rialzo, delle aliquote “riflettono correzioni tecniche basate su osservazioni comprovate ricevute dalle parti interessate sulle misure provvisorie”, scrive la Commissione Europea, che ha già comunicato alle parti interessate (tra cui aziende cinesi, Stati membri e governo cinese) le conclusioni definitive dell’inchiesta. Le parti interessate possono presentare le proprie osservazioni e richiedere udienze fino al 30 agosto: una volta che la Commissione avrà valutato le osservazioni ricevute, il progetto di regolamento sarà sottoposto al Comitato degli strumenti di difesa commerciale (TDC), composto dai rappresentanti degli Stati membri, che a loro volta esprimeranno il loro voto: la proposta sarà adottata a meno che non vi sia una maggioranza qualificata contraria. Entro il 30 ottobre il provvedimento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale e tutte le misure resteranno in vigore per 5 anni, prorogabili su richiesta motivata e successiva revisione.



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Ritratto di forfEit
20 agosto 2024 - 17:37
Ahia, alla fine "sostanzialmente confermati" dunque. Io avevo letto qui in zona commenti che "tipo" non se ne sarebbe fatto nulla più ("tipo" fosse stato più un polverone politico-mediatico che altro)... :(
Ritratto di forfEit
20 agosto 2024 - 17:39
* Sperando di non aver mal interpretato al tempo tali commenti
Ritratto di MS85
20 agosto 2024 - 17:53
Diciamo che sarà soprattutto interessante capire come li intenderanno rimodulare in maniera definitiva per i gruppi più grossi. Per Tesla è un problema relativo, stanno già lavorando da tempo per duplicare la produzione da Shanghai a Brandenburg proprio perché si aspettavano che l’unione seguisse la linea francese.
Ritratto di forfEit
21 agosto 2024 - 06:46
Io non mi meraviglierei ne venisse un certo effetto "rimbalzo" per i più. Voglio dire: chi già un mezzo piede ce l'ha messo in Eu (non di meno poggiandosi più sul proprio versante termico, che tanto si sa qua nel complesso non è che ci si campi con le bev) , dicevo chi già s'è mezzo inserito sostanzialmente con le proprie termiche => vedrà un attimo come fare per continuare in questa sua permanenza (magari anche non facendo nulla in particolare, che tanto campa con le termiche). Ma gli altri che erano al punto zero di tale percorso, e oltretutto/soprattutto l'avevano pensato essenzialmente in chiave elettrica => mi sa che ""semplicemente"" rimetteranno negli scatoloni progetti e intenzioni. Ok, qualcuno magari proverà con l'eventuale fabbrica "intracontinentale", ma gli altri (i più) penso preferiranno guardare come va a finire pure tale tentativo
Ritratto di giocchan
24 agosto 2024 - 12:29
Il "contrattacco cinese" stà vertendo su due punti: tassare l'importazione di auto europee di grossa cilindrata (e infatti Germania, insieme a Svezia e Finlandia, già oggi si dice neutrale - ovvero non appoggia - questi dazi cinesi).... ma anche tassare i prodotti agricoli prodotti in europa!!! La Cina ha fatto partire un'indagine per vedere se i prodotti agricoli europei importati in Cina ricevono o meno sussidi statali (la risposta la sappiamo tutti, ed è sì...). Mi sa che quando la Meloni è andata in Cina ed ha parlato di "ci siamo assicurati che... l'esportazione delle primizie italiane... bla bla bla" si stava riferendo a quello. Insomma, i cinesi stanno facendo tutto quello che serve per fare in modo che il 30 ottobre la maggioranza degli stati membri voterà CONTRO i dazi verso le BEV cinesi www.reuters.com/world/china/what-you-need-know-about-chinas-widening-probe-eu-imports-2024-08-22/
Ritratto di giocchan
24 agosto 2024 - 12:34
E, diciamocelo, è anche conseguenza diretta del decentralizzare la produzione delle auto in pochi paesi europei "convenienti" (Romania, Polonia, Slovenia, Ungheria) o "forti" (Francia, Germania): se ogni stato avesse avuto una produzione solida di auto, il discorso sarebbe stato diverso... ma oggi l'Italia deve mettere sul piatto della bilancia l'esportazione dei latticini o quella delle auto... ovvero soprattutto una manciata delle Stellantis di lusso che ancora si producono qui (Lamborghini e Ferrari credo siano trattate a parte - e già stra-tassate)... Alfa Romeo e Maserati, certo ai cinesi non vendi la Panda PS: non solo, è evidente che Stellantis voglia produrre sempre più auto nell'est europa e sempre meno in Italia (Junior, Ypsilon 2024, Grande Panda... tutta roba stra-nota...), quindi mandare a quel paese l'esportazione italiana di latte e derivati in Cina (un business di 68 milioni di dollari l'anno) per aiutare l'ingrata Stellantis ha proprio poco senso
Ritratto di AndyCapitan
21 agosto 2024 - 09:44
4
io non capisco perche' daziare le auto elettriche e non le MG oDR che sono motori termici di vecchia concezione e inquinano come nel 1995...una gran confusione UE....
Ritratto di forfEit
21 agosto 2024 - 09:46
A prescindere, resta comunque vero che tanto delle elettriche (in generale) i più non saprebbero che farsene (loro o di chiunque sia). A sto punto, chi interessato per una fatto di risparmio, meglio che invece possa trovare loro prodotti termici senza "supplemento" di prezzo
Ritratto di Bimmer87
21 agosto 2024 - 13:43
Tesla da sola vende quanto ha venduto Alfa Romeo negli ultimi 10 anni.....
Ritratto di giocchan
24 agosto 2024 - 12:42
C'è un discorso "incentivi statali": le BEV in generale beneficiano di incentivi statali rivolti ai cittadini, se tu compri una BEV prodotta in europa, quei soldi "restano in europa", aiutando la produzione europea. Mentre con le ICE l'industria europea ha raggiunto da decenni una solida economia di scala, con le BEV europee questo traguardo è moooolto lontano... si vendono pochissime BEV europee, e questo impedirà di abbassare i prezzi... È un circolo vizioso dal quale se ne esce solo se i costruttori venderanno fortemente in perdita (come stanno facendo un po' tutti - solo Tesla e i cinesi riescono a vendere oggi le BEV facendo profitto), o eventualmente ricevendo forti incentivi dallo stato (ma, dopo i dazi applicati alla cina per questo stesso motivo, questa via non sembra percorribile...)
Ritratto di MS85
25 agosto 2024 - 15:31
Le auto termiche sono già soggette a tassazione dedicata Andy
Ritratto di Truman200
20 agosto 2024 - 17:49
Alla fine spariranno di sicuro
Ritratto di Gordo88
21 agosto 2024 - 12:47
1
Mi pare sia proprio il concetto che emerge dall' articolo..
Ritratto di calogeroc
20 agosto 2024 - 19:06
1
Ma i dazi non dovrebbero essere uguali per tutti i costruttori ?
Ritratto di Tistiro
20 agosto 2024 - 21:44
I costruttori non hanno collaborato in modo uguale. Inoltre gli aiuti di stato probabilmente non sono uguali per tutti i costruttori. Pertanto i dazi diversificati
Ritratto di Rav
20 agosto 2024 - 23:12
4
Personalmente invece trovo corretto valutare caso per caso in base all'operato, ai comportamenti e alle motivazioni.
Ritratto di Andre_a
21 agosto 2024 - 14:52
In teoria sono d'accordo anch'io sulla valutazione caso per caso, ma in pratica cosa controlli in aziende del genere sotto un governo del genere? Ovviamente non ne ho le prove e mai le avrò, ma ho la fortissima sensazione che queste "valutazioni" siano talmente piene di documenti falsi e bustarelle, che se avessero sorteggiato i dazi a caso avrebbero fatto meglio...
Ritratto di CR1
21 agosto 2024 - 05:53
Vale sempre il detto -- basta pagare -- e tutto è lecito
Ritratto di forfEit
21 agosto 2024 - 06:36
Eccetto quando tocca pagare per una cosa ritenuta non lecita
Ritratto di CR1
21 agosto 2024 - 07:18
Non lecita = illiceità √ paghi = lecita
Ritratto di CR1
21 agosto 2024 - 07:18
@Illecita@
Ritratto di forfEit
21 agosto 2024 - 07:29
Appunto paghi dopo se ritenuta non illecita = illecita , se pagavi prima per farla rientrare nel lecito allora sarebbe stata lecita e non dovevi pagare dopo; son 2 cose all'opposto. E@sy
Ritratto di Oxygenerator
21 agosto 2024 - 08:38
Bene per tesla.
Ritratto di Bimmer87
21 agosto 2024 - 13:44
Tanto il 90% di quelle vendute qua sono prodotte in Europa
Ritratto di NITRO75
21 agosto 2024 - 09:14
Chi paga più, chi paga meno...alla fine è tutto relativo. In ogni caso questo aggravio di costi su chi credete ricadrà?
Ritratto di Lorenz99
21 agosto 2024 - 09:17
LA VON DER PFIZER,SEMPRE PIÙ RIDICOLA,NELLA FRETTA DI ESEGUIRE GLI ORDINI DI NONNO BIDEN, SI È ACCORTA SOLO DOPO CHE I SUOI CONNAZIONALI GIÀ VENDEVANO AUTO FATTE IN CINA. NON CREDO ABBIA PRECEDENTI UNA PAGLIACCIATA DEL GENERE,DOVE PRODOTTI DELLA STESSA TIPOLOGIA E STESSA NAZIONE ABBIANO ALIQUOTE DIFFERENTI. ALLA FINE TUTTE LE AZIENDE DIPENDONO DA XI JINPING, NON SOLO AUTO È LUI CHE DECIDE CHI DEBBA CRESCERE ED IMPORSI SUI MERCATI INTERNAZIONALI. DEL RESTO È STATO LO STESSO METODO USATO IN SUD COREA,DOVE LO STATO DAVA SOLDI ALLE IMPRESE CHE OGGI SONO DIVENUTE GIGANTI. FORSE È MEGLIO AUMENTARLI I DAZI,PERCHÉ CON LA POLITICA DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE AVVIATA IN EU, SERVIRANNO FONDI PER LA NASPI A TANTI OPERAI.
Ritratto di AndyCapitan
21 agosto 2024 - 09:50
4
...quella la metterei in cantina a fare timbri....ha fatto scelte abominevoli e l'hanno pure rivotata....abominevole!!!!...ma poi lasci che entrano cinesate termiche come le cheryDR o le MG con motori da 200 mg al km....ma....
Ritratto di Gordo88
21 agosto 2024 - 12:52
1
Cavolo saic +36% la vedo dura per mg..
Ritratto di giocchan
24 agosto 2024 - 12:20
SAIC è di proprietà dello stato cinese: al contrario di BYD / Tesla, stai pestando direttamente i piedi dello stato che poi decide se mettere tasse di importazione su vino e latticini italiani... e infatti è partita dalla Cina un'indagine per vedere se i prodotti agricoli europei importati in Cina ricevono o meno sussidi statali (la risposta la sappiamo tutti, ed è sì...) www.reuters.com/world/china/what-you-need-know-about-chinas-widening-probe-eu-imports-2024-08-22/
Ritratto di Pierluigi Zampa
21 agosto 2024 - 14:00
Globalizzazione = corruzione. Le Tesla e le VW prodotte in Cina per il mercato UE tassate solo al 9,%. Vergogna
Ritratto di AZ
22 agosto 2024 - 13:33
Giusto.
Ritratto di POWERSMARTTHEBEST
22 agosto 2024 - 19:03
INUTILE PERICOLOSO ESPLOSIVO E INQUINANTE BIDONE ELETTRICO