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Dazi contro le EV cinesi: la Germania non ci sta

Pubblicato 14 giugno 2024

Il governo tedesco, spaventato dalle ripercussioni che il provvedimento europeo potrebbe avere sulle esportazioni, proverà a bloccare i nuovi dazi o almeno ad ammorbidirli.

Dazi contro le EV cinesi: la Germania non ci sta

BERLINO NON CI STA - Il 4 luglio 2024 dovrebbero entrare in vigore i nuovi dazi che la Commissione Europea intende applicare alle auto elettriche cinesi che saranno importate nel Vecchio Continente (qui per saperne di più). Come avevamo scritto, non tutti i paesi dell’Unione erano schierati a favore dei dazi e tra i principali oppositori del provvedimento c’era la Germania. Il governo tedesco sarebbe infatti al lavoro per provare a impedire in toto l’entrata in vigore delle nuove tariffe o, quantomeno, di allentarne la portata rispetto al picco massimo del 48% riservato alle auto del gruppo Saic. 

NIENTE GUERRE COMMERCIALI - Secondo alcune fonti vicine alla questione sentire dall'agenzia Bloomberg, i funzionari tedeschi credono che con il lavoro diplomatico si possano trovare altri alleati contrari al blocco e di riuscire a trovare una soluzione al problema attraverso il dialogo con i rappresentanti cinesi. “Non vogliamo una guerra commerciale con la Cina. Le auto elettriche devono diventare più economiche attraverso una maggiore concorrenza, mercati aperti e condizioni di localizzazione significativamente migliori nell'UE, non attraverso guerre commerciali e compartimentazione del mercato”, aveva commentato il ministro tedesco dei Trasporti, Volker Wissing. Sul fronte del no ai dazi per il momento ci sono anche Svezia e Ungheria, tutte preoccupate che un provvedimento punitivo nei confronti delle auto cinesi possa riflettersi in settori dell’agricoltura, dell’aviazione e delle automobili di grandi dimensioni. 

SI APRONO I COLLOQUI - I grandi marchi tedeschi - Volkswagen, Audi, Mercedes e BMW - fanno molto affidamento sulle vendite dei propri modelli più lussuosi all’interno del mercato cinese, che è il più grande del mondo. Se quindi i dazi europei dovessero essere seguiti da dazi cinesi che penalizzano l’ingresso di vetture tedesche nel paese del dragone potrebbe essere un duro colpo per le loro finanze. La prossima settimana il ministro dell’Economia tedesco, Rubert Habeck, volerà in Cina per discutere della questione con i rappresentanti del governo di Pechino. Già alla fine di aprile Habeck aveva sostenuto la necessità di essere cauti con i dazi e che questi sarebbero dovuti essere presi in considerazione solo come ultima ipotesi.



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Ritratto di giocchan
14 giugno 2024 - 17:25
"Sul fronte del no ai dazi per il momento ci sono anche Svezia e Ungheria" tutti nomi assolutamente non interessati: la Germania riceve le pressioni di Tesla (che ha uno stabilimento in Germania), oltre a quelle di Mercedes/BMW/ecc.. che esportano berline di lusso in Cina, la Svezia riceve pressioni da Volvo (che ha sede in Svezia), l'Ungheria è invece pressata da BYD (che sta per costruire uno stabilimento lì... se l'UE tassasse anche l'importazione di semilavorati l'accordo potrebbe saltare?). Invece il signor ministro italiano non riceve pressioni da nessuno e grida "giustizia è fatta"...
Ritratto di Flynn
14 giugno 2024 - 20:09
2
Grandissimo Habeck, che si presenterà in Cina con una valigia di würstel e birra, nella speranza di giocarsela all’Europa. Grandissimo D’Urso che non ha ancora capito che se l’acquirente rinuncia a una elettrica cinese di certo non si butta su una italiana, visto che non ne abbiamo !
Ritratto di alex_rm
15 giugno 2024 - 08:35
Il ministro durso é contento dato che ha fatto togliere la bandiera italiana su Fiat 600,topolino e fatto chiamare la alfa junior invece di milano e intanto la smobilitazione delle industria automobilistica italiana continua con mirafiori chiuso almeno fino a fine settembre
Ritratto di AZ
15 giugno 2024 - 08:02
I cinesi devono adeguarsi.
Ritratto di Road Runner Superbird
15 giugno 2024 - 08:33
La Germania ormai ha perso potere e voce in capitolo in Europa. Il baricentro si è spostato sull'asse franco-italiano sostenuto dagli USA. Nelle scelte industriali (Stellantis, JV della difesa) e securitarie (verso l'assertività russa e cinese), Parigi e Roma sono allineate sugli interessi occidentali.
Ritratto di Al Volant
15 giugno 2024 - 09:44
Beh non esageriamo... la Germania è stata data per morta almeno 10 volte nella storia.
Ritratto di Road Runner Superbird
15 giugno 2024 - 13:06
Dopo una rapida ascesa poi hanno sempre un contraccolpo e perdono, perché culturalmente non hanno una visione strategica. Ora sono nella fase discendente. Nell'ultimo ventennio, si sono affidati totalmente alla produzione e i guadagni, forti della loro manodopera ed economia, senza considerare che stavano facendo affari con rivali sistemici e paesi contrapposti, inimicandosi anche gli altri paesi "amici" in Europa per i loro diktat austerici. Ora non hanno più l'energia russa, altrimenti avrebbero perso la difesa americana, e l'industria causa guerra in Ucraina, post COVID e concorrenza cinese è in affanno. Aggiungi che non c'è più la Merkel e che in Germania ci sono dissapori interni tra bavaresi, prussiani e il resto delle Germania. Non hanno nemmeno una politica così forte, vedi le europee. La Francia, unica vera potenza europea, lo sa e potrà fare fronte comune solo con l'Italia per gli interessi europei (vedi anche in Africa, dove la Francia è sempre più debole mentre l'Italia riesce ad avere una posizione costante).
Ritratto di Quello la
15 giugno 2024 - 10:24
Non sono d'accordo con i dazi perchè danneggiano imprese (anche quelle teoricamente favorite) e consumatori, ma, a prescindere dai miei pareri che non contano, Cina non fa parte del WTO? E questa cosa è concessa? Evidentemente sì... però... boh, non capisco che senso abbia porci tante deregulation se poi, al primo soffio di vento, si torna al protezionismo.
Ritratto di Andre_a
15 giugno 2024 - 12:05
Nel diritto internazionale la linea di confine tra il concesso e il non concesso è estremamente labile. Se fai una cosa contraria ai trattati chi ti ferma? È come in una classe di bimbi senza l'insegnante: ognuno fa quel che gli pare finché il bimbo più grosso non decide di passare alle mani.
Ritratto di Miti
16 giugno 2024 - 12:48
1
Andre_a, esattamente così. Ma il caso peggiore potrebbe essere altro...che il bimbo bullo potrebbe essere "pilotato" da quello furbo.
Ritratto di Miti
16 giugno 2024 - 12:50
1
Comunque, il Premium tedesco ha grossi interessi in Cina. l'Audi ha appena investito 2 miliardi la. La Vag e MB hanno grossi interessi la. La BMW uguale. L'altra "Europa" non ha nulla. Leggi i francesi...
Ritratto di Kappa18
15 giugno 2024 - 10:43
A mio avviso, se le tasse o dazi di importazione per un auto europea in Cina, sono del 25%, andava fatto uguale, cosi si era fuori da ogni ricatto e contestazione. Se la Cina vuole farcela pagare, ha mille modi per farlo. Una VW (solo un esempio) che acquistiamo in Europa, made in Germany, ha moltissima componentistica Cinese.
Ritratto di Andre_a
15 giugno 2024 - 12:10
Fuori da ogni contestazione e ricatto non c'è nulla, anche applicando alla Cina gli stessi dazi che la Cina applica all'Europa c'è rischio di ritorsioni, quelli non hanno mica un'opinione pubblica interna a cui dar retta... Ciò nonostante sarei stato pienamente d'accordo, il messaggio che si passa sarebbe stato diverso. Questa puzza di dichiarazione di guerra commerciale, e nelle guerre ci rimettono tutti
Ritratto di Rav
15 giugno 2024 - 18:24
4
Allora qualcuno di intelligente ancora c'è. La lotta ai cinesi non sarebbe poi così necessaria se non avessi messo in crisi di proposito l'industria interna. Ora che tutto scricchiola allora bisogna fargli la lotta.
Ritratto di CR1
16 giugno 2024 - 06:03
Dicono che la borsa ha festeggiato con questi dazi ridotti , solo Baic ha perso . E non sono nemmeno immediati potranno essere ammorbiditi o aggirati con le fabbriche in Europa . IL titolo da dove ho tratto questa è : Dazi UE , ecco perché non fermeranno l'invasione delle auto cinesi
Ritratto di Marcoklunk
16 giugno 2024 - 16:57
Solo stupida propaganda, invece di pensare che non produciamo più nulla vendiamo fumo agli allocchi per poche centinaia di auto elettriche! Perche non pensare a produrre invece?
Ritratto di alex_rm
17 giugno 2024 - 09:58
Nuova guerra commerciale germania francia con l’Italia che oramai fa solo da spettatore avendo svenduto tutto(per ultimo il settore auto ai francesi)
Ritratto di Alfiere
17 giugno 2024 - 11:26
2
La germania non ha torto su molti aspetti, ma non possiamo permettere ai cinesi di vendere sul nostro territorio non tanto per gli incentivi governativi ma per il costo del lavoro.
Ritratto di erresseste
17 giugno 2024 - 13:58
Ammazza, so forti sti Tedeschiiii
Ritratto di POWERSMARTTHEBEST
18 giugno 2024 - 09:38
se l europa non si sveglia i cinesi arriveranno con le auto a motore termico e sara la fine di tutto il settore auto in europa .