Il Presidente ANIA, l'associazione delle imprese assicuratrici, nel corso dell'annuale relazione ha fornito le paurose cifre che confermano ancora che quasi 4 milioni di vetture, quasi il 9% del parco circolante in Italia, è privo di copertura assicurativa. Ciò vuol dire che quando usciamo per andare al lavoro, a far spesa, a portare i figli a scuola, in media incrociamo una o due vetture (dipende dal traffico e dalle zone...) senza RCA: speriamo che quelle non "incrocchino" con noi! Sul fronte delle altre cifre a tema il citato papaverone ha però asserito che il costo medio è di soli 450 euro! Ma scherziamo? Guido senza incidenti dal 1992, auto a me intestate dal 1995, sono da 8 anni in prima classe e questa volta come in occasione dei precedenti rinnovi ho sempre dovuto minacciare l'AD della mia Compagnia (una nota telefonica milanese) per avere un prezzo che desse un senso al termine "bonus-malus": infatti ogni proposta di rinnovo che via via ho ricevuto negli anni era quantomeno pari al premio in scadenza, se non superiore! Poi, come detto, PEO, PEC al vetriolo e, a stretto giro di posta, "su indicazione del nostro AD" ecco miracolosamente che il servizio clienti mi proponeva un nuovo e più conveniente preventivo. Quest'anno ci ho guadagnato maxi pizza e due birre, ma, seppur lungi da me condividere gli evasori RCA, posso almeno comprendere che per taluni individui, magari non impeccabili oppure "solamente" residenti in alcune zone "calde", certe capacità contrattuali siano loro precluse e le scelte siano davvero poche. Ma perchè non ancorare i premi al conducente, magari in base al saldo di sta benedetta patente a punti? Perché bisogna rimpiangere il periodo pre liberalizzazione? L'auto è uno strumento oramai quasi indispensabile ed è già abbastanza tassato!