Ormai da anni Lancia punta solo sulla Ypsilon, che tra l'altro vende solo in Italia.
Non è possibile che una casa storica come quella torinese si riduca a ciò.
Premetto di aver teorizzato un piano industriale per FCA composto da ben 75 modelli… di cui ben 7 a marchio Lancia. In questa occasione parlerò appunto di questi 7 modelli, magari in futuro sviscererò i piani per tutti i 9 marchi (attivi) di FCA.
Parto dunque col dire che, a mio avviso, va mantenuta una linea "chic", "elegante" e perché no anche "lussureggiante" e orientata al "comfort" per quanto riguarda il marchio, orientato alla moda e al design. Vetture dal design inconfondibile che, soprattutto nei modelli più piccoli, sposano gusti abbastanza femminili ma non per questo trascurano le altre clientele. Insomma, secondo me bisogna recuperare la linea intrapresa anni fa con Ypsilon, Delta e Musa… non a caso tre nomi da ripescare.
Il primo modello è ovviamente la nuova generazione della Lancia Ypsilon. Sempre orientata verso il gusto femminile, sempre molto alla moda e molto chic. Forse sarebbe da proporre esclusivamente elettrica mentre quella attuale (del 2011) rimarrebbe per qualche anno (esattamente come avviene con la nuova 500 Elettrica e il modello del 2007).
Dopodiché abbiamo la Lancia Musa che, a dispetto del nome, non sarà una monospazio ma un piccolo crossover cittadino… sostanzialmente una Ypsilon rialzata. Un piccolo suv sui 4 metri o poco più, anch'esso destinato principalmente alle donne e molto chic nelle linee.
Nonostante tutte le critiche… proporrei anche una nuova Delta, del tutto simile a quella del 2008 come dimensioni e target di vendite. Qui il design diviene più maturo, mantenendo però il family feeling della casa. Sostanzialmente si hanno delle linee meno femminili, esattamente com'erano quelle della suddetta Delta rispetto a quelle della Ypsilon. Gli interni si fanno sempre più lussureggianti e non guasterebbero di serie alcune accortezze marcatamente premium, come l'insonorizzaizone di qualità, il divano posteriore scorrevole diviso 40/20/40 e l'apertura automatica del portellone. Non mancherebbero poi versioni effettivamente lussuose, con pelli, sedili riscaldati e portabicchieri climatizzati. Il tutto per una berlina due volumi da 4 metri e mezzo. Ah… magari non guasterebbero versioni sportive infarcite di cavalli e magari la HF con trazione integrale.
Leggermente più piccola sarebbe poi la Lancia Keyros (nome preso da un render su internet), un suv di dimensioni simili alla Jeep Compass. Simile per concetti alla Delta e quindi più maturo rispetto a Ypsilon e Musa ma comunque chic, elegante e raffinato. Anche in questo caso si avrebbero versioni più lussuose e talune più sportive ma già di base la dotazione sarà di ottimo livello.
Non può mancare poi una vera berlina, più o meno sui 4,7/4,8 metri. Ho trovato il nome Athena, che mi sembra veramente adatto anche per non andare a scomodare qualche nome storico. In questo caso il design matura esponenzialmente mantenendo però, comunque, caratteristiche comuni ai modelli più piccoli per creare appunto un family feeling. Mi vien da fare l'esempio di Citroën che vanta sia modelli sbarazzini come C3 Aircross sia modelli più seri come C5 Aircross (è lo stesso concetto adottato con la Delta). Una vera berlina lussureggiante e confortevole, con spiccate versioni di vero lusso. E quindi un prezzo non indifferente.
Non sarebbe un'idea così folle proporre un monovolume, Lancia Zeta. Ovviamente anche in questo caso si punta al comfort, all'eleganza e al lusso (apparente ed effettivo).
Infine, non guasterebbe una coupé 2+2 anche cabrio erede della mitica Fulvia. Un'auto spensierata, confortevole, elegante, esempio di dolce vita, orientata perché no al lusso e… magari, con una versione HF.
Sono 7 modelli più che fattibili, coerenti con ciò che il marchio è attualmente ma comunque legati in qualche modo al passato.