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Ritiro marchio Lancia dall'Europa
09 maggio 2015 - 12:42
Ritratto di IloveDR
alVolante di una
Volkswagen Polo 1.4 TDI 69 CV Comfortline
Ci siamo, il momento che tutti noi Lancisti temevamo è arrivato: FCA sta iniziando ad avviare il ritiro del marchio Lancia dal mercato europeo. Il marchio Lancia incarna più di qualunque alto la metafora di una gestione cieca e sorda dei vari brand prodotti sotto l’ombrello di Fiat. Eppure Lancia aveva (forse ha ancora) tutto per avere successo che merita, ma Fiat/FCA ha dirottato gli investimenti su altri obiettivi sicuramente più remunerativi sul breve-medio periodo. E se noi in Italia ci troviamo a festeggiare il 30th anniversario della Ypsilon con una “festa” che sa più di una meste veglia funebre, tutti i concessionari francesi del marchio italiano tutto hanno ricevuto una lettera di disdetta con preavviso di due anni rivela il sito francese AutoActu . Non potranno più vendere nuove automobili recanti il logo del marchio di Vincenzo Lancia dal marzo 2017. salone lancia parigiLa partecipazione agli ultimi Saloni di Parigi e Ginevra sono state più che altro la plastica rappresentazione uno stand di un concessionario in un centro commerciale di provincia più che il biglietto da visita di un brand automobilistico con quasi 110 anni di vita. Con nessun nuovo modello in preparazione e, con una gamma ormai ridotta all’osso, era ovvio che Lancia finisse nel modo peggiore. Così dopo, la Thema , che non avrebbe mai potuto nascondere le sue origini yankee (si tratta di una Chrysler 300C rimarchiata), la Delta la cui produzione si è fermata a luglio 2014, e il Voyager , un altro modello rebadged, che scomparirà quest’anno. Ma il danno è fatto, e dobbiamo dire addio a Lancia. L’unica speranza per la sua rinascita, è che i lancia chiudemarchi del gruppo funzionino bene (soprattutto Alfa Romeo) affinchè Sergio Marchionne possa riconsiderare la sua decisione magari sfruttando le piattaforme e tecnologie delle prossime Alfa Romeo creando auto Lancia degne di questo nome. Ma questo è solo un sogno che noi di savelancia continueremo a coltivare.
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Ritratto di PongoII
9 maggio 2015 - 13:27
7
Indubbiamente la notizia non può far altro che rattristare chiunque ami le Auto, a prescindere dalla nazionalità propria e del veicolo. Lancia è stato (purtroppo pare si debba parlare al passato) un marchio identificativo di un ben noto stile elegante di produrre auto, anche nell'infausto periodo della Trinità Fiat, in cui le auto Fiat erano le popolari, le Alfa le sportive e le Lancia quelle meglio curate stilisticamente, anche se le piattaforme erano le stesse (cito il trio Tempra, 155, Libra oppure il binomio Idea / Musa). Credo di essere uno dei pochi fuori dal coro dei tanti zerbini di Marchionne (o come l'ha definito ieri sera Crozza-Montezemolo "Minchiònn€") che crede che la cura attuata dall'AD/CEO FCA stia, se non uccidendo il paziente, almeno mutilandolo. L'obbiettivo è chiaro, FCA mai più generalista e verso il total premium: metteranno i brillantini sul cruscotto delle Panda e le porranno in vendita dai 25K in su, od almeno ci proveranno. Lancia credo che sia la gemella siamese sacrificata per il rilancio Alfa e, seppur alfista da sempre, me ne dolgo in quanto vero appassionato delle belle auto che, almeno fino ad un certo periodo, erano al 100% mostra del superiore stile italiano. Ma ora è tutto globalizzato e fagocitato dal primario interesse economico. Pur sperando in un dietro-front, per adesso mi unisco al saluto "ADDIO LANCIA!".
Ritratto di PongoII
9 maggio 2015 - 16:28
7
Dedra, non Libra. In una prova che ho appena postato me ne sono accorto... scusate il lapsus..
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
9 maggio 2015 - 13:51
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di IloveDR
9 maggio 2015 - 17:01
3
il marchio Lancia venga utilizzato per identificare le versioni più lussuose e rifinite delle auto dell'ex Gruppo Fiat, come fa Mercedes con Maybach, Ford con Vignale...un vero rilancio come si accingono a fare col marchio AlfaRomeo è, ormai, praticamente impossibile.
Ritratto di Fr4ncesco
12 maggio 2015 - 21:49
2
la Chrysler 200 è un ottima vettura basata su un pianale globale, quindi l'avrei importata come Lancia Flavia e dotata di opportuni motorizzazioni per il mercato europeo. Si parla di una "compact" marchiata Chrysler per il mercato Americano: bene, sulla base della Giulietta avrei realizzato l'erede della Delta ed esportata negli USA come Chrysler 100. La Ypsilon vende alla grande e l'avrei continuata a produrre tranquillamente. In questo modo Lancia poteva continuare ad esistere...
Ritratto di TheStig_97
9 maggio 2015 - 17:23
Era una notizia che ci si aspettava, era solo questione di tempo. Anche se mi rattrista la situazione odierna del marchio di Chivasso, condivido la scelta di Sergio Marchionne di "congelarlo" preferendo il rilancio delle altre due case storicamente conosciute come simboli di lusso e sportività: Maserati e Alfa Romeo. Il passato di Lancia è pieno di successi e d'innovazioni (ricordo in un tributo di Top Gear alla casa italiana, veniva lodata per molte innovazioni tecniche: prima casa automobilistica a montare un V6 su una vettura stradale, prima casa a montare un alettone elettronico retrattile, etc.) e cito auto come Delta e Thema (MkI), Stratos, Fulvia, Rally037. Ma per ogni auto che funzionava ce n'era un'altra che è stata un flop: la Beta, prima Lancia prodotta sotto l'epoca Fiat che fece ritirare il marchio dal mercato britannico; la Gamma, tristemente nota per la sua inaffidabilità; la Lybra, che doveva rilanciare Lancia come marchio premium ma di premium aveva ben poco. Una parentesi a parte la vorrei dedicare alla Thesis, che ritengo l'ultima vera Lancia ma che allo stesso tempo è stata protagonista dell'abbandono definitivo dell'idea di fare di Lancia un marchio di lusso a causa degli esorbitanti costi di produzione dovuti principalmente al nuovo pianale inedito; un'auto che secondo me (trazione a parte) poteva vedersela con la Jaguar S-Type. Resto dell'idea che un futuro roseo per Lancia si possa vedere solo con la vendita del marchio, cosa alquanto improbabile visto che Lancia non ha stabilimenti ad essa dedicati, almeno che FCA non voglia cedere assieme al marchio anche uno dei suoi stabilimenti. P.S: FCA ha marchi, con le quali potenzialità se venissero sfruttate in pieno, potrebbero fare concorrenza all'intera triade tedesca (BMW-Mercedes-Audi VS Alfa Romeo-Maserati-Lancia).
Ritratto di Fr4ncesco
12 maggio 2015 - 21:43
2
Purtroppo non è una novità, nei piani FCA non c'è mai stato un accenno ad un nuovo modello Lancia. Con l'ultima Ypsilon prodotta scomparirà anche il marchio dai listini. Lasciando da parte la passione e ragionando razionalmente, c'era poco da fare. Come hanno già scritto gli utenti sopra, Lancia è sempre stato un marchio difficile da gestire, con alti e bassi. Prima che fosse acquistata da Fiat, già aveva svariati problemi che avevano contribuito a darle una cattiva immagine negli USA e in GB, tanto che lasciò quei mercati già a inizio 80. Poi tra gli 80 e i 90 ritrovatò un certo splendore, con modelli eccellenti e successoni sportivi. Poi arrivarono le economie di scala, Fiat non navigava in buone acque, cercava di risparmiare qua e la e il prodotto non era più all'altezza della concorrenza, così da perdere clienti anche Italia. Poi hanno tentato di proporre il marchio per le Chrysler in Europa, ma erano troppo americane per i "Lancisti" e poco blasonate rispetto la triade BMW-Mercedes-Audi per il resto dei clienti. FCA punta a rilanciare Alfa Romeo per il semplice motivo che questo gode di una migliore immagine negli USA. Lancia purtroppo da troppi anni è confinata nell'Europa continentale (a parte qualche caso come il Giappone) e l'investimento fatto non potrebbe essere ripagato.
Ritratto di internet960
14 maggio 2015 - 01:32
la mazzata finale c'è stata con l'importazione di modelli americani, modelli che in italia chi capisce qualcosa sa che non possono avere successo quindi è evidente che l'hanno fatto apposta.
Ritratto di IloveDR
14 maggio 2015 - 08:57
3
in quel periodo, forse il 2011, tutti ci siamo chiesti perché la 200 era stata importata solo nella versione cabriolet, la cosa più logica era di affiancarli anche la berlina, da noi rinominata Flavia...tutto perfettamente studiato, per eliminare un marchio scomodo.