TERZI I FAVORITI - Sono il medico Giovanni Moceri e il giornalista Daniele Bonetti ad aggiudicarsi l’edizione 2019 della 1000 Miglia, gara di regolarità per auto storiche vinta a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928. Al secondo posto un’altra vettura del Biscione, l’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, guidata da Andrea Vesco e Andrea Guerini, che hanno relegato al terzo posto l’equipaggio vincitore delle edizioni 2013, 2015 e 2018, composto da Juan Tonconogy e Barbara Ruffini. I due quest’anno si sono presentati al volante di una Bugatti Type 40 del 1927, dopo aver trionfato l’anno scorso con un’Alfa Romeo.
CORSA STORICA - La 1000 Miglia è una gara di regolarità, dove non vince chi guida più veloce ma chi mantiene un’andatura più regolare: ogni tappa ha tempi di percorrenza stabiliti, quindi arrivare al traguardo in anticipo o in ritardo comporta delle penalità. Non per altro la classifica finale è stilata in base ad un punteggio e non ai tempi. Il percorso, con partenza e arrivo a Brescia (dopo il “giro di boa” a Roma) ricalca quello della gara di velocità costa fra il 1927 e il 1957, quando la 1000 Miglia faceva parte del Campionato del Mondo Sportprototipi insieme ad altre celebri gare di durata, come la 12 Ore di Sebring e la 24 Ore di Le Mans.
TANTI VIP AL VIA - Negli ultimi anni la 1000 Miglia è diventata un appuntamento imperdibile dove vedere su strada automobili da museo, affidate speso a volti famosi del mondo dello spettacolo, della televisione e anche ex piloti: quest’anno ad esempio erano al via gli chef Carlo Cracco e Joe Bastianich, i conduttori Guido Bagatta e Federica Masolin e l’ex ferrarista Gianfranco Fisichella.