UN SUMMIT CON RISULTATI CONTESTATI - Interlocutorio, inconcludente, flop e via di questo passo. Sono i commenti raccolti dall’incontro di mercoledì scorso tra i costruttori automobilistici tedeschi e il governo di Berlino (qui la news) per valutare la situazione della lotta all’inquinamento e soprattutto la realtà delle auto diesel, messe fortemente in discussione dalla vicenda Dieselgate e dalle sempre maggiori pressioni delle città che ne vogliono proibire la circolazione. Ai giudizi vuoi perplessi, vuoi chiaramente critici, si è aggiunto ora anche quello della Ford che in Germania che ha la sede della sua filiale europea, e che per la gamma proposta ha il profilo di costruttore a tutto tondo. La Ford ha criticato le decisioni prese dal meeting di Berlino sostenendo che le misure decise sono semplicemente “inefficaci”. Tra l’altro, la stessa Ford aggiunge che il pacchetto di iniziative previste dall’accordo tra case costruttrici e governo potrebbero ingenerare delle aspettative destinate a essere poi deluse.
AMMODERNAMENTO SOFTWARE - Il giudizio è particolarmente “mirato” nel valutare l’annunciato richiamo di più di 5 milioni di veicoli per compiere interventi di ammodernamento del software di gestione del motore volti a ridurre le emissioni di ossidi di azoto. Ciò per le auto soprattutto Euro 5 e una parte di Euro 6. Notoriamente l’iniziativa vedrà protagoniste Mercedes, BMW e il gruppo Volkswagen, ma la Ford stronca l’operazione affermando che un aggiornamento di software rappresenta un “minimo vantaggio per il cliente senza offrire alcun vantaggio sulla qualità dell’aria”.
INCENTIVI PER ROTTAMARE - La Ford tedesca, punta sulla soluzione del rinnovo del parco circolante. In Germania la Ford offre incentivi compresi tra 2 mila e 8.000 euro a chi deciderà di cambiare la propria vecchia auto Euro 1, Euro 2 o Euro 3, immatricolate prima del 2007. Ciò per l’acquisto di una Ford nuova. In proposito va detto che la Ford ha comunicato che sta studiando la possibilità di ampliare la proposta anche in altri paesi. La prassi degli incentivi per togliere dalla strada i veicoli più vecchi è attuata in Germania anche dal gruppo Volkswagen, dalla BMW e dalla Toyota.
LE DIVERSE PROPOSTE “INCENTIVANTI”… - La BMW, in particolare, offre un bonus fino a 2.000 euro a chi rottamerà la sua BMW Euro 4 in caso di acquisto di una BMW i3 elettrica, oppure di una vettura ibrida plug in, o una BMW Euro 6. La Toyota, dal canto suo, offre ai suoi clienti tedeschi fino a 4.000 euro per la rottamazione di un’auto diesel di qualsiasi marca, in cambio di Toyota ibrida di qualsiasi modello. Il gruppo Volkswagen ha confermato che praticherà incentivi ai proprietari di vetture Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4, in cambio dell’acquisto di una vettura delle cinque marche del gruppo, Volkswagen, Audi, Porsche, Skoda e Seat. Inoltre richiamerà 1,5 milioni di vetture in più rispetto a quanto stabilito dal richiamo relativo al Dieselgate per modificare i software di gestione del motore e ridurre le emissioni (qui la news).
IL MINISTRO ACCUSA LE CASE ESTERE - Il panorama dei commenti e delle prese di posizione in materia di diesel e di interventi per migliorarne l’impatto ambientale, il ministro dei Trasporti Alexandre Dobrindt ha criticato i costruttori non tedeschi per il loro rifiuto a partecipare all’iniziativa dei richiami per aggiornamento dei software. Ciò con la giustificazione che le posizioni e le situazioni tecniche sono troppo lontane. Infine, è da sottolineare che la Ford ha anche giudicato come comprensibile che le autorità locali delle città introducano norme che vietano l’accesso alle auto diesel. In Germania, tale possibilità è molto concreta a Stoccarda (città della Mercedes, della Porsche e della Bosch) oltre che a Monaco di Baviera. Il tema è di grandissima attualità anche perché è diventato argomento di primo piano nella campagna elettorale per le elezioni politiche previste nel prossimo settembre.