Grazie alla mediazione effettuata dall’associazione dei consumatori europea BEUC, a seguito della class action, i proprietari di Peugeot e Citroën con motore diesel di ultima generazione possono tirare un sospiro di sollievo. L’associazione è infatti riuscita a ottenere che le due case automobilistiche si impegnino a risarcire i possessori di auto Peugeot e Citroën immatricolate dal 2015 che negli ultimi mesi sono stati costretti a sborsare fino a 1.200 euro per la riparazione del serbatoio preposto a contenere l’AdBlue.
Nello specifico, alcuni esemplari di auto di questi due marchi con propulsore a gasolio con catalizzatore selettivo SCR, riconoscevano come vuoto il serbatoio adibito a contenere l’additivo AdBlue, quando in realtà non lo era. Si trattava quindi di un difetto di progettazione che interessava tutto il gruppo serbatoio dell’AdBlue (comprende serbatoio, pompa e centralina), che però non era stato riconosciuto come tale dai costruttori. Senza la sostituzione di questo componente le vetture potevano non essere in grado di avviarsi.
Sia Peugeot e Citroën hanno così riconosciuto il problema impegnandosi a rimborsare i clienti e fornendo riparazioni gratuite. Con questa presa di posizione le due case automobilistiche appartenenti al gruppo Stellantis hanno così evitato anche le sanzioni per pratiche commerciali scorrette. Secondo quanto comunicato dall’associazione dei consumatori Altroconsumo, i clienti italiani avranno diretto a delle compensazioni economiche commisurate all’anzianità della vettura e ai chilometri percorsi.
Secondo quanto riportato su Altroconsumo, i possessori di auto Citroën o Peugeot di sei anni con 45.000 km all’attivo saranno rimborsati all’80% del costo dei pezzi di ricambio (se il serbatoio è costato 1.000 euro, il rimborso sarà di 800 euro). Questo rimborso è valido per le sostituzioni avvenute a partire dal 13 febbraio 2023, e per quelle future, fino al 31 agosto 2024. Se il ricambio è stato già effettuato sia Citroën che Peugeot riconoscono anche 30 euro come costo di manodopera. Se invece si è eseguita la sostituzione del serbatoio tra il 1° gennaio 2021 e il 12 febbraio 2023 allora il rimborso, manodopera inclusa, può arrivare fino a 230 euro.