ALTRE FORME DI DESIGN - Il Museo dell’Automobile di Torino ha ospitato negli ultimi mesi retrospettive su grandi disegnatori del passato, fra i quali Marcello Gandini (“papà” della Lamborghini Miura), Giorgetto Giugiaro (sue le prime generazioni delle Fiat Panda e Volkswagen Golf) e Leonardo Fioravanti, autore di “gioielli” come la Ferrari 365 GTB/4. Alle esposizioni su questi grandi esponenti del design segue ora una mostra dedicata a nomi meno noti, che hanno firmato però altre grandi pagine dello stile automobilistico: è dedicata a loro infatti la rassegna Auto che Passione! Interazione fra grafica e design, una retrospettiva in programma da oggi 29 marzo dove sono esposti manifesti, cartoline e disegni a tema automobilistico firmati da grandi grafici e pubblicitari del passato.
LE PRIME PUBBLICITÀ - Fra le opere esposte ci sono anche quelle di Jules Chéret, pubblicitario e pittore francese nato nel 1836 considerato il “padre” dei manifesti moderni: è sua infatti la celebre litografia (una stampa su lastra) del 1900 chiamata Benzo Moteur, fra i primi manifesti pubblicitari di un lubrificante per automobili. Sono esposti anche i manifesti pubblicitari Fiat 520... Optima! e Fiat Ardita, due opere del 1928 e 1933 realizzate dagli artisti Plinio Codognato e Alberto Bianchi, oltre al manifesto di Marcello Dudovich per la Fiat Balilla. A queste ed altre opere si aggiungono inoltre 6 automobili storiche, che secondo i curatori della mostra hanno segnato il design del ‘900: sono le Alfa Romeo 8C 2300 Touring del 1934, Lancia Aurelia B52 Coupé del 1951, De Tomaso Pantera GTS del 1974, Ferrari 308 GTB del 1980, Castagna Vittoria del 1990 (esemplare unico su base Alfa Romeo SZ) e Zagato ISO Rivolta GT del 2017.