Dalle derapate con gli sci sulle nevi di Salice D'Ulzio, con i maestri e gli allievi di SciAbile (qui per saperne di più), ai tempi cronometrati in pista con la nuova BMW per preparare l'avventura di Daytona 2019, Alex Zanardi è sempre a "tavoletta": quali i programmi per il 2018?
''Sono molto carico, sarà un altro anno bellissimo. A 51 anni continuerò innanzitutto con le mie attività paraciclistiche: il prossimo agosto c'è da disputare il Mondiale in Italia, a cui tengo molto. Poi cambierò la programmazione dell'allenamento per preparare un paio di 'Iron man' a cui vorrei partecipare prima della fine anno (si tratta di competizioni da 226 km: 3,86 km coperti a nuoto, 180,2 km in handbike e 42,195 km con la carrozzina, ndr). Nel frattempo scenderò in pista per sviluppare quella M8 GTe che BMW mi ha offerto di guidare a Daytona 2019".
Per la gara di endurance in programma in Florida la BMW ha messo a punto alcune novità al sistema frenante. Di cosa si tratta?
"Sino a oggi durante le corse ho utilizzando le protesi per frenare. Per me è molto duro fisicamente indossarle in un'auto nel cui abitacolo le temperature molto spesso superano i 55 gradi. In questi giorni stiamo testando un nuovo sistema che mi consentirà di fare tutto quanto con le mani. Mi permetterà di liberarmi delle protesi. Ho già provato la macchina e nel primo giorno di test, con tutto il lavoro che c'è ancora da fare per ottimizzare il sistema e andare alla caccia di quei due o tre decimi di secondo che ancora mancano, ho fatto 800 chilometri. E tutto un altro vivere".
Come funziona?
"Si tratta di una novità che è possibile in considerazione che la M8 nasce con un cambio semiautomatico con comandi al volante, che possono essere spostati dove vuoi. Io ho una leva che mi consente di frenare e, dietro questa, c'è una sorta di grilletto collegato elettricamente che mi permette di scalare le marce".
La Formula 1, due corone in Formula Cart, un titolo nel campionato superturismo italiano e nel paraciclismo quattro ori olimpici e otto Mondiali: Zanardi ci sarà ancora a tenere alto il Tricolore ai Giochi di Tokyo?
"Non ho la sfera di cristallo ma fino adesso i numeri sono dalla mia parte. A meno di crolli fisici improvvisi, tecnicamente c'è la possibilità di rimanere competitivo fino al 2020 e partecipare, quindi, alla mia terza Paralimpiade''.