A CIEL SERENO? - A sorpresa, almeno per chi segue le cose da lontano, i sindacati aziendali Uilm, Fim e Ugl della
Maserati - stabilimento ex Bertone di
Grugliasco (
nella foto) - hanno proclamato uno
sciopero di quattro ore per la giornata di venerdì prossimo. Motivo della protesta è il disaccordo con la decisione dell’azienda di stabilire il periodo delle
ferie di agosto di due settimane, mentre le rappresentanze sindacali ne avevano chieste tre. Oltre all’aspetto per così dire “quantitativo” relativo ai giorni di ferie, la reazione sindacale è anche legata al comportamento dell’azienda che ha deciso senza discutere con i lavoratori.
AZIENDA STUPITA - Alla notizia della proclamazione dell'astensione dal lavoro l’Azienda ha manifestato stupore, da interpretarsi senza dubbio come una critica ai sindacati che non terrebbero conto delle esigenze della produzione. Vale la pena sottolineare che le vendite della Maserti stanno andando non bene, ma benissimo, con 12.512 vetture vendute nel mondo nei primi cinque mesi dell’anno, contro le 15.400 di tutto il 2013. E dunque, è l’implicito ragionamento della Maserati, stupisce che non si comprenda come sia importante tenere i ritmi adeguati alla forte domanda che i modelli del Tridente stanno avendo sui mercati.
SINDACATI PER LA FAMIGLIA - Sull’altro fronte, quello dei sindacati e dei lavoratori, si obietta che la richiesta delle tre settimane era derivata dalla necessità di un giusto riposo dopo un periodo di due anni di impegno forte da parte dei lavoratori. Flavia Ajello della Uilm ha affermato di “non siamo contraria in linea di principio alle due settimane. Vorrei ricordare che il sindacato ha chiesto tre settimane, anche a scorrimento sul periodo (sapendo che il contratto ne prevede quattro), per permettere ai lavoratori, dopo un anno di intenso lavoro, con sabati e domeniche comprese, di poter avere un periodo di ferie abbastanza lungo da trascorrere con le proprie famiglie”. La sindacalista ha anche aggiunto che in media i lavoratori vantano un arretrato di un mese di ferie, proprio per il grande impegno messo nei due anni passati.
LA FIOM GUARDA OLTRE - Nella questione si è inserita ovviamente anche la Fiom, il sindacato dei metalmeccanici che non ha firmato l’accordo con l’azienda per le questioni di organizzazione del lavoro. «Siamo disponibili a iniziative di lotta e protesta insieme con lavoratori e altri sindacati, sapendo però che quello delle ferie è solo l'ultimo dei problemi in ordine di tempo. Le ragioni del malessere tra i lavoratori della Maserati sono anche altre: dai carichi di lavoro ai turni, al salario", ha dichiarato Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom di Torino.