NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE - Nel 2017 la Alpine torna sul mercato dopo 21 anni di inattività. La Renault, proprietaria del marchio, ha investito molto nel suo rilancio e, finalmente, il prossimo anno se ne vedranno i frutti. All'inizio del 2017 verrà svelata la vettura del rilancio, anticipata lo scorso febbraio dalla concept Alpine Vision (nelle foto): dovrebbe chiamarsi A120 continuando la tradizione della A110 degli Anni 60. Le vendite dovrebbero iniziare entro l'estate. Lo stile della vettura definitiva sarà praticamente identico a quello della concept che, a sua volta, è ispirato a quello della storica A110.
CONCORRENTE DELLA 4C - La Renault per la Alpine A120 ha scelto un'impostazione decisamente sportiva con il posizionamento posteriore-centrale del motore e il massimo contenimento dei pesi: le indiscrezioni parlano di un valore intorno ai 1000 kg. Tutte caratteristiche che la rendono una concorrente diretta dell'Alfa Romeo 4C. Anche il prezzo non dovrebbe essere troppo distante: la francese potrebbe partire da circa 60-65.000 euro. Il motore dovrebbe essere un quattro cilindri a benzina 1.8 litri turbo, abbinato ad una variante aggiornata del cambio automatico a doppia frizione già presente sulla Renault Clio RS. La potenza dovrebbe essere di circa 300 CV. La Alpine A120 potrebbe così accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.
SI PENSA AL FUTURO - Ora che la presentazione dell'Alpine A120 si avvicina iniziano a circolare indiscrezioni anche su quello che succederà dopo. L'intenzione sarebbe, in prima battuta, di lanciare nuove versioni derivate dalla coupé. Per prime dovrebbero arrivare la spider e una variante a più alte prestazioni. L’anticipazione giunge dal sito internet Autocar, che ha parlato con il responsabile dell'Alpine, Michael van der Sande, secondo cui sarebbero entrambe ad un livello molto avanzato di sviluppo. Guardando oltre, i responsabili dell'Alpine sarebbero intenzionati a realizzare anche altri modelli che, però, utilizzino la stessa piattaforma della A120. Una mossa quasi necessaria per giustificare gli ingenti costi di sviluppo che la Renault ha affrontato per svilupparla.