DA EVITARE - I temi dell’inquinamento e degli incentivi all’acquisto hanno messo l’automobile al centro del dibattito pubblico in Germania, dove il 24 settembre 2017 sono in programma le elezioni federali e la nomina del nuovo Cancelliere. In testa ai sondaggi rimane Angela Merkel (qui sopra in un'immagine di repertorio), al potere dal 2005 e in lizza per il quarto mandato, che ha lanciato un monito alle case automobilistiche e criticato il meccanismo dei generosi bonus assegnati a manager non certo meritevoli: secondo Merkel non è corretto premiare i dirigenti dopo che questi hanno macchiato l’immagine del settore e causato danni alle società che amministrano, costrette ore a spendere grosse somme di denaro per rimediare a scelte discutibili quando non del tutto errate.
60 MILIONI PER WINTERKORN - La Cancelliera ha parlato della questione durante un’intervista con il magazine Bild, spiegando però che non è compito della politica definire i salari ed i bonus che spettano ai manager di aziende private. Il caso più eclatante di bonus ritenuti troppo generosi è quello di Martin Winterkorn, alla guida del gruppo Volkswagen fino al settembre 2015, che avrebbe ricevuto una buonuscita superiore a 60 milioni di euro nonostante fosse alla guida del colosso immediatamente prima che esplodesse lo scandalo sulle emissioni truccate, il Dieselgate, costato all’azienda finora oltre 20 miliardi di dollari e una somma incalcolabile a livello di immagine. La critica di Merkel è rivolta a situazione come questa, dove manager incassano grosse somme pur senza aver fatto il bene dell’azienda.
SECONDO VERTICE - Nel corso dello stesso incontro la Cancelliera ha spiegato che è necessario ripristinare la fiducia nei confronti dei motori diesel, così da limitare la perdita di valore delle auto coinvolte. Secondo Merkel, inoltre, i costruttori hanno commesso grandi errori ma la Germania vuole un’industria forte e intende tutelare le 800.000 persone che lavorano in Germania nella filiera dell’automobile. La Cancelliera si è detta contraria al divieto di circolazione per le auto diesel e parteciperà al secondo vertice sul diesel, dopo quello del 2 agosto, dov’erano presenti i rappresentati delle case automobilistiche e dei Governi federale e statale.