UN PRIMO EFFETTO - Combattere le frodi, rivedere l’indennizzo diretto e il sistema di rimborso delle lesioni fisiche, cancellare il tacito rinnovo: sono le proposte avanzate dall’Isvap (l’Istituto che vigila sulle assicurazioni) al governo per fare calare le tariffe Rca del 15-18% (vedi qui). Tutto da vedere se queste idee verranno tradotte in nuove leggi; ma un primo risultato l’hanno già ottenuto: il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani (nella foto), ha convocato per il 4 gennaio 2011 l’Isvap e l’Ania (l’Associazione che raggruppa le compagnie) per approfondire le questioni sollevate dall’autorità di vigilanza. Romani intende verificare quelle proposte rispetto alle azioni già portate avanti dal ministero per contenere il costo delle tariffe Rca e per rendere più efficiente il settore assicurativo, aumentando la competizione fra le imprese.
QUALCUNO NON GRADISCE - Carlo Pileri, presidente dell’Adoc (un’associazione dei consumatori), ha però commentato in modo polemico l’iniziativa del ministro: “Romani non può pensare di affrontare un problema importante e complesso come il caro Rc auto ascoltando solo le compagnie”. I Consumatori chiedono di essere ascoltati: “Domandiamo al ministro”, continua Pileri, “di convocare contestualmente le associazioni dei consumatori al tavolo di confronto”. E non manca una stoccata alla stessa Isvap; l’Adoc vuole individuare misure concrete e immediate per ridurre i prezzi delle polizze: “Misure diverse e più incisive di quelle proposte dall’Istituto di vigilanza, le quali rischiano di non determinare alcuna diminuzione dei costi”.