UNA F1 PER LA STRADA - Si avvicina l’inizio delle consegne della hypercar Aston Martin Valkyrie, che sarà nelle “mani” dei clienti a partire dalla seconda metà del 2020. In vista di questa scadenza, la casa inglese ha intrapreso la fase finale dei test e ha voluto come collaudatori d’eccezione anche Max Verstappen e Alex Albon, i piloti di Formula 1 della Red Bull (guarda il video più in basso). Infatti la Valkyrie è opera di un team composto da tecnici delle due società, capitanato da Adrian Newey, geniale progettista della scuderia anglo-austriaca, che ha voluto realizzare una vera e propria Formula 1 adattata alla strada.
OTTO PROTOTIPI - Verstappen e Albon si sono alternati alla guida sulla pista a Silverstone di un primo esemplare di prova della Aston Martin Valkyrie, mentre gli altri due prototipi sono stati affidati ad altri collaudatori: uno è stato messo alla frusta da Chris Goodwin, a capo dei tester per la casa inglese, mentre l’altro ha tenuto impegnati i piloti Darren Turner e Alex Lynn, che guidano le Aston Martin del team ufficiale per il campionato mondiale endurance (il WEC), riservato alle gare di durata. L’Aston Martin costruirà otto esemplari di prova della Valkyrie per la validazione finale, ciascuno dei quali sarà collaudato per vedere che tutto sia a punto prima delle consegne ai clienti.
TEST A FONDO - Test così probanti sono essenziali per un modello come la Aston Martin Valkyrie, considerati il prezzo d’acquisto (oltre 2,5 milioni di euro) e le aspettative che accompagnano quest’auto, fra le hypercar più entusiasmanti degli ultimi anni. Il motore è un V12 aspirato di 6.5 capace di erogare 1.000 CV a 10.500 giri (anche se la lancetta può salire fino a 11.100 giri al minuto) e 740 Nm di coppia a 7.000 giri, al quale si abbina un motore elettrico sviluppato dalla Rimac: fornisce un ulteriore incremento di potenza di 160 CV e 280 Nm di coppia, per un totale di 1.160 CV e 900 Nm di coppia massima. Per la realizzazione dell'Aston Martin Valkyrie sono stati impiegati materiali compositi ultraleggeri, come la fibra di carbonio per il telaio monoscocca.