QUASI UN “ROVER” LUNARE - Sembra uscita da un film di fantascienza, con quei quattro ruotoni agli angoli della carrozzeria, l’abitacolo tutto vetri e l’aspetto di un veicolo per esplorazioni spaziali. E in effetti, l'Audi AI:TRAIL quattro è la fuoristrada “dura e pura” del futuro, almeno come la intende l’Audi. Ideata per lunghi viaggi su strada, ma soprattutto per l’avventura lontano dall’asfalto, è lunga 415 cm, larga 215, alta 167 e ha un passo di 317 cm. Da vera off-road l’altezza minima da terra, pari a ben 34 cm.
UNA COPPIA DA SUPERCAR - Spinta da quattro motori elettrici, uno per ogni ruota (hanno cerchi di 22” e gomme di 85 cm di diametro), l'Audi AI:TRAIL quattro è progettata per la guida autonoma di livello 4 e può muoversi con la trazione posteriore su asfalto, diventando 4x4 quando serve maggiore presa sul terreno. La potenza complessiva è di 435 CV, per una coppia massima di 1000 Nm; il picco di velocità dichiarato è di 130 km/h. Nella guida in fuori strada il guidatore può prendere il controllo della vettura che, però, continua ad assisterlo con avanzati sistemi di ausilio alla guida, grazie a telecamere, laser, radar e sensori ad ultrasuoni. Le gomme si gonfiano e sgonfiano automaticamente, secondo il tipo di terreno; sono dotate, infatti, di regolazione variabile della pressione dell’aria, monitorata da sensori che, assieme al controllo elettronico della stabilità, rilevano le condizioni del fondo stradale e impostano la pressione più adatta.
UN AIUTO DAL CIELO - Costruita con materiali resistenti e leggeri (principalmente, alluminio, acciaio e fibra di carbonio) l'Audi AI:TRAIL quattro ha un peso complessivo di 1750 kg, compreso il pacco batterie agli ioni di litio posizionato sotto il pavimento; per la casa l’autonomia è di 400/500 km su strada e 250 in off-road. Dal portapacchi sul tetto possono decollare cinque droni, che fanno luce grazie a fari a matrice di led e offrono una visione dall’alto del percorso. A veicolo fermo possono illuminare l’area circostante la vettura, per esempio nel caso in cui si voglia fare un picnic di sera, ma possono anche dirigere la luce verso l’interno attraverso il tetto panoramico in vetro se gli occupanti scelgono di rimanere a bordo. I droni si alzano in volo automaticamente, ma, se necessario, possono anche essere comandati dallo smartphone dei passeggeri.
TANTA LUCE E VISIBILITÀ A 360 GRADI - L’abitacolo dell'Audi AI:TRAIL quattro ha quattro posti (con i due sedili posteriori, tipo amaca tesa su una struttura tubolare, asportabili per poterli utilizzare come poltrone all’esterno dell’auto) ed è molto luminoso e ampio, sia in altezza sia in larghezza. Le grandi superfici vetrate, che circondano si allargano all’altezza delle spalle e si estendono fino al pavimento, offrono una visibilità a 360 gradi. Le quattro porte si aprono ad armadio, consentendo un ottimo accesso a bordo, vista anche l’assenza del montante centrale.
UN BINOCOLO SOSPESO E UNA TORCIA SOTTO IL SEDILE - Nell’abitacolo dell'Audi AI:TRAIL quattro lo stile è essenziale, minimalista, ma molto raffinato, con colori naturali sui toni del blu e del grigio, per creare una maggiore connessione tra l’interno e l’esterno della vettura. Davvero curate le finiture e attenta la scelta dei materiali: le plastiche sono gradevoli alla vista, e presentano superfici che si distinguono al tatto, alcune più lisce altre più rugose. Eleganti gli inserti in legno naturale nelle porte, che includono anche dei pratici portabottiglie (ma ci sono anche altri dettagli curiosi, come la torcia elettrica sotto il sedile anteriore e il binocolo pronto all’uso, fissato al centro del soffitto, vicino al parabrezza). I materiali utilizzati sono tutti riciclati (i tappetini, per esempio, sono realizzati in fibra rigenerata con pelle di recupero) e presentano elevate qualità acustiche e termiche.
A BORDO, UN BAGNO DI LUCE - Il parabrezza avvolge la parte anteriore dell'Audi AI:TRAIL quattro, come la cabina di pilotaggio di un elicottero, così da offrire ai passeggeri una visuale libera della strada o del sentiero, sia davanti sia ai lati. Il parabrezza, che fa anche da cofano del baule anteriore, e il portellone posteriore hanno un ampio angolo di apertura, offrendo un facile accesso a grandi vani, dotati di cinghie per mantenere sicuri i bagagli durante il trasporto. Integrato nel paraurti posteriore c’è un altro scompartimento separato, per riporre oggetti sporchi come scarponcini da trekking, attrezzatura da arrampicata o capi di abbigliamento bagnati. Le pedane a scomparsa alla base delle porte fuoriescono automaticamente, per rendere più facili le operazioni di carico e scarico del portapacchi.