A PILA, FINO A 408 CV - La novità più importante dell’Audi al Los Angeles Auto Show, aperto al pubblico dal 22 novembre al primo dicembre prossimi, è le versione coupé dell’elettrica e-tron, ovvero l’Audi e-tron Sportback. Con la “sorella” condivide la meccanica, gran parte della carrozzeria (che ha le stesse dimensioni, eccetto l’altezza, inferiore di 1 cm, da 163 a 162) e i due motori elettrici per una potenza complessiva di 360 cavalli (incrementabili a 408, per una durata di 8 secondi, sfruttando la funzione Boost), per la versione 55 quattro e 313 CV per la 50 quattro.
PIÙ BASSA E FILANTE - La linea della Audi e-tron Sportback guadagna parecchio dall’abbassamento del tetto e dall’inclinazione maggiore del lunotto, rendendo molto slanciata la silhouette della macchina. Che, allo stesso tempo, appare equilibrata. Il frontale non cambia rispetto alla e-tron, con la mascherina in grigio platino chiaro; la fiancata, invece, termina con il lunotto da sportiva e la parte posteriore è inedita nella parte bassa (i fanali sono gli stessi), con il paraurti ridisegnato e lo spoiler “a becco d’anatra” sul portellone. L’allestimento S line enfatizza il carattere sportivo dell’Audi e-tron Sportback, con i cerchi in lega di 20” (abbinati alle le sospensioni pneumatiche), il paraurti anteriore più sagomato e i passaruota e gli specchietti nello stesso colore della carrozzeria. Ottimo il coefficiente aerodinamico Cx, che nel caso della S line con i retrovisori a telecamera optional è pari a 0,25 (per la e-tron è uguale a 0,27).
LO SPAZIO NON MANCA, NEPPURE DIETRO - Gli interni sono spaziosi, e anche seduti sul divano l’ariosità è notevole: la linea discendente del tetto non toglie agio in altezza e anche chi è alto più di 180 cm non sfiora il soffitto con la testa. Per il resto, l’abitacolo della Audi e-tron Sportback replica lo stile e la qualità di quello della “sorella”, con finiture curate e materiali pregiati. Gradevoli i due ampi schermi a sfioramento nella zona centrale della plancia: con quello più in basso si gestisce anche il “clima” e si può scrivere con le dita l’indirizzo da impostare quando si usa il navigatore. Il baule non è male per la categoria, ed è composto da due vani: uno davanti, dove si può riporre il cavo di alimentazione, e uno dietro, per una capacità complessiva di 615 litri (contro i 660 della e-tron “classica”); abattendo lo schienale del divano la capacità sale a 1655 litri.
AUMENTA L’AUTONOMIA - Come per la e-tron, nella parte anteriore della carrozzeria della Audi e-tron Sportback ci sono due prese di ricarica: una di serie, per collegare l’auto sia alle colonnine rapide a corrente continua sia a quelle a corrente alternata, e una seconda solo per la corrente alternata, che consente di sfruttare due cavi in contemporanea, dimezzando i tempi di fermata. Usando le colonnine da 150 kW, la casa tedesca dichiara 30 minuti per rigenerare la batteria dell’80%. L’autonomia dichiarata è di 446 km (nel ciclo WLTP), contro i 411 della e-tron (che, però, presto crescerà a 436).
HA UNO SCATTO DA SPORTIVA - L’Audi e-tron Sportback 55 quattro è dotata di due motori elettrici asincroni trifase, uno anteriore e uno posteriore. Con una potenza di 360 CV e 561 Nm di coppia massima, per la casa l’auto scatta da 0 a 100 orari in 6,6 secondi e tocca una punta massima (autolimitata) di 200 km/h. Premendo a fondo il pedale dell’acceleratore si attiva la modalità boost, che porta la potenza a 408 CV e la coppia a 664 Nm, per otto secondi, migliorando le prestazioni dell’auto (“0-100” in 5,7 secondi). La trazione in condizioni normali è posteriore, ma diventa integrale appena le condizioni di aderenza o la dinamica di guida lo richiedono. La funzione di differenziale autobloccante è assolta dai freni che rallentano la ruota che tende a slittare, per trasferire il moto all’altra sullo stesso asse. Per l’Audi, rispetto alla e-tron, con la Sportback è cresciuto il rendimento delle batterie e anche la capacità di recupero dell’energia nei rallentamenti (appare migliore anche il feeling col pedale in frenata).
QUEI FARI SONO UNO SPETTACOLO - Una novità importante dell’Audi e-tron Sportback (per la prima volta su un’auto di serie, presto anche sulla e-tron) è costituita dagli innovativi fari a led Digital Matrix, optional. La luce viene emessa da minuscoli pixel e può essere controllata con una notevole precisione, così da rendere molto più efficace l’illuminazione in situazioni critiche. Composti da un sistema di lenti con al centro un piccolo chip contenente un milione e duecentomila microspecchi, ognuno dei quali ha una lunghezza del bordo di pochi centesimi di millimetro (la tecnica è utilizzata anche nei videoproiettori digitali), i fari della e-tron Sportback emettono una luce molto concentrata e chiara. Con l’aiuto di campi elettrostatici, ogni singolo microspecchio può essere inclinato 5.000 volte al secondo. A seconda della modalità luminosa in funzione, la luce a led può essere diretta tramite le lenti sulla strada oppure parzialmente oscurata in modo da non abbagliare altri veicoli o per eliminare i riflessi generati da cartelli stradali. I fari Digital Matrix consentono anche di creare animazioni dinamiche, in partenza e all’arrivo, con proiezioni su un muro o sul terreno: nell’area di fronte all’auto si crea un piccolo spettacolo animato. Inoltre, in autostrada i fari formano un fascio di luce che si regola dinamicamente quando si cambia corsia, e calcolano in modo predittivo la posizione del veicolo, migliorando la visibilità, soprattutto nelle strade strette o in zone interessate dai lavori in corso. Non manca la funzione che riconosce i pedoni nelle immediate vicinanze della corsia, illuminandoli meglio per renderli più visibili.
ARRIVA IN ESTATE - Due i colori specifici della Audi e-tron Sportback, il Plasma Blue e il Metallic. L’arrivo nelle concessionarie è previsto per il secondo trimestre del 2020, a un prezzo indicativo vicino ai 90.000 euro per la 55 quattro.