ALLINEARSI ALL’EUROPA - Meno tasse per uscire dalla crisi: è la ricetta che l’Aniasa (Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici, fa capo a Confindustria) propone al governo Letta. Una crisi che, come emerso durante la presentazione del rapporto annuale del comparto auto aziendale, tocca pure il noleggio. “Occorre rivedere la fiscalità dell’auto aziendale”, è il messaggio dell’associazione, “perché le imprese italiane sostengono oggi costi superiori ai competitor europei”. Secondo l’Aniasa, alleggerendo la pressione fiscale il governo libererebbe risorse finanziarie per le aziende, rimettendo in moto il mercato dell’auto in crisi. E, nel medio periodo, ciò garantirebbe maggiori entrate per le casse dello Stato.
IL BILANCIO - Nel 2012, il settore del noleggio auto a breve e a lungo temine, a fronte di un calo del 15% delle sue immatricolazioni, ha mantenuto intatto il giro d’affari attorno ai 5 miliardi di euro, con un parco circolante di 670.000 veicoli. Mentre, nei primi tre mesi del 2013, le immatricolazioni sono diminuite di ben il 17,8%. L’Aniasa parla di mancanza di fiducia, che ha indotto le aziende del settore e le imprese a prolungare la durata dei contratti di noleggio. A questo hanno contribuito la manovre tributarie dell’ultimo anno e mezzo. Ma dove potrebbe intervenire il governo Letta? Anzitutto, secondo l’Aniasa, sulla deducibilità dei costi, da allineare al resto dell’Europa. Su una vettura da 30.000 euro, la somma delle detrazioni in Italia è di 5.697 euro: un quinto di quanto scaricano le imprese tedesche e spagnole, e un quarto delle francesi e delle inglesi.