I MOTORI DELLE CITTÀ - Le forme di energia "non etichettabile", che con la loro vitalità animano le città, sono state le protagoniste del dibattito “Untaggable energy: future moves with a new rhythm”, organizzato dall’Audi City Lab alla Torre Velasca di Milano, nell'ambito della Design Week. Il tema è stato affrontato sotto diversi e originali punti di vista (parlando della vitalità trasversale che caratterizza metropoli come Milano e che è alimentata da moda, danza, architettura e arte nelle sue diverse forme, musica compresa) da Franca Sozzani, direttore editoriale di Condé Nast, da Eleonora Abbagnato, étoile dell'Opéra di Parigi, dal conduttore radiofonico e dj Alessio Bertallot, dallo scrittore e scienziato Piergiorgio Odifreddi e dall'architetto di fama internazionale Joseph Grima (nella foto qui sotto). Non sono mancati, naturalmente, i riferimenti al mondo dell'auto: a questa edizione del Fuori Salone del Mobile, l’Audi ha portato la show car h-tron quattro concept, dotata di guida autonoma e motori elettrici alimentati a idrogeno.
TWEET TIME - Dopo la tavola rotonda, il dibattito si è spostato nella sottostante Tweet room, dove gli ospiti hanno visto e commentato i "cinguettii" inviati dal pubblico durante l'evento tramite Twitter: alcuni a tema mobilità green, altri sull'Audi h-tron. Ne sono uscite interessanti "visioni" su come l'avvento della mobilità elettrica e a idrogeno potrebbe, assieme alla guida autonoma, modificare l'ambiente urbano. Per Joseph Grima, direttore artistico di Matera 2019, capitale europea della cultura, "le città saranno le batterie e le fonti di energia per il futuro e la distinzione fra auto e città probabilmente cadrà, in particolare grazie proprio all'avvento della guida autonoma. Possiamo immaginare una città mobile, fatta di architetture mobili che circolano, che possono generare energia e che possono riconfigurarsi continuamente a seconda delle necessità. Le macchine saranno sempre di più ufficio ma anche albergo, e io non vedo l'ora di poter andare in aeroporto alla mattina alle sei, dormendo. Si assisterà a uno straordinario liberarsi di tempo all'interno della città".
IL RITMO DELLE VIBRAZIONI - Silenziose nel loro movimento, sia le auto elettriche sia quelle a idrogeno contribuiranno a modificare l'atmosfera delle città. Per Bertallot, direttore artistico di TimMusic, il futuro urbano sarà ricco di ritmo: "Se non ho più il sottofondo del motore a scoppio, allora avrò una vibrazione e la vibrazione è l'origine di tutti i ritmi. Se dovessi scegliere un rumore per far sentire l'arrivo delle auto elettriche e a idrogeno, cercherei di tradurre in suono la personalità di chi sta guidando l'auto in quel momento, così da creare una varietà musicale e una ragione per cui quell'auto abbia un suono. Se un'auto, infatti, nasce silenziosa e gli aggiungiamo un rumore si crea un presupposto forzato: bisognerà quindi stare attenti alle ripetizioni, per non cadere su cliché o cacofonie".