SPAZIO ALLA FANTASIA - La 48esima edizione del Super Bowl, il più grande evento sportivo americano dell’anno, ha consegnato agli annali una delle partite meno avvincenti della storia. I Seattle Seahawks hanno letteralmente schiantato i favoriti Denver Broncos con il punteggio finale di 43 a 8. Nessun cardiopalma per i tifosi con i “fuochi d’artificio” lasciati all’esibizione dei Red Hot Chili Peppers e di Bruno Mars e alla solita pletora di spot promozionali. Quando incollati al televisore ci sono oltre 100 milioni di spettatori, ai creativi è richiesto il massimo sforzo per far fruttare fino all’ultimo centesimo investito (si parla di milioni di dollari per pochi secondi). Ogni casa automobilistica ha provato a lasciare il segno con modi e linguaggi differenti e i risultati sono stati più o meno convincenti. C’è chi ha puntato su personaggi altisonanti (vedi Jaguar e Ford), chi ha preferito porre l’accento sui punti di forza di una vettura (vedi Genesis) o di un marchio (Volkswagen) e chi ancora ha preferito un taglio originale (il Doberhuahua dell’Audi).
ATTACCO E DIFESA - Fra le tante soluzioni merita sicuramente di essere menzionato lo spot della Maserati, protagonista per la prima volta del Super Bowl. La voce di Quvenzhane Wallis, candidata all’oscar nel 2013 a soli nove anni, guida lo spettatore con un discorso emozionante fino all’ingresso in scena della nuova Ghibli. Il riferimento è agli ostacoli e alle battaglie di tutti i giorni che rimandano al duro lavoro della casa italiana pronta a sferrare il suo attacco ai giganti del mondo dell’automobile. Un inno all’America invece, lo spot della Chrysler interpretato da Bob Dylan che, tra luoghi e personaggi icona come Marlyn Monroe e James Dean, celebra l’auto made in Detriot. “Lasciate la birra ai tedeschi, gli orologi alla svizzera e i telefonini all’Asia, noi costruiremo la vostra auto”, il messaggio veicolato.
VOLERE VOLARE - I coreani della Hyundai hanno invece preferito puntare sui contenuti tecnologici della nuova Genesis. Con un taglio vivace, sulle note di Bruno Mars, si focalizza l’attenzione sull’Automatic Emergency Braking, sistema in grado di frenare automatica la vettura. Anche quando il vostro “angelo custode” è distratto, ci pensano radar e telecamere a salvarvi la pelle. Toni simpatici invece per la Volkswagen che fa leva sull’affidabilità delle sue vetture, “regalando” agli ingegneri tedeschi un bel paio di ali ogni qual volta un’auto raggiunge le 100.000 miglia. Di seguito proponiamo alcuni degli spot: a coloro che non "masticano" l'inglese consigliamo di attivare i sottotitoli in ciascuna finestra di Youtube.