SIAMO FERMI A QUOTA 103 - Nessuno si aspettava un boom nelle vendite di automobili elettriche, ma neppure dei risultati così deludenti: da gennaio a giugno di quest’anno, in Italia, ne sono state vendute solamente 103 ai privati. Una goccia nel mare, dato che nel primo semestre 2011 le vendite totali ammontano a 1.012.849 esemplari. Ma la scarsa attenzione dei clienti verso le auto a batteria, evidenziata dallo studio della Jato Dynamics (società che si occupa di ricerche a 360 gradi nel campo delle auto) riguarda anche il resto dell’Europa: in totale, solo 5222 vetture elettriche immatricolate, nel 2011, sino a fine giugno.
IN VETTA LA GERMANIA - L’Italia è tra i paesi meno interessati alle auto pulite (peggio di noi, solo Portogallo, Belgio, Repubblica Ceca, Irlanda e Romania), anche a causa di una politica fiscale che non incentiva i privati con sostanziosi bonus, come avviene in Danimarca. Ma anche qui, nonostante gli incentivi arrivino a 20.000 euro per auto, le immatricolazioni sono state solo 238. A guidare la classifica è la Germania, con 1020 vetture, seguita dalla Francia (953): ma anche in questi casi i numeri sono piccoli.
INCENTIVI, MA NON SOLO - Per cercare di vivacizzare il mercato delle auto elettriche (che, si stima, arriverà a rappresentare il 10% del totale entro il 2020) occorre quindi concentrasi non solo su una politica fiscale più attenta verso chi sceglie le elettriche, ma anche su altri aspetti: al momento pesa la mancanza di un numero adeguato di colonnine per la ricarica. Intanto, le case sembrano credere nelle auto a batteria: è in arrivo una raffica di nuovi modelli, dalla Nissan Leaf alla Opel Ampera, alle Renault Twizy (nella foto), Zoe e Fluence Z.
Paese | Unità |
Germania | 1020 |
Francia | 953 |
Norvegia | 850 |
Austria | 347 |
Danimarca | 283 |
Paesi Bassi | 269 |
Spagna | 122 |
Svezia | 111 |
Italia | 103 |
Gran Bretagna | 59 |
Fonte: Jato Dynamics