3.000 AUTO - Dal prossimo autunno, Parigi verrà "invasa" da 3.000 auto elettriche che gli abitanti potranno prendere a noleggio per gli spostamenti quotidiani. Come riporta oggi il Corriere della Sera, il progetto denominato Autolib' segue la strada intrapresa con Velib' che mette a disposizione di 160.000 cittadini abbonati 20 mila biciclette per muoversi nella trafficata capitale francese. Le vetture verranno fornite dalla Bolloré che ha vinto la gara di appalto battento il consorzio Avis-Ratp e Véolia. Inizialmente il progetto sarà attivo a Parigi, ma poi si diffonderà anche in 50 comuni limitrofi alla capitale.
MEZZ'ORA, 5 EURO - Le modalità per utilizzare una delle auto elettriche fornite dalla Bolloré non saranno diverse da quelle richieste per le biciclette. I cittadini parigini dovranno abbonarsi al servizio (12 euro l’anno), andare in una delle 700 stazioni parigine (1600 con la periferia), identificarsi su uno schermo digitale, staccare il cavo di sicurezza e salire su una delle vetture e prenotare il parcheggio nella stazione di destinazione. Secondo le stime, il progetto dovrebbe attrarre 200.000 abbonati e per mezz'ora di utilizzo si pagheranno 5 euro.
POCHI USANO L'AUTO - Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë, promotore anche di Velib', crede molto nel nuovo progetto Autolib'. Secondo uno studio condotto dall'Apur (Atelier parisien d’urbanisme), il 56% dei parigini non possiede un'automobile e, tra quelli che la possiedono la tengono parcheggiata per il 95% del tempo. Tanto che l'Apur stima “che quasi un terzo dei parigini è pronto a separarsi dalla sua vettura perché costa molto, è difficile da parcheggiare e viene usata poco”.
A QUATTRO POSTI - L'auto (nelle foto), presentata lo scorso ottobre al Salone di Parigi, è derivata dal prototipo Blucar sviluppato con la Pininfarina. Sarà in grado di ospitare quattro passeggeri e, secondo le stime del costruttore, avrà un'autonomia di 250 km. Solo 4 le ore richieste per una ricarica completa delle batterie ai polimeri di litio (qui per saperne di più). Sempre secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le auto dovrebbero essere prodotte dalla torinese Cecomp (Centro esperienze costruzione modelli e prototipi) e non dalla Pininfarina che ha collaborato e continuerà a portare avanti lo sviluppo del progetto.