“PROGETTO AMBROGIO” - L’esperimento è partito a luglio 2008 nella zona 4 di Milano (Corvetto), e da novembre 2009 è stato esteso progressivamente a tutti i quartieri della città: gli abitanti possono segnalare le buche nelle strade ai vigili; questi, tramite palmare, inoltrano subito una richiesta di intervento a un “cervellone” centrale. Obiettivo del “Progetto Ambrogio” (così si chiama l’iniziativa del comune, in onore al santo protettore della città), rendere il più veloce possibile la sistemazione della strada, migliorando la sicurezza. Adesso il sindaco Letizia Moratti ha annunciato i risultati del “sistema tecnologico”: oltre 10.000 segnalazioni, con la metà dei problemi presi in carico, e l’altra metà in fase di intervento. Aggiungendo che sarà sempre più facile, per i cittadini, segnalare i problemi ai vigili, dotati ora di 142 palmari (ma diventeranno di più); gli abitanti potranno avvertire il comune anche attraverso i consigli di zona.
PROBLEMA GRAVE - Le segnalazioni dei cittadini ai vigili hanno riguardato non solo le buche (1000 richieste di intervento): molti anche i “solleciti” per la segnaletica stradale (1700), per i veicoli e gli oggetti abbandonati (3000) e per i tombini sporgenti (600). Le condizioni delle strade nelle nostre città sono uno dei problemi più gravi per gli automobilisti, e il rischio di danneggiare la macchina o addirittura di fare incidenti sale nella brutta stagione, col gelo che rovina l’asfalto: solo a Milano, 80.000 interventi l’anno. Il guaio è che ottenere il risarcimento dei danni dai comuni non è per nulla facile: serve un atto di citazione (tramite avvocato), e occorre provare che non si poteva far nulla per evitare la buca. Ora vedremo se il “Progetto Ambrogio” migliorerà davvero le stato delle strade a Milano, a beneficio della sicurezza.