IL MITO HA UN’EREDE - La Bugatti Veyron è stata un’automobile fra le più iperboliche della storia recente. Ha stabilito nuovi riferimenti in termini di potenza e velocità massima, molti dei quali sono ancora inavvicinabili dalla concorrenza diretta: la sportiva francese, in versione di serie, detiene il record di velocità per vetture stradali (430.9 km/h). L’erede della Veyron è una sportiva ancor più radicale e sofisticata, costosissima, il cui esordio è in programma durante il Salone dell’auto di Ginevra: si chiama Bugatti Chiron e verrà realizzata in 500 esemplari, ciascuno venduto ad una cifra base pari a 2,4 milioni di euro (tasse escluse). La Chiron sarà in produzione da settembre e riprende alcuni motivi della Vision Gran Turismo, prototipo disegnato in maniera da anticipare lo stile della nuova W16: la somiglianza fra le due è visibile nei fari anteriori, nel motivo a semicerchio sulla fiancata e nella coda pronunciata, quando invece sulla Veyron era molto più tondeggiante.
W16 SENZA IBRIDO - Inedita è anche la soluzione usata per i gruppi ottici della Bugatti Chiron: sono a led, hanno una superficie molto contenuta e seguono una forma molto elaborata, soprattutto al posteriore. I tecnici della casa francese hanno mantenuto invariata l’architettura del motore, che rimane un quadriturbo W16 da otto litri. La Chiron sviluppa però il 25% di cavalli in più rispetto alla Veyron (ora sono 1.500) e fornisce una coppia di 1.600 Nm, disponibile fra 2.000 e 6.000 giri. Non è previsto un modulo ibrido, come invece emerso da indiscrezioni. Un simile aumento di potenza è stato ottenuto montando iniettori dalle prestazioni maggiori, un sistema di raffreddamento più efficace e rivisitando la gran parte dei componenti meccanici. Nuovi sono anche i turbocompressori. Ora funzionano in modo sincrono, così da minimizzare il ritardo alla pressione dell’acceleratore: fino a 3.800 giri/minuto vengono messe in funzione solo due turbine, sostenute dalle due rimanenti una volta superato questo regime di esercizio. Il sistema di scarico è in titanio, del tipo a sei uscite: quattro sono integrate nell’estrattore e due puntano verso il basso.
TELAIO ATTIVO - La Bugatti Chiron prevede un telaio monoscocca in fibra di carbonio, conta sulla trazione integrale e monta un cambio doppia frizione a sette marce, sviluppato in maniera specifica, che usa la frizione più ampia disponibile su una vettura stradale. La carrozzeria è in fibra di carbonio, materiale ottimizzato sul versante della sicurezza: la sportiva è il primo modello ad utilizzare una copertura in fibra per il vano in cui è alloggiato l’airbag. Il telaio pesa 8 chili in meno rispetto alla Veyron ed offre un valore elevatissimo di rigidità torsionale (50.000 Nm per grado), pari ad una vettura da competizione. La Chiron utilizza pneumatici appositi, della Michelin, sviluppati per assorbire le violentissime sollecitazioni previste a velocità di circa 400 km/h: misurano 285/30 R20 all’anteriore e 335/25 R21 al posteriore. Debutta poi un sistema per gestire la risposta del telaio, configurabile secondo cinque modalità: si chiamano Lift, EB Auto, Autobahn, Handling e Top Speed. In tal modo è possibile gestire l’altezza da terra e la risposta delle sospensioni alle irregolarità del fondo stradale.
37 LITRI PER IL SERBATOIO DELL’ACQUA - L’equipaggiamento tecnico della Bugatti Chiron include un impianto frenante più generoso e realizzato in materiali compositi, dove ciascun disco è 2 cm più largo e 0,2 cm più spesso nel paragone con la Veyron. Non manca poi un sistema di aerodinamica attiva, idraulico, sviluppato per migliorare il comportamento su strada ed il raffreddamento di alcuni organi meccanici. L’alettone posteriore si regola in maniera automatica su quattro posizioni. Fondamentale sulla Chiron è la gestione del raffreddamento, ragion per cui il serbatoio principale dell’acqua ha una capacità di ben 37 litri. La sportiva adotta dieci radiatori. L’abitacolo è forse la parte che meno ha subito variazioni rispetto alla Veyron. Gli stilisti hanno rimosso gran parte dei pulsanti sul mobiletto e concentrato quelli principali sul volante, mentre il quadro strumenti è ora del tipo (quasi) digitale: il tachimetro rimane analogico, ma ai lati sono presenti due schermi ampiamente configurabili. L’impianto multimediale integra il sistema per raccogliere i dati della telemetria.
OLTRE 400 KM/H - La Bugatti Chiron prevede migliorie anche in termini di spazio interno, ora più generoso: nel pozzetto anteriore si può infilare un borsone da 44 litri (il classico bagaglio a mano), mentre lo spazio per la testa dei passeggeri è maggiorato di 1,2 cm. L’acquirente può selezionare fra i sedili standard, quelli più confortevoli e quelli a guscio, di tipo sportivo, abbinati a cinture di sicurezza a quattro punti. La velocità massima di attesta a 420 km/h. Per raggiungerla è necessario girare la Speed Key, ovvero una seconda chiave ricavata all’interno di uno specifico blocchetto in alluminio, posizionato nelle immediate vicinanze del sedile lato guida. La chiave principale è del tipo wireless (senza fili), quindi può rimanere anche nella tasca del conducente. I tecnici della Bugatti sono rimasti per oltre 300 nella galleria del vento, hanno percorso oltre 500.000 chilometri e si sono avvalsi di oltre 200 set di pneumatici. I prototipi allestiti sono oltre 30.